Nel castello delle “4 Torra”

Servizio di: Luisa Carrara
Testo di: Walter Pagliero
Foto: Athos Lecce

In un castello del ‘300 a tre chilometri da Siena la mansarda è stata arredata con pezzi antichi per farne un esclusivo
Bed & Breackfast.

Il castello che contiene la mansarda è stato costruito all’inizio del ‘300 dalla potente famiglia dei Cinughi; nella zona viene chiamato “le quattro torra” per via dei torrioni simmetrici che s’innalzano agli angoli della pianta quadrata. Questa forma particolare permette di riconoscerlo nel grande affresco “Il buon governo” dipinto nel 1339 da Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena. Durante la guerra del 1555, quando Il Granduca di Firenze Cosimo I con l’aiuto dell’esercito degli Asburgo si impossessò della ricca provincia senese, il castello ebbe un ruolo importante perché vi si era asserragliato il duca di Marignano con le sue truppe.

Decaduto il potere politico di Siena, divenne una pacifica dimora di campagna al centro di una vasta tenuta agricola dove si produceva sia l’olio che il vino grazie al tipo di terreno, tufaceo da una parte e argilloso dall’altra. In questo quadro il maniero ha vissuto per settecento anni, portati benissimo come tutta la Siena medioevale. La mansarda, con le sue pareti in cotto a vista e le grandi travi patinate sul soffitto, testimonia un’origine nobile; ma lo spirito con cui è oggi arredata risponde ai moderni canoni dello stile rustico, anche se impreziosito da pezzi d’epoca. Nel soggiorno sulla parete di mattoni si erge un imponente camino in muratura, impreziosito da ricche mensole del ‘500.

Grazie alle sue quattro torri angolari il castello ha uno skyline importante molto riconoscibile che risale al momento della sua costruzione, come è documentato dalla sua presenza nell’affresco del “Buon Governo” nel Palazzo Pubblico di Siena.

Davanti sono disposti due comodi divani di recente fattura foderati di bianco, mentre sulla parete fanno luce due eleganti girandoles barocche, che risultano gradevolmente adatte al contesto. Anche il tavolino centrale, in noce patinato e piedi in ferro battuto, è in perfetto “stile castellano” ma senza alterigia. La stessa cosa si può dire del tavolo da pranzo e delle alte sedie Rinascimento che qui risultano assolutamente normali: non si potrebbe pensare ad altro. L’insieme è cordiale e ci piace per il suo sapore rustico, che in questo caso non significa contadino ma solo “nello spirito della campagna”. La cucina qui è proprio nella tradizione di quelle toscane di campagna: grandi dispense austere e piene di cassetti, il camino sopraelevato per cuocere comodamente, gli strumenti di lavoro (in legno, paglia o rame) appesi per bellezza ma anche per praticità. In questo classico contesto c’è una nota frizzante di colore di gusto nordico: un servizio di grandi tazze da colazione con due tinte decise (il verde pisello col viola glicine) più il celeste turchese del vaso. Le camere da letto, soprattutto i letti e le loro testiere, seguono la stessa strategia “energizzante” basata sul colore.

Nella foto, per ricoprire il letto è stata scelta una stoffa quadrettata che noi chiamiamo “scozzese” ma che nel
medioevo era tipico delle lane di Siena esportate in tutta Europa. Qui il disegno blu contrasta piacevolmente con il rosso patinato del bel cotto del pavimento. Nella foto a destra, dietro al letto color rubino è stato appeso un kilim turco arancio e blu che riprende i disegni degli antichi tappeti dei califfi, che una volta guarnivano anche i castelli europei La camera è stata ricavata da una delle quattro torri mediante un soppalco che la separa dal sottostante studio-salotto. Tutto questo oggi è a disposizione di chi, facendo turismo, ha voglia di fare una pausa all’interno di un’antica architettura di sapore ancora attuale. (www.quattrotorra.it)

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