Nella prospettiva della qualità

Agrigento: una giornata di studio

“Progettazione ed adeguamento liturgico degli edifici di culto alla riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II” Agrigento, 6 maggio 2006, Chiesa di Santa Maria dei Greci. Gli architetti siciliani si confrontano: in che modo le chiese di oggi potranno costituire un legato culturale significativo per le future generazioni?

All’interno della splendida Chiesa di Santa Maria dei Greci, ad Agrigento, si è svolta lo scorso 6 maggio la giornata di studio dal tema “Progettazione ed adeguamento liturgico degli edifici di culto alla riforma liturgica promossa dal Concilio
Vaticano II”.

L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli Architetti PPC di Agrigento con il patrocinio della Curia e del Consorzio Universitario, ha costituito un’occasione di aggiornamento professionale non solo per il restauro dei beni culturali ecclesiastici esistenti, ma anche per la progettazione di nuovi edifici di culto, L’obiettivo principale dell’iniziativa, ampiamente raggiunto, è stato di fornire ai partecipanti, attraverso un proficuo confronto tra professionisti, Chiesa e mondo accademico, nuovi elementi di conoscenza delle normative di settore, indispensabili per la progettazione di nuove chiese, proponendo, contestualmente, esempi concreti e qualificanti sull’adeguamento degli edifici di culto in conformità della Riforma Liturgica promossa dal Concilio Vaticano II.

Arch. Rino La Mendola
Arch. Raffaele Sirica

“Abbiamo sempre ritenuto questa riforma liturgica di fondamentale importanza – ha detto il presidente dell’Ordine
Provinciale e della Consulta Regionale degli Architetti Rino La Mendola – in quanto siamo convinti che, da un lato, sia indispensabile la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali del passato, che costituiscono la nostra storia e pertanto la nostra identità; ma dall’altro siamo altrettanto convinti che sia indispensabile promuovere nuova architettura contemporanea che possa caratterizzare positivamente l’epoca in cui viviamo, altrimenti rischieremmo di non tramandare ai nostri posteri nessun qualificato segno della nostra civiltà”. All’incontro ha preso parte il Presidente del Consiglio Nazionale Architetti PPC, Prof.Arch. Raffaele Sirica.“Tra gli impegni assunti dal Cnappc in questi ultimi anni – ha affermato il presidente – forse il più importante è quello di promuovere la qualità stessa dell’architettura attraverso la ricchezza del patrimonio creativo progettuale degli architetti italiani. Proprio in questo contesto è stata vissuta la prima
edizione del Premio Nazionale di idee di architettura ‘I Sagrati d’Italia’ che, attraverso la partecipazione di tutti gli Ordini Professionali provinciali e di tutti gli architetti iscritti, ha potuto documentare la loro professionalità su un tema difficile come quello del sagrato, in cui si uniscono componenti diverse, da quella urbanistica a quella progettuale, coerentemente alle esigenze ecclesiali e del genius loci dei luoghi di intervento.”
Il parterre dei relatori, di ampio respiro nazionale, è stato coordinato dall’Arch. Caterina Parrello, della rivista CHIESA OGGI architettura e comunicazione, già organizzatrice della prima edizione del Premio Nazionale di idee di Architettura
“I Sagrati d’Italia”, che conta tra i progetti vincitori e segnalati a livello nazionale ben cinque progetti di architetti siciliani.

