Ordine degli Architetti di Trapani

CHIESA MARIA SS.DI MISERICORDIA
(Via Santuario, Valderice – TP)

In un tessuto urbano minuto ed arroccato, pertanto spazialmente ed altimetricamente complesso, il progetto riesce sapientemente a costruire il sagrato con un ambiente battesimale sottostante, strettamente connessi da elementi scultorei che evidenziano la valenza simbolica dell’acqua e della luce. (Giudizio della Commissione Nazionale)

Ordine degli Architetti di Trapani

Arch. Giuseppe Gabriele (capogruppo)
Arch.Vito Maria Mancuso (coprogettista)
Arch. Giuseppe Cascio (collaboratore grafico)

G. Gabriele V.M. Mancuso G. Cascio
La collaborazione tra gli architetti Giuseppe Gabriele e Vito Maria Mancuso, è stata episodica, legata allo svolgimento di questo Premio e di un precedente concorso di idee per il Piano del colore per il centro storico di Marsala e la laguna dello Stagnone nel 2003. Entrambi i concorsi hanno fruttato lo stesso positivo riconoscimento,
collaboratori diversi hanno completato di volta in volta il team. Li accomuna pur nella diversità di esperienza e di approccio al progetto, una comune “resistenza” al contesto in cui da circa trent’anni operano. I precedenti più significativi sono per il primo una ricerca progettuale nel campo del design della pietra (Domus 742, Abitare 320) e la collaborazione con i fratelli architetti (Domus 750). Per il secondo la collaborazione in qualità di progettista in diversi
campi, dall’architettura sacra, all’archeologia industriale, alla pianificazione, con diversi studi professionali siciliani; in qualità di capogruppo una menzione al concorso di progettazione della città di Spoleto per la riqualificazione di piazza Garibaldi nel 2001. L’architetto Giuseppe Cascio ha svolto la mansione di collaboratore grafico.
Lo stato di fatto e l’aerofotogrammetria ad esso riferita;
Stralcio del PRG del Comune di Valderice.

Cenni storici

La chiesa Maria SS. di Misericordia fu edificata nel 1637 (come da incisione rinvenuta in lavori di restauro) nel sito di una piccola cappella "a piè di un olivo" dove era custodita l’immagine della Madonna. Nel 1640, per via di un miracolo ricevuto da tal Girolamo Verderame, iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo santuario durati un ventennio.
Attorno al santuario furono costruiti "24 appartamenti di case" per l’alloggio di fedeli e devoti provenienti da tutta la provincia.Tra il 1715 e il 1730 si opera l’ampliamento e il rifacimento del prospetto a cura dell’architetto trapanese don Giovanni Biagio Amico. Nel secolo scorso fu realizzato circa 20 metri a Sud della chiesa un edificio, con area verde
intorno, destinato a seminario estivo dei chierici; questo oggi è in abbandono a causa del degrado strutturale e della crisi delle vocazioni.

Del progetto

Disegnare gli spazi di proprietà ecclesiastica, rispondere all’esigenza di mobilità della comunità (come per la salita degli anziani alla chiesa), ripensare la "scalinata-sagrato" sacrificata alla carrabilità negli anni Cinquanta (vedi foto in alto), costruire il sagrato antistante la facciata della chiesa; sagrato come soglia, tramite, che può divenire luogo di relazione
urbana grazie alla lunga panca lapidea che lo delimiterà (monoblocchi in perlato di Sicilia le cui cave fronteggiano il nostro luogo).

Planimetria e alzata di progetto, profilo ovest.
Assonometria cavaliera; particolare del disegno del parcheggio;
Schizzi di progetto, stud
io del fonte battesimale e fontana.
Immagini dello stato di fatto (uno scorcio e vista aerea)
Il progetto prevede l’area pedonale in Via Santuario e la partecipazione dell’amministrazione comunale ai costi di realizzazione del basolato in grigio di Custonaci; il calcare cretacico del territorio color piombo con venature ambra, a seconda delle differenti ossidazioni. La pietra offre la possibilità, di selezionare le lastre in segheria, le bocciardature e disegnare un tappeto cromatico. Un ampio parcheggio privato nell’area a sud più elevata di proprietà ecclesiastica e il parcheggio pubblico di Piano, soddisfano pienamente il grado di utenza. Sempre in quest’area è individuata una gradonata per l’assemblea che, insieme a quella già esistente e ridisegnata sul fronte sud della chiesa, accoglierà i fedeli durante la liturgia estiva e sarà destinata anche per piccoli spettacoli teatrali o il cineforum. La gradonata è progettata come terrazzamento in pietra su un pendio naturale, grande attenzione si avrà per la vegetazione esistente come i grandi cipressi ed i pini che, contornando l’area a parcheggi, guardano monte Erice e il golfo di Bonagia. In prossimità del confine dell’area del progetto con il parco urbano di Misericordia, si è ricavata fuori dell’area di rispetto del canale di gronda che corre in pendio lungo il confine ovest, la superficie per due campi da gioco, uno di calcetto e uno di pallavolo, le gradinate degli stessi sono rivolte verso il paesaggio, due serie di rampe collegano questo livello con le due strade superiori. Si è pensato ai campi per incrementare l’offerta di accoglienza della parrocchia, un tempo molto fruita per via del paesaggio, dell’aura di santità del luogo e dell’aria salubre.
Schizzi di progetto, loggia del battistero;

Il sagrato è anche un po’ misterioso perché sul piano della via del Santuario ma sospeso a 5,00 metri di quota dal sottostante livello, dove è già prevista la ristrutturazione della vecchia casa rurale che si destinerà a canonica. E’ sorretto da una volta a pianta triangolare, che cela il fonte battesimale per immersione (la vasca ottagonale
Kolymvìtra), cinto da una nicchia con mosaico maiolicato coi colori della luce. Il battistero ipogeo, in perlato, ha come matrici la luce e l’acqua, una fontana troncoconica invetriata, ne segna la pianta sul sagrato e gli riversa l’acqua, compluvio/impluvio, il foro del cono è simbolo, photisterion "illuminatorio di luce". Restituiamo la fontana di Misericordia, oggi non più esistente, un tempo luogo d’incontro e di refrigerio. II battistero è raggiungibile da una gradonata ad ovest, da rampe e con servoscala a norma a nord.

Mosaico invetriato sul battistero. Planimetria e sezione. Modello della fontana in terracotta.

Nella progettazione degli spazi si è tenuto conto dell’incremento della comunità durante il periodo estivo, accresciuta dai villeggianti e da comunità parrocchiali ospiti, quando si celebra la messa vespertina all’aperto. Si è individuato il luogo dell’altare vicino ad un leggero segno, I’omfalos, un cerchio a quota meno 3 cm. nel piano del sagrato, della stessa pietra grigia di Custonaci, levigata o con bocciardatura più fine, dove può essere posta la vasca battesimale mobile, la panca nella liturgia diviene seduta del "coro". Miserere Cordis La stima di massima, realistica con i costi di costruzione odierni, individua in 700.000,00 euro la somma per la realizzazione del nuovo sagrato, la nuova scala
della chiesa, le pavimentazioni di progetto, le opere d’arte. In 400.000,00 euro la realizzazione dei campi sportivi, delle nuove rampe di servizio ai vari livelli, le opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche, dei parcheggi e delle gradonate.

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