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Bellezza a tutto tondo
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Parliamoci chiaro! Oggi la Chiesa rappresenta l’unico vero committente di opere d’arte per la valorizzazione degli edifici di culto. In virtù di tale consapevolezza, difficilmente contestabile, noi operatori abbiamo il dovere di entrare nel merito di determinate problematiche per poter svolgere il nostro lavoro nel migliore dei modi, per poter rendere un servizio apprezzabile e serio che non sia additato come un qualcosa di sbrigativo e grossolano. |
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Dott. Massimiliano Del Monte
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Nel mondo, è chiaro, vi sono delle differenze troppo complesse per pensare che il ragionamento necessario
sia unico. Infatti ogni Paese, ogni Regione, presentano differenti caratteristiche sia dal punto di vista culturale e cultuale. Nella realtà cristiana l’Africa, l’America, l’Europa hanno tipicità differenti che allo stesso tempo però non devono inibire il prezioso ruolo dell’Arte. Definirei l’Arte come un’entità, che può manifestarsi nelle forme di una scultura in bronzo piuttosto che in un mosaico oppure in una vetrata artistica, che avvicina i fedeli alla Chiesa e dunque questa con la sua bellezza stilistica nelle varie forme e la sua sacralità di contenuti deve contestualmente svolgere tale funzione primaria.
Nelle foto: Il bronzo liquido a 1000° viene colato all’interno della forma refrattaria.
Uno scultore nell’atto di modellare in creta un’opera di 3 metri di altezza.
Una parte di un monumento dedicato al Calvario; a destra, un angelo di 2 m di altezza. Entrambi fusi in bronzo.
Vorrei un momento soffermarmi sul concetto di bellezza che necessariamente deve essere intesa a tutto tondo e dunque riguardare la progettazione eseguita dagli artisti, la professionalità dei tecnici e la bontà dei materiali.
La maggior parte degli artisti che collaborano con la Domusdei, sono iscritti all’U. C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani)
e ciò ovviamente rappresenta una garanzia in quanto chi si accinge a progettare un’opera con contenuti così importanti e delicati, se è una persona di fede, certamente avrà l’opportunità di farlo con sentimenti e partecipazione diversi. I nostri tecnici sono specializzati esclusivamente nella realizzazione di opere al servizio del sacro e questa tradizione ormai si tramanda esattamente da 40 anni, dato che la Domusdei è nata nel 1963. Particolare attenzione poi va rivolta alla scelta delle materie prime, il bronzo viene acquistato in pani di lega titolata a seconda delle varie esigenze, il vetro soffiato a bocca è importato dalla Germania così come le materie prime necessarie per il mosaico come gli smalti e gli ori, provengono dal Veneto, dove l’antica tradizione veneziana è ancora in auge.
Ritengo che le opere d’arte debbano sempre arricchire ed abbellire gli edifici di culto pertanto bisogna sempre porsi il problema che queste opere rimarranno perennemente a far parte del patrimonio artistico e culturale della diocesi.Tale approccio molto spesso contrasta con quanto accade nella realtà dove il parroco che succede al precedente talvolta va a sostituire, anche nella sostanza, l’intervento eseguito in precedenza. Questa crisi che si evidenzia tra Chiesa e Arte, pone l’accento su una forte esigenza di recupero. Una maggiore conoscenza dei problemi inerenti l’arte da parte del clero, un maggior dialogo con gli operatori, una maggiore incisività delle Commissioni Diocesane, ove operative, potrebbero rappresentare sistemi ed iniziative utili per far sì che l’Arte torni ad essere un riferimento importante.
La realizzazione di un’opera d’arte propriamente detta (forse tale termine a volte è usato a sproposito) è la risultante di un confronto di varie entità che hanno a che fare con la Chiesa; mi riferisco ai Liturgisti così come agli Antropologi, i Teologi, gli Artisti ed i Tecnici che collaborando, ognuno nella propria disciplina, potrebbero contribuire in maniera essenziale a creare un’attenzione specifica e dare un contributo alla progettazione ed alla creazione dell’opera
d’arte nell’edificio di culto.
Massimiliano Del Monte Responsabile Organizzativo Domusdei Cecchina di Albano Laziale (Roma)
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