Potenza. Dal Seminario alla Cattedrale


ENERGIE RINNOVABILI POTENZA. DAL SEMINARIO ALLA CATTEDRALE

S.E. Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo riferisce della propria esperienza. Dopo aver letto su CHIESA OGGI architettura e comunicazione dell’impianto fotovoltaico installato sull’episcopio della capitale austriaca ha deciso di introdurre anche nella sua Diocesi questo sistema e ha trovato ampia collaborazione.

La Sua diocesi è all’avanguardia in Italia, quanto a energie alternative…
Abbiamo installato un sistema a pannelli fotovoltaici sul tetto del Seminario
regionale minore e ci stiamo impegnando per estendere l’utilizzo di tali pannelli
anche a altri edifici ecclesiastici, anzitutto la Cattedrale e poi altre chiese. Credo che anche in altre Diocesi vi siano iniziative simili: mi sembra doveroso, non semplicemente per la Chiesa, ma per ogni cittadino, cercare di utilizzare le energie più pulite, che sono anche le più economiche. Il rispetto per l’ambiente
dev’essere un impegno comune.

S.E. Mons. Agostino Superbo

Quando ha preso questa decisione e per quale motivo?
Premesso che alla radice c’è appunto l’impegno per il rispetto dell’ambiente, per ridurre l’uso di combustibili fossili che, com’è noto, producono un certo grado di inquinamento, l’idea è maturata leggendo sulla vostra rivista quattro anni fa (v. “CHIESA OGGI architettura e comunicazione” n. 60/2003) che il Card. Christoph Schoenborn, Arcivescovo di Vienna,
ha fatto installare un sistema a pannelli solari sull’episcopio della sua città. Mi sono interessato al tema e ho trovato il giusto interlocutore, capace di seguire la Diocesi in tutte le fasi dell’iter necessario, a livello tecnico e burocratico.

L’operazione è risultata complessa?
Abbiamo trovato le risposte giuste. Le leggi dello stato hanno facilitato il compito attivando la disponibilità di incentivi. La nostra diocesi non sarebbe stata in grado di affrontare le spese necessarie: siamo ancora impegnati a risanare i danni causati dal terremoto del 1980.
I fondi disponibili grazie all’8 per mille vanno tutti a restaurare le chiese che hanno subito danneggiamenti in quella circostanza. Oggi gli edifici cittadini sono stati tutti riparati, ma restano ancora diverse cappelle di campagna. Pertanto, per l’installazione dei pannelli solari siamo ricorsi e stiamo ricorrendo a altri sistemi di finanziamento, col contributo di
alcuni privati e con i sistemi dei crediti che si aprono grazie agli incentivi statali.

I pannelli fotovoltaici sul tetto del Seminario
regionale minore di Potenza.

I pannelli solari già installati sul Seminario hanno dato buoni risultati?
Decisamente sì. È per questo che incoraggio l’utilizzo dello stesso sistema anche su altri edifici. Penso che tutti gli edifici pubblici, non solo quelli ecclesiastici, dovrebbero dotarsi di pannelli solari.

La cattedrale è un edificio di particolare importanza storico architettonica: non vi saranno problemi di ordine
estetico?

Per la Cattedrale che è del ‘700, il problema è allo studio. La Soprintendenza ci ha già seguito con attenzione e con il massimo impegno e la massima disponibilità per il Seminario, ora sta considerando gli altri edifici. La collaborazione è proficua ed è chiaro a tutti che l’intento è quello di difendere l’ambiente e allo stesso tempo di tutelare i beni sotto il profilo storico artistico. Penso che i due aspetti non solo non siano in conflitto, ma siano convergenti.

Leonardo Servadio

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