Pro Senectute

Un’azienda giovane ben strutturata e con le idee chiare

La Pro Senectute nasce nel 1990 sotto la spinta di un’esperienza diretta avuta in casa alcuni anni prima. I giovani Loris e Mara Baraldi hanno vissuto in giovane età in famiglia la triste esperienza del nonno che, non ancora settantenne a causa di un incidente stradale, perde la propria autonomia e rimane tetraplegico, con un bisogno di assistenza giornaliera di 24 ore. Questa perdita di autonomia motoria non è stata, però, la perdita della capacità mentale e verbale e nemmeno la perdita della volontà di uscire, di incontrarsi con gli amici e poterli ricevere, mantenendo una propria autonomia anche con il solo aiuto della nonna essendo i genitori occupati nel lavoro. Si rendeva necessario, data l’età della nonna e il peso corporeo del nonno, trovare una soluzione facile da usare e rendere autonoma la nonna nella gestione quotidiana del nonno, per alzarlo, metterlo a letto, portarlo in bagno, fare l’igiene al letto negli orari in cui il papà e la mamma erano al lavoro, visto che i nipoti Loris e Mara erano ancora giovani scolari.
Rimanevano a questo punto due soluzioni: o l’istituzionalizzazione del nonno in una struttura protetta (casa di riposo) o cercare soluzioni alternative che permettessero ad una sola persona di gestire tutti i bisogni giornalieri di una persona con disabilità e anche particolarmente pesante. A questo punto il figlio Vittorio, sempre fortemente determinato nelle sue scelte di volere a tutti i costi riuscire a tenere nella propria casa il papà seppur in condizioni quasi impossibili, senza voler sentire parlare di casa di riposo, in qualità di infermiere professionale e tecnico ortopedico, con l’aiuto e i consigli di amici ingegneri, medici e artigiani è riuscito a realizzare il primo sollevatore
elettrico a bandiera, il quale permetteva, senza interventi murari, di gestire la persona con disabilità nelle operazioni quotidiane, quali lo spostamento dal letto alla carrozzina e viceversa, fare l’igiene al letto, ecc.
Loris e Mara a quel tempo, 14 anni lui e 10 lei, ricordano con piacere le parole del nonno quando provò il sollevatore che, entusiasta e speranzoso di guarire, ci teneva ad andare da Tortora a Portobello per fare conoscere a tutta l’Italia l’efficacia e la genialità dello strumento. Altro aspetto molto importante nella vita di Loris e Mara è stata la visita del Vescovo a trovare il nonno nella circostanza della visita pastorale.

Al Vescovo che era venuto a fare visita con l’intento di incoraggiare una persona a cui erano venute a mancare tutte le capacità motorie, sentirono ribadire dal nonno che, pur nella disgrazia di perdere per incidente, da un giorno all’altro,
la sua autonomia, si sentiva più ricco di Agnelli in quanto nella sua casa era considerato il numero uno, sia dai nipoti che dalla nuora, dal figlio e dalla moglie ed inoltre, le giornate le trascorreva con una presenza costante di amici e
conoscenti che a turno lo venivano a trovare.
Senz’altro queste esperienze nella vita di Loris e Mara hanno lasciato il segno e questa loro forte determinazione di costituire nel 1990 la PRO SENECTUTE, sostenuti dalla nonna e dai genitori, ha fatto sì che lo scopo dell’azienda fosse quello di mettersi al servizio dei bisogni individuali delle persone con disabilità giovani o anziani che fossero.

Infatti il motto dell’azienda è che quello che il mercato non offre può essere realizzato sentendo i bisogni delle persone con disabilità, per arrivare anche alle forme di noleggio dei sollevapersone, per utilizzi anche temporanei. Oggi con orgoglio Loris e Mara vantano la soddisfazione di fornire 350/400 sollevatori a bandiera all’anno e la prevalenza di tali risposte ai bisogni è prevalentemente nelle regioni del Centro Nord, ma si stanno organizzando anche per le regioni del Sud e delle Isole. Nel 2000, sempre su richiesta di due genitori con figlio affetto da una malattia che in breve tempo lo porta alla tetraplegia, realizzano il primo sollevatore da piscina, in quanto il benessere dell’acqua consente al ragazzo di sentirsi normale e tentare una terapia di recupero. Questa è la scintilla che i fratelli Baraldi pensano di sviluppare elaborando l’idea che ogni piscina può essere predisposta, con una spesa minima, con un supporto a bussola invisibile che, in caso di bisogno, potrà essere dotata di sollevatore sia in acquisto che a noleggio.

Un’idea da svilupparsi sia nelle piscine private che in quelle pubbliche e turistiche (alberghi, terme, villaggi, residence, campeggi), al fine di renderle più accessibili alle persone con disabilità. Sono infatti circa tre milioni e mezzo i turisti con disabilità, pari al 7% degli italiani che viaggiano e se allarghiamo lo sguardo all’Europa, sono sei milioni i cittadini disabili che viaggiano e ben trentacinque milioni i turisti potenziali, ovvero coloro che vorrebbero farlo, ma non trovano sul mercato un riscontro immediato alle loro richieste di accessibilità o semplicemente non hanno informazioni sufficienti. A tal proposito la PRO SENECTUTE è in grado di fornire presso le piscine, anche già realizzate, soluzioni personalizzate alle esigenze della struttura stessa in funzione dei bisogni della persona disabile, che nell’acqua recupera la normalità.

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