Alternativa convincente alle fonti di luce tradizionali i Led e le fibre ottiche sono oggi proponibili anche per l’illuminazione degli ambienti domestici. Servizio di: Barbara Olivieri Le due grandi manifestazioni di quest’anno dedicate alla luce, Euroluce e Intelshow (World Light Design), hanno portato alla conoscenza del grande pubblico gli sviluppi notevoli delle nuove tecnologie dell’illuminazione. Alternativa convincente alle fonti di luce “convenzionali” (a filamento e a scarica) i Led (Light Emitting Diode, diodo ad emissione Nelle foto: Planetarium”, sistema a fibre ottiche in kit, utilizzato per scopi decorativi, è disponibile in pannelli di forma quadrata o circolare da applicare sul soffitto per ottenere l’effetto “cielo stellato”. Elinca Di conseguenza, secondo un teoria fondamentale dell’illuminotecnica e della fisica, chiamata “sintesi additiva” (brevemente: la somma dei tre colori rosso-giallo-blu – RGB – fornisce il bianco), è stato possibile ottenere luce bianca. Questo passo avanti ha ampliato il campo di applicazione dei Led aprendo loro nuovi ambiti di installazione e di funzione: spazi pubblici, museali ed ambienti domestici. Per esempio sono comparsi sul mercato faretti a Led (che gradualmente stanno andando a sostituire i faretti ad incasso con lampade alogene, dall’elevato consumo e dall’elevata produzione di calore) e lampade da tavolo e da lettura di piccole dimensioni. Inoltre possono essere composti anche a gruppi, dando luogo ad apparecchi dai livelli di illuminamento potenziati. I vantaggi di questa nuova “luce elettronica” sono molteplici: elevata resistenza meccanica, notevole durata (si parla di 50.000 ore di durata, con stime pari anche a 10 anni), risparmio energetico (9 – 25 Watt contro i 60 – 150 Watt di una lampadina tradizionale), bassa emissione di calore. Lo svantaggio è il costo ancora abbastanza elevato. Un ulteriore salto tecnologico sarà l’aumento della loro dimensione che comporterà un ulteriore ampliamento del loro campo di applicazione. Altra sorgente luminosa “non convenzionale” sono le Fibre Ottiche, sul mercato da più tempo e soprattutto per l’impiego in lampade da tavolo usate più come gadget che come fonti di illuminazione. Nelle foto: “Walk System”, sistema di segnalazione in lega di alluminio con sorgente luminosa a Led o Elettroluminescenza. Il principio di funzionamento si basa sul trasporto della luce prodotta da una lampada tradizionale alloggiata in un apposito contenitore chiamato “Illuminatore”. La luce emessa dalla lampada viene raccolta e convogliata, tramite un apposito dispositivo chiamato “Bundle”, all’interno delle fibre ottiche. Tali filamenti sono costituiti di un doppio strato di materiale (vetro-vetro o plastica-plastica) accoppiato in forma di anima e rivestimento. I due strati sono dotati di indici di rifrazione diversi grazie ai quali la luce rimbalza per riflessione lungo la fibra fino ad essere emessa alla sua estremità (fibre ad emissione assiale) oppure lungo il suo sviluppo longitudinale (fibre ad emissione laterale). Per ottenere l’aumento del livello di illuminamento, in modo da ampliarne il campo di applicazione, le fibre ottiche vengono anche raggruppate in “Guide Ottiche”. Nelle foto: “Alvedo”, lampada a fibre ottiche in vetro, a bassissima tensione (12V), può essere dotata di un conetto a lente per concentrare la luce; ospita al suo interno una lampada dicroica da 20W. Nelle foto: “ClemLed”: lampada da esposizione a 6 led da 1 watt ciascuno, con corpo in alluminio e morsetto in policarbonato. Il fascio di luce emesso può essere poi modificato con l’utilizzo di apposite lenti in grado di aumentare l’angolo di apertura del fascio luminoso o di modificarne la direzione. Inoltre gli effetti scenografici dei cambi di colore sono ottenuti grazie all’installazione, all’interno dell’illuminatore, di un filtro diviso in settori colorati e messo in rotazione da un motorino elettrico che, collocato davanti alla sorgente, modifica il colore del fascio di luce emesso.
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