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PIETRA E FUOCO
Lo spazio e il camino
Il camino è al piano terra di un edificio milanese, in un locale destinato a taverna, luogo di incontro e di conversazione, ed è collegato tramite un’ampia vetrata ad un giardino d’ispirazione giapponese realizzato su disegno contemporaneamente alla ristrutturazione generale della casa. Il camino è inserito in una parete di cm 430×235 interamente rivestita di marmo trattato a diverse finiture, così da creare un disegno stilizzato (una spiga di grano), pur rimanendo all’interno di una modularità piuttosto rigida basata su un multiplo di cm 26×26. Tale modulo ha consentito ai progettisti di lavorare su una griglia predefinita con vantaggi di tipo costruttivo (per la realizzazione delle lastre di marmo), ma anche con l’effetto di dare un senso di ordine e di serenità (rafforzato dalle linee prevalentemente orizzontali del disegno) cari alla cultura orientale, cui i proprietari sono vivamente interessati. Le lastre di marmo in Bardiglio Imperiale sono posate a giunti chiusi, con scuretto, con l’aiuto di staffe a parete. Interpretando la funzione di questa stanza destinata anche a momenti conviviali, i progettisti hanno prolungato il piano del camino su due lati del locale per formare una seduta continua sostenuta da spallette rientranti impiegando sempre lo stesso materiale.
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Bardiglio imperiale
Il Bardiglio Imperiale è un marmo Apuano di colore grigio azzurro chiaro, piuttosto uniforme, cioè privo di macchie e vene, che avrebbero in parte compromesso il risultato cromatico dato dai diversi trattamenti usati per la superficie. La martellinatura e soprattutto la gradinatura (lavorazione per incisione, variante della bocciardatura), conferiscono alle lastre un aspetto piuttosto grezzo che varia a seconda della diversa incidenza della luce.
Il rivestimento interno alla bocca del fuoco è in mattoni refrattari, la trave, in ciliegio con giunti in rame. Uno scuretto levigato divide le lastre. |
Ambiente minimalista
Quando i suoni si affievoliscono l’orecchio si fa più attento. Analogamente, quando i segni si riducono, l’occhio scorre con un tempo rallentato e, finalmente, guarda. La tendenza minimalista non é solo sottrazione ma soprattutto intensificazione di esperienze visive e tattili resa possibile dalla attenta lavorazione dei materiali e la presenza dell’elemento vegetale conduce alla calma contemplazione dei quattro elementi della natura: acqua, terra, cielo e fuoco.
Progetto: Vazzoler-Sciovè Architetti Associati
Località: Milano
Testo e Art Direction: Gabriella Anedi
Foto: Davide Sommariva
Giovanni Vazzoler, è nato a Desio (MI) il 20.04.1960.
Blanca Lola Sciovè, è nata a Caracas (Venezuela) il 13.11.1960.
Entrambi conseguono la laurea al Politecnico di Milano nel 1986 e, ancora studenti, collaborano con diversi studi professionali acquisendo esperienza in vari settori. Dopo la laurea partecipano a diversi concorsi di tipo comunale e regionale affrontando temi che spaziano dall’arredo/design alla riqualificazione urbana, ma la libera professione viene essenzialmente svolta nell’ambito della ristrutturazione, progettazione architettonica ed architettura d’interni. Architetti associati dal 1990, con sede in via Ramazzini, 8 a Milano, collaborano alla ristrutturazione ed alla progettazione di unità residenziali, di unità commerciali, studi professionali, villette unifamiliari e plurifamiliari nel territorio milanese,e residenze di villeggiatura nel Norditalia. Contestualmente all’attività di progettazione, si dedicano anche alla produzione di arredi artigianali su misura con un laboratorio di famiglia.
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I disegni
L’intervento progettuale, è descritto attraverso i disegni esecutivi: a sinistra la pianta, in alto a destra prospetto frontale e sezione trasversale. Il piano del camino, in Bardiglio di 6 cm di spessore, gira su due lati dell’ampio locale a formare una seduta continua sostenuta da spallette rientranti dello stesso materiale. |
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