Loft uno spazio fluido


Vivere felici in uno spazio aperto

In queste pagine vengono presentati alcuni esempi di loft americani e italiani. Diversi nello stile, rispecchiano una filosofia esistenziale che non ama i vincoli. Una scelta per “spiriti liberi” e anticonvenzionali.

Il loft, solitamente risultato di un’area industriale dismessa, è uno spazio da reinventare. Un esercizio di stile e di creatività dove l’esigenza innata di creare aree definite (giorno, notte, servizi) si scontra con la volontà di eliminare
porte e pareti, ostacoli al passo e allo sguardo. Luce ed ampi camminamenti sono il “fil rouge” di queste abitazioni dove l’intimità è ricavata per sottrazione (“rubandola” al living) o creata, attraverso superfici mobili e trasparenti,
o ancora definita da verdi oasi lussureggianti e morbidi tappeti. Un’antitesi alla casa – nido, dove vivere in libertà.

Quandt Loft, progettato da Tod Williams Billie Tsien and Associates, è situato in un edificio di New York, un tempo adibito a fabbrica. Nota caratterizzante: l’essenzialità dei materiali. Le pareti in carton gesso consentono alla camera
da letto, alla sala da pranzo e alla cucina di aprirsi o chiudersi sulla “navata” centrale dell’appartamento.
I pannelli in fondo a destra, oltre al guardaroba, separano la stanza da bagno dal resto della casa.

Intonaco colorato per le pareti del living che alternano il malva al beige. Il gioco volumetrico permette l’ingresso della luce naturale in un percorso ininterrotto attraverso i grandi spazi.

Uno scorcio dell’area dedicata alla cucina, caratterizzata da una parete traslucida di vetro e una controsoffittatura con i faretti a incasso.

Luce, spazi fluidi e il gradevole accostamento fra l’alluminio e il legno di pero.
Raffinatissima la scelta dei complementi d’arredo (come il porta vaso in metallo) e il pannello in legno girevole sulla colonna d’acciaio.
Particolare anche il tavolo del soggiorno, un pezzo unico fabbricato in California con pietre intagliate da uno scultore di Baltimora.

Mobili e oggetti sono i protagonisti con il calore di casa

Questo loft, situato a Manhattan, è caratterizzato dall’uso del legno e del vetro, materiali che assicurano calore, trasparenza, luminosità. Qui tutto è leggero e “immateriale”. Seguendo le impronte di Mies van der Rohe e Le Corbusier, l’appartamento è configurato come una griglia aperta.

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1. “Made in Italy”, il design del letto “Samo” qui perfettamente inserito in un open space. Move
2. Libertà di movimento, trasparenze, flessibilità, questi i principali elementi del progetto. Qui le vetrate si susseguono riducendosi a semplici linee, perdendo così il loro aspetto materico.

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3. Nell’ampio soggiorno la luminosità è accentuata da superfici bianche.
4. In cucina si esalta il rapporto dialettico con gli altri ambienti che si susseguono e si integrano in un unico spazio. Il progetto è dello Studio Meyers Hanrahan Architects.

con “molta” personalità…!!

Il Ludwing Loft sorge al quinto piano di un edificio del distretto Chelsea di Manhattan. