Funzionalità ed eleganza

Quando si entra in un’interno progettato dallo studio di Ambra Piccin si ha sempre la sensazione che ogni cosa sia al posto giusto con la forma giusta, anche se il mood differisce di casa in casa. È facile intuire che dietro il sistema tradizionale di segni di  questi interni rustici di montagna, che un certo tipo di clientela vuole e che Ambra (tutti la chiamano così a Cortina) è ben felice d’interpretare, c’è una solida preparazione professionale iniziata in Italia e maturata all’interno di studi di lingua tedesca in Austria e Svizzera centrale.
La dislocazione che lei fa delle zone funzionali tenendo conto dell’illuminazione naturale preesistente e dei percorsi più o meno frequenti è di solida scuola Bauhaus, mentre il gioco delle prospettive che mette in campo è di derivazione barocca tipicamente italiana.
A parte la preparazione di scuola, c’è nei suoi progetti un’innata tendenza a creare appartamenti che funzionano, che fanno star bene e che risultano abitabili in ogni punto del loro spazio (perché sappiamo quanto a Cortina può valere anche un piccolo angolo).

Il dettaglio dei bicchieri la dice lunga sulla raffinatezza del padrone di casa in fatto di vetri artistici.
Infatti si tratta di un collezionista che i vetri antichi li protegge in apposite vetrine, mentre quelli che usa sono anch’essi belli ma moderni, quindi sostituibili in caso di rottura.IL PROGETTO DOVREBBE ESSERE SEMPRE UN MIX TRA CREATIVITÀ DELL’ARCHITETTO E GUSTO PERSONALE DEL CLIENTE, SOPRATTUTTO QUANDO GLI SI FA UNA CASA SU MISURA. NEGLI INTERNI DIAMBRAPICCIN TALE BUONA DISPOSIZIONE È SEMPRE EVIDENTE. IN QUESTOAPPARTAMENTO SI È TRATTATO SOPRATTUTTO DI METTERE IN EVIDENZA LE COLLEZIONI DEL PROPRIETARIO: VETRI E CRISTALLI ANTICHI E MODERNI. DECINE DI BICCHIERI ELEGANTEMENTE DECORATI E PREZIOSE BOTTIGLIE INTAGLIATE AVEVANO BISOGNO DI UNA VETRINA CHE LI PROTEGGESSE DAGLI OSPITI ESUBERANTI CHE SPESSOARRIVANO IN MONTAGNA. PERÒ LE GRANDI VETRINE SONO FREDDE E MUSEALI, MENTRE LACASALAVOLEVANO CALDAEALPINA: COME FARE?
L’ABILITÀ DELL’ARCHITETTO SI È RIVELATA PROVVIDENZIALE, PERCHÉ HA DISPOSTO QUASI TUTTA LA COLLEZIONE IN UN AMBIENTE DI PASSAGGIO STRETTO E LUNGO (COME UNA VOLTA SI USAVA PER LA “GALLERIA” DEI QUADRI), MENTRE PER I PEZZI MIGLIORI HA CREATO DUE VETRINETTE, UNAALL’USCITA DAL SOGGIORNO E L’ALTRAVICINOALL’ANGOLO PRANZO. COMPLETAQUESTACOLLEZIONE UN DIPINTO SU VETRO CON CONTORNI PIOMBATI COME NELLE FINESTRE DELLE ANTICHE CATTEDRALI: SI TRATTA DI UNA PITTURA GRANDE COME UN AFFRESCO SUL TEMA DI SAN GIORGIO CHE UCCIDE IL DRAGO SULLO SFONDO DI ARCHITETTURE QUATTROCENTESCHE A COLONNE. L’ARCHITETTO L’HA DISPOSTA COME TROMPE-L’OEILAL DI SOPRA DEL LETTO.La scelta dei legni è stata la più classica: rovere per i pavimenti, abete per le pareti e i soffitti, entrambi trattati a cera. Questa boiserie di un colore biondo molto caldo  armonizza con i colori beige delle doppie tende e dei morbidi divani. Nulla qui è stonato o sopra le righe, solo elemento di spicco è la nuvola di cristalli di questo originale lampadario realizzato artigianalmente.

Lo spettacolare lampadario che partendo da una base rettangolare sul soffitto cala fili luccicanti di cristalli di diversa lunghezza nascondendo le lampadine. È una strabiliante  cascata di cristalli in grado di rallegrare, anche se spenta, il tavolo sottostante.

