Aprendo una nuova finestra di dialogo, riserviamo questo spazio agli interventi di autorevoli rappresentati degli architetti di diverse regioni d’Italia. Abbiamo chiesto ai Presidenti degli Ordini degli architetti di tre città del Sud, del Centro e del Nord Italia di raccontarci come la tradizione del camino è vissuta nelle loro regioni, in che modo si riflette nella pratica progettuale, quali sono le peculiarità architettoniche dei camini antichi e nuovi. Intervento di Maurizio Campo, architetto Nella realtà dell’entroterra siciliano, dove prevale la tradizione rurale, il camino-focolare aveva una diffusa presenza: luogo attorno al quale la famiglia di un tempo, che includeva figli, nipoti, nonni, zii, si riuniva la sera e gli anziani raccontavano storie ai più giovani, tramandando così leggende e memorie.
1. Pregiata cornice in marmo Bianco Carrara venato modello Luis XVI finemente lavorato con scanalature incise e finitura levigata. Lavorazione del marmo Pesetti Alvaro & Figli. Naturalmente era usato per la cottura dei cibi e per riscaldare e illuminare l’ambiente, con importanza decisamente centrale per queste funzioni, fino all’avvento della luce elettrica e dei sistemi di riscaldamento moderni. I materiali usati nella tradizione sono la pietra e il cotto refrattario. Sono frequenti i camini costruiti interamente con mattoni di cotto refrattario legati con malta additivata con il “taio” per renderla refrattaria, spesso rivestiti con ceramica smaltata, decorata con disegni varianti secondo la zona di produzione.
2. “Io vorrei che i miei camini si avvicinassero al cielo, per unirsi a lui. Vorrei che il fuoco si scollasse dalla terra” ama dire Dominiquè Imbert grande artefice di Focus, il marchio distribuito da Celsius Italia. Il risultato è Ergofocus il • Negli esemplari maiolicati troviamo ornamentazioni a motivi geometrici, realizzati in alcuni casi con la tecnica dell’incisione. In prevalenza si trovano immagini stilizzate del sole o altri motivi a intreccio geometrico, in colore blu
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