Restaurare una villa antica

Era un antico casale dall’aspetto semplice e dimesso che all’interno nascondeva delle perle di bellezza; stanze con volte a padiglione riccamente decorate nello stile neogotico del Secondo Impero.
Era sopravvissuto nel tempo perdendo i suoi arredi originali (quindi il suo aspetto aristocratico) passando di mano in mano tra le famiglie di agricoltori abbienti della zona. Della sua nobile nascita conservava solo l’impianto architettonico: i grandi androni che vanno dalla facciata anteriore a quella posteriore (antenati dei nostri angusti corridoi), e le alte volte decorate.
Con la sua aria tranquilla sembrava aspettare nuovi proprietari che lo facessero rinascere. Così è stato: una signora amante delle Belle Arti, artista e docente di pittura, si è fatta avanti e dopo averlo acquistato ne ha preso a cuore il restauro. Per prima cosa ha riportato all’antico splendore i dipinti decorativi dell’800, splendidi per forme e colori, e ne ha continuato il discorso sulle pareti.
In questo modo lo stacco temporale tra la mano antica e quella moderna è stato eliminato, poi ha arredato questi spazi riccamente decorati con mobili antichi o tradizionali di famiglia. In sala da pranzo vi è un bellissimo arazzo del ‘600 e sedie barocche del ‘700 attorno a un tavolo neoclassico: ogni cosa secondo ragione e cultura. Solo all’ultimo piano, tutto dedicato al figlio, la musica cambia: qui, in un sottotetto lasciato com’era con le travi solo leggermente scialbate, sono stati accolti pezzi storici del design europeo dagli anni ‘20 ai ‘50. Si tratta di un altro mondo per una nuova generazione.

QUALITA’ DELL’INTERVENTO

Centralità del progetto: si è valorizzata con un restauro integrativo la parte nobile, con volte decorate nell’Ottocento, mentre si è lasciato nella sua integrità lo spazio sottotetto arredato con pezzi storici del design internazionale.
Innovazione: la riscoperta dell’antico sottotetto come spazio fluido ora utilizzabile come appartamento separato per il figlio.
Uso dei materiali: rispetto totale per i materiali originari comprese le travi del sottotetto solo leggermente sbiancate secondo l’uso provenzale.
Nuove tecnologie: vetri termoisolanti limitano la dispersione termica.

BIOGRAFIA

ISOTTA CORTESI, architetto
Architetto e paesaggista, svolge attività professionale indipendente dal 1997 con Studio a Parma. Esegue lavori di ristrutturazione di edifici rustici trasformandoli in residenziali e cura il restauro di alcuni palazzi antichi nel centro storico delle città di Parma e Piacenza.
Sempre a Parma ha completato le residenze di Piazzale Fedro per le quali ha ricevuto nel novembre scorso il Primo Premio del Concorso Archès.

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