Quando il colore

Facendo passare la luce del giorno attraverso griglie dalle tinte vivaci si ottiene un’illuminazione del vano sottostante non bianca ma ricca di sfumature colorate. Se questa luce piena di colore va a battere su pareti anch’esse colorate, si creano nuove combinazioni dagli effetti cangianti. Nella foto a destra si ha un esempio concreto di quanto detto: un lucernario, che prende luce da un traliccio color fucsia, tinge di rosa tutto il cavedio e cambia colore alla parete sottostante che da giallo limone diventa quasi beige. Col calare del sole la luce naturale diminuisce e gli effetti cromatici si affievoliscono cambiando notevolmente la cromia. In questo consiste il “cambiamento d’umore” dell’architettura, secondo la definizione dell’architetto di questo interno, un messicano molto amante delle tinte forti. Sopra a sinistra abbiamo un altro dettaglio interessante: in una specie di portico una parete celeste prende luce da strette fessure parzialmente dipinte nello stesso colore. Questa parete (che ha la funzione di frangisole) è colorata di celeste solo nel condotto della luce, mentre in facciata è gialla e all’interno è bianca. Passando in queste feritoie la luce si carica di
celeste e rende più intenso il colore della parete retrostante. Naturalmente chi passa in quello spazio in pieno giorno diventerà un po’ celeste anche lui (ma non è indelebile).

Per l’architetto messicano Ricardo Legorreta il colore e la luce sono il complemento fondamentale del disegno architettonico, perché variando ora per ora esprimono l’ umore della casa in ogni momento della giornata.

For mexican architect Ricardo Legorreta, colour and light are fundamental to architectural design. Their hourly variance expresses the mood of the house throughout the day.

Di questa architettura si può dire che non solo è basata sul colore, ma è molto giocata sui riflessi cromatici che provengono da griglie dipinte a colori forti.

By making daylight pass through brightly coloured grates, the room below is lit up with richly coloured hues. When this light reflects on coloured walls, one obtains new iridescent combinations. The photograph (right) illustrates the point.
A skylight with its fuchsia coloured lattice provides a pink tinge to the entire skylight well and then changes the colour of the wall below, which from lemon yellow becomes almost beige. As the sun sets, the natural light diminishes and the
chromatic effect weakens to create a colour change. This is what the architect, a Mexican with a penchant for strong colours, means by ‘change of mood’. Above left there is another interesting detail. Inside a kind of portico, a sky-blue wall is illuminated by slits that have been painted in the same colour. This wall (which is in fact a sunshade) is only
coloured skyblue where there is the channel of light, whereas the facade is yellow and the interior white. As the light passes through the slits it becomes sky-blue, thus charging the back wall with a deeper colour.

"…un patio con un camino esterno dà la
sensazione di un soggiorno all’aperto…"

Nella foto sopra, l’architetto americano Jeffrey Tohl ha fatto dipingere la parte bassa della villa e i suoi serramenti in un
ricco color mattone, che si contrappone al verde del prato e al bianco sporco del resto della costruzione, lo stesso delle
pietre che pavimentano il giardino. È un’articolazione dei volumi attraverso il colore che continua all’interno evidenziando
i pilastri in rosso mattone e le pareti di tamponamento nel colore della pietra. Invece l’architetto Joffrey Tohl, autore
della villa illustrata in questa pagina, ha scelto di porre nel verde una serie di padiglioni di colori diversi, interconnessi
tra loro nei percorsi ma cromaticamente autonomi. Ognuno è però legato all’ambiente circostante: ad esempio il
padiglione prospiciente alla piscina (foto in alto) è dipinto nello stesso colore della vasca, mentre quello violetto addossato al bianco (qui a destra) è collegato al verde del giardino dalla grossa griglia della pergola. Come dimostrano
questi esempi, quando l’architettura è molto colorata occorre mettere in atto una strategia di alternanze e di richiami.

Due immagini di una villa negli Stati Uniti progettata dall’architetto Jeffrey Tohl. Sopra, la villa con patio dell’architetto Franklin D. Israel.
Tratto da For your home: Paint & Colour di Jessica Elin Hirschman, 1993 Michael Friedman Publishing Group

In the photograph (right), architect Jeffrey Tohl has painted the lower portion of a villa in a rich brick colour. This contrasts with the green of the lawn and the off-white used for the rest of the building. This use of colour to define
volumes continues inside, where there are brick red pillars and stone-coloured walls. Jeffrey Tohl, the architect of the villa shown here, has placed a series of pavilions in different colours in the garden; although connected to one another,
they are chromatically autonomous. However, each one is connected to its surrounding environment: the pavilion
looking onto the pool (top) uses the same colour as the tank, whereas the violet one set against the white (right)
is connected to the green of the garden by means of the pergola’s large lattice. These illustrations show how the
use of colour in architecture requires a strategy
of alternation and recall.

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