Questo tavolo, come tutti i mobili, è della massima semplicità; mentre le sedie sono di un sofisticato stile neoclassico.
A questo proposito l’arch. Ambra Piccin dice di sé: “Quando entro in una casa vuota, una sottile vibrazione mi raggiunge: spazi che vogliono farsi ascoltare, ambienti nascosti da intuire, potenzialità abitative che vogliono ritrovare la luce e farsi riconoscere. È questo il lato poetico dell’architettura d’interni.” Se l’impianto della casa si presta, la sua visione progettuale si apre volentieri all’open space, alle lunghe prospettive che danno ariosità all’interno, lasciando sempre separata la cucina per via degli odori, e non rifuggendo dal semplice corridoio quando si rende necessario come disimpegno per le stanze. Un largo corridoio che viene utilizzato per creare un’infilata, una prospettiva barocca dove nel punto di fuga è stato messo un grande quadro con due volti di donna: un colpo di teatro. Questo lungo vano viene utilizzato anche per esporre una ricca collezione di bicchieri e bottiglie antiche, voluta dal proprietario grazie a una passione per i vetri e i cristalli che si manifesta anche nella scelta del grande lampadario a gocce sopra il tavolo da pranzo.Questo lampadario, d’impianto rettangolare e quindi coerente con un’impostazione razionalista, risulta spumeggiante e irrazionale grazie alla lunghezza diseguale delle singole file di cristalli; è una presenza formidabile che dà vita e magia alla rigorosa funzionalità del soggiorno. Ed è proprio nel rapporto con la personalità del cliente che Ambra Piccin ottimizza il risultato del suo intervento.
“Perché la sintesi sia perfetta, al proprietario occorre dare un ruolo importante. In questo caso il suo mecenatismo e il suo amore per l’arte hanno dato corpo all’intervento. La sua capacità di stimolare un’architettura di alto livello e il suo gusto personale mi hanno permesso di realizzare forme artistiche e artigianali d’eccellenza ricorrendo a maestranze specializzate che si avvalgono di lavorazioni di antica tradizione.
Il minimalismo degli interni ha così generato uno spazio vitale per l’indiscusso protagonista della casa, il proprietario.”
Le tende sono un’altro risultato convincente della cura dei particolari di Ambra Piccin: ricche e allo stesso tempo semplici, si collegano alle pareti e ai soffitti di legno patinato avvolgendo l’ambiente in un’unico involucro caldo e morbido, in un’atmosfera di lusso discreto.Questo non è un semplice corridoio, ma grazie alle collezioni del proprietario è diventato una galleria d’arte e antiquariato. Da notare la bellezza dei soffitti a gradoni che, in una casa foderata di legno come questa acquistano un sapore quasi strutturale. Anche il grande specchio, funzionale per guardarsi a figura intera, contribuisce a creare uno spazio irreale dominato dal legno e dalle luci.

Interessante il patchwork fatto di quadrati con dettagli di opere d’arte antiche dove solo la Madonna ha un vero colore, il rosso dell’abito.
Sul fondo, una finestra decorata da orchidee phalenopsis bianche.

Il dettaglio di un’altra stanza con paralume a mappamondo e quadri fatti con elementi vegetali, particolarmente adatti a questi interni foderati di legno.
Qui le doppie tende fanno da quinta teatrale.

