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RICERCA E SPERIMENTAZIONE

C’è rivestimento e rivestimento e piastrella e piastrella… Sembrerà una banalità ma occorre essere
informati sul tipo di materiale da rivestimento che intendiamo utilizzare in quegli ambienti particolarmente soggetti all’usura e che allo stesso tempo necessitano di igienicità, come ad esempio la cucina

Sarà scontato dirlo, ma il fascino della cucina in muratura non passa mai di moda. Forse è per la solidità strutturale o per la sensazione di calore che si associa ad essa; sta di fatto che rimane una delle tipologie preferite, soprattutto in campagna in cui forse i ritmi sono meno frenetici della città e il rito del “pranzare tutti insieme” è uno di quei valori a cui non si può rinunciare. Ecco perchè si preferisce una cucina “robusta” da utilizzare senza il pensiero di pulirla con difficoltà e nello stesso tempo allegra, curata nei minimi dettagli e accessoriata per essere “comoda” e spaziosa.
La costruzione si articola in varie fasi: come prima cosa occorre realizzare la struttura portante che solitamente è composta da muretti di laterizi o blocchi prefabbricati di conglomerati cementizi alleggeriti, oppure in pannelli di legno; successivamente si sceglie il rivestimento completo dei vari pezzi speciali necessari, come inserti decorati di vario genere, bordi, ecc.
Nell’immaginario comune la vera cucina in muratura è rigorosamente rivestita in ceramica, con colori che ricordano la natura, la terra, il sole, il mare… ma anche qui occorre fare alcune precisazioni perchè il termine “ceramica” è generico e comprende diverse tipologie di materiali che si differenziano per vari fattori: tipo di pasta, di cottura ecc.

A PROPOSITO DI RIVESTIMENTO
Prima di scegliere la tipologia di rivestimento preferita, occorre fare alcune precisazioni. Innanzitutto occorre considerare l’ambiente di destinazione: la cucina infatti essendo un locale “di servizio” in cui si concentrano molte attività , quali il cuocere, il lavare, la preparazione dei cibi… sarà soggetto ad una considerevole usura; il rivestimento quindi dovrà necessariamente essere impermeabile e antimacchia, ignifugo e facile da pulire con i normali prodotti in commercio (proibiti gli agenti acidi che potrebbero danneggiarla in modo irreparabile).
Nel caso di rivestimenti ceramici posati con fuga (i più diffusi sia per l’alta resa estetica che prestazionale) si consiglia di proteggere quest’ultimi utilizzando uno specifico impermeabilizzante atto ad impedire l’assorbimento di macchie e facilitare la rimozione dello sporco, mantenendo la fuga come nuova per anni.

LA RAFFINATEZZA DEI DECORI E L’ALLEGRIA DEI COLORI

Nelle immagini (anche nelle pagina precedente) alcune ambientazioni di cucine in muratura.
Rivestimenti realizzati con piastrelle in monoporcellana formato 10 X 10 cm, modello Fiesta (Ceramica Sant’Agostino).
Tra le caratteristiche, resistenza all’attacco chimico e alle macchie, grande varietà di colori e di finiture (decori e bordi)
abbinabili alle tessere tinta unita per creare disegni unici per ogni cucina.

Con “ceramica” si definiscono quei prodotti ottenuti da impasti di argille, sabbia e altre sostanze naturali (feldspati, ossidi di ferro, allumina e quarzo) che dopo apposita preparazione, vengono foggiati nella forma desiderata e quindi cotti ad una determinata temperatura a seconda del manufatto che si vuole ottenere.
Dopo questa breve e generale introduzione per evitare di dilungarsi troppo, data la vastità dell’argomento, per quanto riguarda il settore dei rivestimenti, sia a pavimento che a parete, si utilizza la cosiddetta “piastrella”.
Caratterizzata da spessore ridotto, può presentare forme geometriche molteplici e dimensioni variabili. A seconda della composizione dell’argilla e al quantitativo di ossidi di ferro, possono essere a pasta bianca o rossa; se la cottura avviene in un unico tempo abbiamo la monocottura, in due la bicottura.