S.E. Mons. Carmelo Ferraro
Rev. Prof. Carlo Chenis
Arch. Giorgio della Longa

Dopo i saluti di S.E.R. Mons. Carmelo Ferraro, Arcivescovo di Agrigento, sono intervenuti il Dott. Roberto La Galla, Presidente del Consorzio Universitario della Provincia di Agrigento e il Prof. Francesco Giambanco, presidente
del corso di Laurea in Architettura di Agrigento. L’intervento di Rev. Prof. Carlo Chenis, segretario della Pontificia Commissione dei Beni Culturali della Chiesa, ha sottolineato l’attenzione che da sempre la Chiesa ha dedicato alle opere d’arte e di architettura che sono state create a servizio dell’azione liturgica delle diverse comunità e l’impegno nell’epoca
attuale a conservare e a tramandare con cura il patrimonio artistico e le testimonianze di fede del passato, ricordando però che la Chiesa è un luogo vivo per uomini vivi, per cui è necessario accettare le trasformazione e i cambiamenti in base alle esigenze della comunità. Altrettanto importanti e di notevole contenuto culturale sono state le testimonianze di tutti i relatori intervenuti al seminario, tra i quali il Prof. Giorgio della Longa, consulente dell’Ufficio Nazionale BB.CC.EE. della Conferenza Episcopale Italiana, che ha presentato alcuni esempi tratti dalla sua ultima ricerca sull’adeguamento
liturgico delle Cattedrali del Triveneto dopo il Concilio Vaticano II.

Arch. Giuseppe Arcidiacono
Arch. Caterina Parrello
Arch. Maurizio Oddo

Nel suo intervento, il Prof. Giuseppe Arcidiacono, docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha presentato un progetto sul Sagrato della Chiesa del Crocefisso della Buona Morte, a Catania, già segnalato dalla giuria nazionale del Premio Sagrati d’Italia; il Prof. Maurizio Oddo, docente dell’università di Catania, ha presentato la chiesa di Renzo Piano a San Giovanni Rotondo. Al termine della prima fase dei lavori, è stata visitata la mostra “Gli Spazi della Fede”, allestita all’interno delle sale del Palazzo Arcivescovile di Agrigento. La mostra, organizzata dall’Istituto Nazionale di Architettura Sicilia, è stata presentata dall’Arch. Franco Porto, presidente di I.N.ARCH. Sicilia. La mostra itinerante, dopo l’inaugurazione presso il Museo Diocesano di Catania nell’ Aprile 2005, costituisce la seconda tappa di un percorso che interesserà le rimanenti province siciliane, dove progressivamente si arricchirà del contributo dei professionisti locali.

Arch.Gianfranco Tuzzolino
Arch. Maurizio Campo

L’esposizione comprende una prima sezione di progetti realizzati secondo la Nota pastorale emanata dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 1993; una seconda sezione interessa i Sagrati (con la presentazione dei progetti vincitori e segnalati del Premio “I Sagrati d’Italia”); mentre la terza sezione documenta gli interventi realizzati dagli anni Sessanta fino alla fine degli anni Ottanta. I lavori sono proseguiti nel pomeriggio, all’interno della sala chiaramontana del Seminario Arcivescovile, con la relazione del Prof. Gianfranco Tuzzolino, docente dell’Università di Palermo, che verteva sul tema della ricerca del trascendente nell’espressione architettonica dello spazio, e con l’intervento dell’Arch. Maurizio Campo, coordinatore del Dipartimento BB.CC. della Consulta Regionale Architetti, che ha concluso i lavori affrontando il tema del rapporto tra architetto e committente, sottolineando che il ricorso ad elevate competenze progettuali, artistiche ed esecutive è condizione necessaria per la costruzione di chiese di grande qualità architettonica, che siano all’altezza sia delle aspettative ecclesiali, che della grande tradizione artistica e culturale per la quale le diocesi italiane sono famose nel mondo.

Sul sito www.dibaio.com/dbweb/agrigento sarà possibile visionare tutta la documentazione relativa agli interventi
della giornata, e la pubblicazione del n°22 della rivista CHIESA OGGI architettura e comunicazione, in cui sono
pubblicate le note pastorali del 1993 e del 1996 sulla progettazione di nuove chiese e sull’adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica, che rappresenta a tutt’oggi “una valida guida per il progettista di chiese”. L’ottimo risultato dell’iniziativa è stato merito del lavoro coordinato dal Dipartimento BB.CC.EE. dell’Ordine di Agrigento diretto dall’Arch. Simona Sanzo, in collaborazione con i consiglieri Rosa Maria Corbo e Riccardo Lombardo e con gli architetti Doride Sajeva, Magda Montalbano e Fabio Zarbo.

(C.P.)

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)