Vedi anche: La Boiserie 4 nella casa di montagnaC’È IN LIBRERIA UN GROSSO VOLUME, SUI DETTAGLI DELLE CASE CORTINESI CREATI DA AMBRA PICCIN, CHE È UNA VERA GIOIA PER GLI OCCHI E CHE NESSUN APPASSIONATO D’INTERNI DOVREBBE FARSI MANCARE. CON LE SUE “MACROFOTOGRAFIE”  IN GRADO DI RIVELARE I PREGI NASCOSTI DELLE CASE DI MONTAGNA PIÙ LUSSUOSE D’ITALIA, QUELLI CHE SOLO CHI CI ABITA È IN GRADO DI NOTARE. AMBRA PICCIN HA SAPUTO IMMEDESIMARSI COME POCHI NELLO SPIRITO DI QUESTA STRAORDINARIA VALLE, E ATTRAVERSO UNA SCELTA ISPIRATA DEL MIGLIORE ARTIGIANATO DI MONTAGNA ANTICO E MODERNO, CON UNA FANTASMAGORIA DI COSE BELLE (IL LEGNO LASCIATO SEMPLICE O SCOLPITO, I PESANTI TESSUTI ARRICCHITI DA GIUSTE PASSAMANERIE, I “BAUERNMÖBELN” DI ALTRI TEMPI, I MISTERIOSI LUSTER ECC.) È RIUSCITA A COMUNICARE IL RICCO SAPORE DELLE “STUBE” AMPEZZANE E DEGLI ANTICHI CASTELLI DELLA ZONA.DOPO INIZIALI STUDI CLASSICI CONSEGUE LA MATURITÀ IN ARTE APPLICATA, QUINDI SI LAUREA IN ARCHITETTURA A VENEZIA NEL 1991 CON SPECIALIZZAZIONE IN COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI. INIZIA UNA PLURIENNALE ESPERIENZA DI COSTRUZIONE E DIREZIONE DEI LAVORI IN SVIZZERA, AUSTRIA E IN VARIE
LOCALITÀ ITALIANE. OGGI OPERA SOPRATTUTTO NELL’AMPEZZANO DOVE È TITOLARE DELL’OMONIMO STUDIO DI ARCHITETTURA SPECIALIZZATO IN RISTRUTTURAZIONI DI QUALITÀ, DOVE SI SEGUE CON MOLTA CURA LA CONDUZIONE DEI LAVORI, LA REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTISTICA E DELL’ARREDAMENTO.
LO STUDIO SI AVVALE DELLA COLLABORAZIONE DEI PIÙ QUALIFICATI ARTIGIANI E ARTISTI DELLA ZONA PER REALIZZARE QUALSIASI DESIDERIO DEL CLIENTE, UTILIZZANDO TALENTI, TRADIZIONI E MATERIALI TIPICI DEL LUOGO RIVISITATI CON CREATIVITÀ. IL LUNGO PERCORSO DI STUDIO E RICERCA, UNITO A UN’INNATA PROPENSIONE ALLA CREAZIONE D’INTERNI, HANNO FATTO DI AMBRA PICCIN UNO DEI NOMI PIÙ NOTI E ATTIVI NEL PANORAMA ARCHITETTONICO CORTINESE.Il biondo legno d’abete della boiserie e le pesanti tende di stoffe tessute a mano si interrompono per lasciare spazio a una gran quantità di luce naturale che entra dalle finestre

In questo bagno c’è una citazione folklorica: sul soffitto è stato dipinto a trompe-l’oeil un soggetto presente in alcune locande antiche della Ladinia: un cielo con raffigurazione sacra (la colomba dello Spirito Santo) qui nascosta da un vortice di nuvole.

La cucina è impostata in modo razionale, quindi molto comoda. È foderata con legno dai piccoli nodi che si compongono in una texture molto raffinata.LA BOISERIE, QUANDO FODERA TUTTE LE STANZE, PUÒ DIVENTARE RIDONDANTE E RENDERE NECESSARIA UN’INTERRUZIONE DELLA CONTINUITÀ CON QUALCOSA DI PIÙ MORBIDO E LUMINOSO: LE TENDE. FORTUNATAMENTE A CORTINA VI SONO ARTIGIANI TAPPEZZIERI PIENI DI FANTASIA E DI BUON GUSTO, CHE SPRONATI DA UN ARCHITETTO ESIGENTE RIESCONO A FARE IN FATTO DI TENDE DEI VERI PICCOLI CAPOLAVORI TESSILI. IL SEGRETO DELLA LORO IMPECCABILE RIUSCITA FINALE STA MOLTO NELLA SCELTA DELLA PASSAMANERIA.

Le pesanti doppie tende raccolte come le falde di un sipario diventano un caldo leit-motiv che si ripete con varianti in tutte le stanze.A questo punto si potrebbe azzardare un’ipotesi sulla strategia progettuale di Ambra Piccin: in questo interno ha deciso di omogeneizzare gli spazi coprendo pareti e soffitti con una stesura uniforme di materiali e colori omologhi, e dentro questi spazi soft ha inserito alcune presenze protagoniste: la cascata di cristalli sul tavolo da pranzo, il grande ritratto con due figure femminili in fondo all’ambiente di raccordo e lo straordinario dipinto su vetro di San Giorgio e il drago sopra la testiera del letto.
Ha così ottenuto un insieme molto confortevole e discreto, animato in alcuni punti strategici da elementi di spicco che affascinano e danno carattere. Anche se il carattere principale rimane sempre quello, irrinunciabile, legato al fascino del mondo alpino.CENTRALITÀ DEL PROGETTO: UNA IMPOSTAZIONE RIGOROSAMENTE FUNZIONALE DI SPAZI E FUNZIONI, AMMORBIDITA DA UNA “PELLE” FATTA DI LEGNI PREGIATI E TESSUTI LOCALI.
INNOVAZIONE: LA CREAZIONE DI UN LUNGO SPAZIO DI DISIMPEGNO DELLE STANZE CON FORTE EFFETTO SCENOGRAFICO.
USO DEI MATERIALI: LEGNO DI ABETE E DI ROVERE RIFINITI A CERA.
NUOVE TECNOLOGIE: IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO.

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