IL RITORNO DEL COUNTRY IN CHIAVE MODERNA

La differenza principale sta nel fatto che mentre nella monocottura il supporto e lo smalto vengono cotti insieme in un’unica passata, nella bicottura la piastrella viene realizzata in due tempi, dove nel primo si cuoce l’impasto parzialmente, andando così a creare quello che viene comunemente chiamato “biscotto”, mentre in un secondo momento questo viene dipinto con smalti e passato alla seconda cottura.
Altra tipologia ottima per il rivestimento è il grès che si ottiene sempre dall’impasto di mescolanze argillose ma viene cotto ad una temperatura superiore (tra i 1200 °C e i 1350 °C circa) provocando la “greificazione” della massa rendendola estremamente compatta e resistente. Il grès si distingue a sua volta in porcellanato in massa o porcellanato smaltato. Il primo è ottenuto tramite un processo chiamato "pressatura" e può assumere vari colori e texture in base ai componenti utillizzati nella composizione dell’impasto; il secondo deriva da un processo simile alla monocottura ma ha
caratteristiche finali tipo grès, ossia un bassissimo grado di assorbimento di acqua ed elevataresistenza meccanica. Si potrebbe proseguire nell’elenco dei numerosi manufatti ceramici in commercio, ma ci interessa evidenziare che la vera innova
zione sta nella ricerca e nella sperimentazione, atta a creare prodotti altamente funzionali e soprattutto di grande valenza estetica. Tutto ciò è reso possibile sia grazie all’impiego di materie prime selezionate e scelte per determinate proprietà (sabbie e minerali provenienti da ogni parte del mondo) che per l’avanzamento di tecniche
produttive in grado per esempio di creare piastrelle simili al marmo, alla pietra o addirittura al legno.

DECORI E FINITURE

QUALITÀ SOSTENIBILE

Come ogni processo produttivo industrializzato, anche quello ceramico,
nonostante la materia prima sia totalmente naturale, ha un certo impatto
sull’ambiente. A questo proposito Ceramica Sant’Agostino si impegna
quotidianamente in questo settore, utilizzando sostanze non
dannose e processi ottimizzati dal punto di vista energetico, per ridurre
al minimo le emissioni e renderle innocue per l’uomo e per l’ambiente.
Grazie al marchio Environmentile in accordo con la la norma UNI EN
ISO 14021 “Environmental labels and declarations” l’azienda si impegna
a ridurre il consumo energetico nei processi produttivi e delle emissioni
nell’aria e nell’acqua; le acque di lavorazione sono completamente riutilizzate
secondo un sistema a circuito chiuso nel processo produttivo in
modo tale che non vi sia nessuno scarico idrico in ambiente; le emissioni
gassose sono autorizzate dall’autorità competente e avvengono attraverso
l’utilizzo dei più sofisticati impianti di abbattimento delle sostanze
inquinanti; gli scarti di lavorazione sono gestiti in modo tale che le risorse
legate alle materie prime necessarie siano sfruttate al 100%; l’impatto
acustico delle macchine di produzione sull’ambiente esterno è attenuato
dall’utilizzo di efficaci sistemi di abbattimento/isolamento acustico;
si implementano gli impianti di recupero termico per ridurre il consumo
di combustibile fossile; gli imballaggi sono destinati al recupero e al riutilizzo.
Ulteriori informazioni sul sito www.ceramicasantagostino.it.

EFFETTO PIETRA NATURALE

Rivestimento realizzato con piastrelle in monoporcellana formato 10 X 10 cm, collezione Forum.
Questo esclusivo rivestimento è rifinito in modo tale da ricordare l’effetto del cotto e della pietra; particolarmente
indicato per una cucina dallo stile country.
Nella pagina precedente possiamo vedere il medesimo modello ma nella variante dei colori “terrosi” che vanno
dall’avorio, al rosa e al rosso.
Particolarmente interessante è la collezione Saxum, che ricorda un rivestimento in pietra naturale a finitura grezza; dà l’idea di robustezza e solidità.
Ceramica Sant’Agostino

 

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