Nella pace di Molanoce.

Vivere immersi nella natura “come una volta”

Progetto: Remo Rossi e Orietta Natali
Località: Massa Martana (PG)
Servizio: Daniela Cerri
Testo: Leonardo Servadio
Foto: Athos Lecce

Qualcosa più di un luogo storico, un condensato di meraviglie in cui nove secoli compaiono tutti assieme nelle pietre e nei legni, sotto gli archi e nelle opere idrauliche.
Il luogo è Massa Martana (Perugia), nell’Umbria dai colli silenti, su cui aleggia un senso di pace che, riconcilia l’essere umano e il mondo: qui il connubio tra abitato e natura ha sempre mantenuto un rispettoso equilibrio.
E il mulino di Molanoce racchiude tutte queste qualità: il suo nome deriva dal fatto che nel Medioevo qui si frangevano le noci per ricavarne olio per le lampade votive.
Dal ‘600 è stato usato per macinare il grano e oggi, infine, le sue mole e i marchingegni che traevano movimento dal corso d’acqua che lo attraversa sono diventati museo che racconta l’antica civiltà contadina.
Ma nell’edificio sono stati sistemati anche tre appartamenti che offrono ospitalità per un turismo speciale, alla scoperta delle radici, in una terra dove ancora si raccolgono tartufi e si produce olio d’oliva ”come una volta”.
E il camino dal grande focolare è preceduto da un ampio gradino in cotto, che permette di lavorare alla fiamma, senza rischi, attizzando i ceppi.
Una tecnologia antica e perfettamente funzionale.

Il soggiorno di Molanoce.
La bocca del focolare è ampia come era d’uso nelle zone di campagna.
Questa realizzazione con finiture esterne in cotto è tipica della zona di Perugia. Le maioliche di Deruta aggiungono
una nota di colore all’ambiente.
A destra dall’alto: l’antico mulino è costruito sopra il corso d’acqua che azionava le mole.
Un particolare del muro di contenimento.
Orietta Natali e Remo Rossi.