Recupero storico e spazio funzionale


All’ultimo piano di un palazzo antico

Nel recupero della parte alta di un palazzo fiorentino del ‘500, il doppio impegno è stato di rivalutare gli spazi originari e di dar loro un arredo funzionale con una scelta moderna dei materiali.

The renovation of the uppermost portion of a sixteenth-century Florentine palazzo had the double necessity of giving renewed value to the original spaces, while fitting them out with practical furniture
and modern materials.

Progetto: arch. Francesco Donnaloia (Spacestudio)
Foto di Athos Lecce
Servizio di Luisa Carrara
Testo di Antonluca Di Paola, architetto

Nel cuore storico di Firenze, all’ultimo piano di un bel palazzo della seconda metà del XVI sec., Palazzo Berardi, si
colloca questo progetto, opera dello Space Studio s.r.l. dell’Arch. Francesco Donna- loia. Nonostante l’indiscusso valore storico, al momento dell’intervento l’immobile versava in pessime condizioni, sia per una cattiva manutenzione, sia soprattutto per le incongrue trasformazioni frutto della sua conversione in pensione nell’immediato dopoguerra.

This project is for an apartment on the last floor of a beautiful palazzo dating to the second half of the sixteenth
century, Palazzo Berardi, in the historical centre of Florence, and is the work of architect Francesco Donnaloia’s Space Studio.

FRANCESCO DONNAIOLA
architetto

Laureato in architettura all’Università degli Studi di Firenze, dal 1996 è direttore di “Space Studio”, un centro di progettazione specializzato nello studio degli human factors. La sua ricerca progettuale è volta verso il benessere del vivere e opera sulla gestione e sulla gerarchizzazione degli elementi che concorrono allo sviluppo diretto della psiche: la forma, la luce,
il colore. La sede dello studio è a Firenze, ma la realizzazione dei progetti è su tutto il territorio italiano.

Il progetto dello Spacestudio aveva l’obbiettivo di ricondurre l’unità immobiliare all’uso di civile abitazione, ponendosi l’impegnativo compito di recuperare l’identità storica e, al contempo, di soddisfare tutte le esigenze del vivere moderno. Meticolosamente sono state rimosse tutte le parti aggiunte e si è cercato di rimettere a nudo quanto rimaneva del sontuoso passato.

La scala e l’apertura con luce blu nel soffitto sono di Space Studio.
Faretti di Luceplan.
Nella zona pranzo: sedie di Marcel Breuer riedite da Cassina.
Camino in pietra serena.

Tale cura è stata generosamente ricompensata dalla scoperta di importanti elementi originari, tra i quali spiccano il soffitto a cassettoni e due maestosi archi ribassati di 12 metri con il relativo salone di 250 mq. Visto il recupero di questi spazi e la loro notevole altezza (ben 8m), la committenza ha chiesto di ricavare due nuove unità immobiliari,
caratterizzate l’una da uno stile moderno e l’altra da uno più tradizionale. Lo Spacestudio ha svolto ognuno dei temi applicando rigorosamente la sua filosofia: attenzione massima nell’uso appropriato dei materiali e organizzazione dello spazio secondo criteri funzionali e moderni.

Entrambi i nuovi appartamenti si sviluppano su due livelli; nel primo, agli elementi tradizionali come la parete in pietra, il tetto in legno e pianelle e il caminetto in pietra serena, si contrappongono elementi moderni o high tech. Tutto ruota attorno alla zona giorno, costituita da un open space a doppio volume sul quale si affaccia la mansarda; l’accesso a quest’ultima è garantito dall’aggraziata scale in
acciaio cromato con gradini di cristallo. Il soppalco si caratterizza per il suo pavimento in listoni di larice lunghi 4m e per la “vasca di luce”: un oblò che, con un interessante effetto piscina, crea un inaspettato affaccio sulla zona pranzo. Da notare anche l’attenzione per gli elementi verticali; quali, la parete in vetrocemento introilluminata, diafano
elemento di separazione tra la zona giorno e la zona notte, e la parete a nicchie (originali), della camera da letto, rifinita a stucco di grassello.

Despite its unquestioned historical value, at the time of renovation the building was in a terrible state of repair. It had suffered from poor maintenance, largely because of the incongruous transformations it had been subjected to as a result of its conversion into an old-age people’s home in the immediate after-war years.
Space Studio’s project aimed to restore the living unit into house, while setting itself the difficult task of restoring its historical identity and, at the same time, meeting all the needs of modern-day living. Every part that had been added was meticulously removed in an attempt to expose what remained of its sumptuous past.

La curva dell’arco ribassato viene ripresa dalla parete con libreria incassata su disegno di Space Studio.
Faretti di Luceplan. In bagno: lavelli Cesame.

The curve of the depressed arch is taken up again by the wall with the builtin bookcase designed by Space Studio. Spotlights by Luceplan. In the bathroom, Cesame washbasins.

Il secondo appartamento, dal carattere più classico, si caratterizza per i fortissimi elementi storici. Qui a fare da padroni, con le loro aggraziate curve, sono gli archi ribassati che, attraversando quasi ogni ambiente, diventano veri e propri punti di riferimento visivo e prospettico. La cura e l’attinenza storica di tutti gli elementi costruttivi e decorativi è stata massima: dal solaio “tradizionale” della mansarda, alle pareti in grassello di calce naturale, ai pavimenti in parquet di rovere; persino la scala, stilisticamente moderna, ha la sua anima d’acciaio celata da listoni di rovere, ricavati da antiche botti.

This was generously rewarded by the discovery of important original features, including a coffered ceiling and two majestic 12-metre-high depressed arches with relative salon of 250 square metres. Upon seeing the salvaging of these spaces and their considerable height (8 metres), the clients requested the creation of two new living units,
one with a modern style and the other more traditional. Space Studio carried out both themes sticking strictly to their philosophy: maximum attention to an appropriate use of materials, and an organisation of space using functional and
modern criteria.

Each new apartment is on two levels.

In the first, traditional features such as the stone wall, wood and flat tile roof, and pietra serena fireplace, contrast with modern or hi-tech elements.
Everything revolves around the living area, which consists of a double-height open space with the attic looking onto it; access to the attic is by means of an elegant staircase in chromed steel with glass steps.
The mezzanine is characterised by a floor made of four-metre long larchwood planks and by a ‘pool of light’: a window which, with an interesting swimming- pool effect, creates an unexpected view of the dining area.
Also worthy of note is the care taken over vertical elements: the wall in reinforced concrete and glass blocks with in-built lighting which acts as a diaphanous separator between the living and sleeping area, and the wall with recesses (original) in the bedroom, finished with slaked-lime stucco.
The second apartment, with a more classic appearance, has noteworthy historical features.
The key features here, with their elegant curves, are the depressed arches which, by crossing almost every room, act as visual points of reference.
The utmost care has been taken over the historical bearing of all the structural and decorative elements:
from the ‘traditional’ attic floor, the walls in natural whitewash, and the oak parquet; even the stylistically modern staircase has a steel structure hidden by oak staves taken from old casks.

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