Nella macchia mediterranea

Una villa a mezza costa sul golfo del Tigullio con piscina nascosta da una natura esuberante.

Progetto: arch. G. Longoni – Interior dec. Cristina Gentili
Art Direction: Maria Luisa Bonivento
Foto: Tiziano Canu

La collina degrada verso il mare di Portofino e la vegetazione rigogliosa tenta di nascondere la villa e la piscina,
insinuandosi e inerpicandosi tra preziose sculture e pietre granitiche che si fondono in un paesaggio lussureggiante ma dai colori pacati.

Casa e giardino scenografia per l’arte. Insolito sfondo
alla piscina una scultura di Arnaldo Pomodoro.

A sinistra, i grandi vasi festonati come anche i mobili da giardino fanno parte
dell’arredamento originario della villa costruita negli anni ‘60.
Sopra, la piscina è inserita in modo da non essere visibile dall’esterno.

La disposizione dei vari piani terrazzati, sia nella casa che nel giardino, fino al livello della piscina, permette d’intravedere scorci sempre diversi che mutano di prospettiva e d’intensità di luce, mettendo magicamente in
rilievo le tante sculture che compaiono tra i cespugli. Si tratta di opulente bellezze, realizzate in bronzo, adagiate o sedute su muretti, pietre o tavole, che richiamano con la loro pinguedine l’idea dell’abbondanza.

I vari piani terrazzati creano scorci sempre diversi che mutano
di prospettiva mettendo magicamente in rilievo le tante sculture.

Nelle foto: Sopra, statua in bronzo della scultrice venezuelana Maria Gamundi, che opera tra Caracas e Marina di Pietrasanta. A sinistra, la zona dove si pranza all’aperto tra muri rustici e una morbida tenda a fiori tradizionali
bianchi e blu.

A lato della scala in pietra che dalla piscina porta a un terrazzo con freschi spazi per la conversazione, un grifo alato sembra svegliarsi tra le ortensie e l’edera rampicante, coperto dalla patina muschiata del tempo e delle intemperie. Quando la giovane decoratrice ha messo mano al restyling di questa villa costruita da un famoso architetto negli anni ‘60 e poi danneggiata da un incendio devastatore, non ha voluto cancellare le preesistenze come spesso viene fatto.
Ha invece inserito gli oggetti voluti dal nuovo proprietario (sculture, specchi e molte stoffe) in modo soft, senza creare dissonanze troppo evidenti. E il fascino della villa, grazie a questa sovrapposizione calibrata di due diversi periodi e sensibilità, assume ancora più carattere e spessore.

Le statue della collezione richiamano l’idea dell’abbondanza.

I mobili della cucina ricordano quelli delle ville d’inizio ‘900, mentre il soggiorno risente del gusto di un collezionista di moderne sculture di nudi.

Qui di giorno, durante la bella stagione che regala un clima dolce da maggio a settembre, tutto è “acqua e sole” in una continua immersione nel blu del cielo e della piscina, mentre di notte ogni cosa si trasforma alla luce delle candele durante le intriganti feste con illustri personaggi. I proprietari, che hanno un’autentica passione per la scultura contemporanea, vivono alternativamente tra Argentina e Italia, e durante la bella stagione dimorano stabilmente in questa villa dove spesso invitano artisti della colonia cosmopolita che risiede in Versilia. (n.d.r.)

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