Passerella con mansarda


Tratto da:
99 Idee Ambient 01
Passerella con mansarda

PROTAGONISTA DI QUESTO SPAZIO ABITATIVO È LA PASSERELLA, ELEMENTO FUNZIONALE MA SOPRATTUTTO SCENOGRAFICO. L’IMPATTO VISIVO È FORTE E IMPREVEDIBILE. INSOLITO L’ACCOSTAMENTO CON LA MANSARDA CHE AGGIUNGE ULTERIORE FASCINO ALL’AMBIENTE. MATERIALI, FONTI LUMINOSE, OGGETTI E ARREDI SCELTI CON AMORE, CONTRIBUISCONO A CREARE CALORE E INTIMITÀ.

Varcata la soglia d’ingresso ci troviamo in un soggiorno sorprendentemente ampio e luminoso. Il soffitto a mansarda, nel quale si aprono due grandi lucernari, raggiunge un’altezza di quasi cinque metri. La doppia esposizione delle finestre, affacciate sul cortile e sulla terrazza, amplifica lo spazio e lo lascia fluire. Ma l’elemento che più ci stupisce, per la sua eccezionalità, è un’ardita passerella che attraversa lo spazio in tutta la sua lunghezza, collegando la camera da letto alla zona guardaroba e alla scala. Oltre ad avere una funzione pratica, questa struttura rende lo spazio più articolato e gli conferisce una personalità spiccata e fuori da ogni schema. L’abitazione è stata realizzata a Milano, ristrutturando completamente alcuni dei locali situati nel corpo interno di una casa di ringhiera. L’appartamento, al primo e unico piano di questo vecchio edificio che confina con cortili e giardini interni, gode di luce e tranquillità. In origine gli appartamenti erano due, con relativo solaio. Uno studio preliminare della struttura rivelò che all’interno non c’erano muri portanti. Fu subito chiaro, quindi, che tale situazione offriva una grande opportunità: quella di poter operare uno svuotamento totale dello spazio, per poi “riempirlo” a piacimento e secondo le esigenze di chi lo avrebbe abitato. Il progetto di ristrutturazione (o per meglio dire di “ricostruzione”) è opera dell’architetto Marco Papagna, che ha saputo interpretare con successo suggerimenti e desideri dei proprietari. Tutto il progetto della casa ruota intorno al soggiorno che, necessariamente, doveva essere molto grande e luminoso. Quindi, per poterlo realizzare sfruttando la doppia altezza, è stato necessario consolidare i muri perimetrali e costruire su di essi una trave portante su cui scaricare la spinta del tetto. Restava comunque il problema di come raggiungere, nella maniera più funzionale, i due soppalchi destinati a diventare camera da letto e guardaroba. L’idea di una passerella gettata sul soggiorno, che collegasse le due zone, è nata quasi per caso (come accade spesso per le idee geniali), ma si è rivelata subito vincente.

Come un ponte sul soggiorno, la spettacolare passerella in legno collega la camera da letto con la zona guardaroba
Appartamento a Milano. Progetto architetto Marco Papagna Servizio di Serena Orta. Foto di Athos Lecce

Con la passerella si evitava anche la costruzione di una seconda scala che sarebbe risultata ingombrante e antiestetica. Per costruirla sono state utilizzate delle spesse doghe in ipé lapacho, un legno brasiliano molto resistente e che viene usato proprio per le passerelle delle barche e i bordi delle piscine. Le doghe, utilizzate anche per i gradini della scala, poggiano su putrelle di ferro verniciato. La ringhiera, anch’essa di ferro, parte dalla scala e va a delimitare lo spazio notte che, in questo modo, rimane aperto sul soggiorno. Sulla passerella troneggia una splendida pianta tropicale che qui ha trovato il suo habitat naturale. Dalla passerella si godono “scorci” della casa estremamente suggestivi. Particolarmente interessante la vista sulla camera da letto: un angolo sotto il tetto, intimo e raccolto. Per il rivestimento interno degli spioventi è stato scelto un legno molto chiaro, quasi bianco, che nulla toglie alla luminosità degli ambienti. Per i pavimenti, invece, sono stati utilizzati legni dalle tonalità più intense.

Dal soggiorno si accede alla cucina e allo studio attraverso porte scorrevoli a scomparsa totale: una soluzione che elimina ogni interferenza e permette di ampliare lo spazio. Anche il terrazzo, nel quale è stata creata una confortevole zona pranzo, è stato concepito e viene vissuto come una proiezione del soggiorno. Nei muri sono state ricavate numerose nicchie dove trovano posto libri e fotografie, la credenza fine Ottocento ospita i bicchieri di cristallo e il ser-vizio di piatti della nonna, mentre il grande tavolo spagnolo, in legno di castagno, è illuminato da due lampade “tecniche” a sospensione. La luce gioca un ruolo importante anche quando è sera: una sapiente disposizione di lampade, faretti e altre fonti luminose crea, per ogni momento diverso della vita famigliare, la sua scenografia.

Nella zona pranzo del terrazzo, il tavolo e le sedie sono in legno di teck, l’unico che resiste all’aperto (non a caso viene utilizzato per costruire le barche). Questi arredi rimangono esposti al clima e alle intemperie per tutto l’an-no, quindi, almeno in primavera, è necessario sottoporli a un semplice trattamento. Si procede innanzitutto a una pulizia profonda con acqua, sapone di Marsiglia e spazzola di saggina, dopodiché si sciacquano accuratamente e si fanno asciugare. Per ultimo si tampona il legno con uno straccio imbevuto di olio di teck.

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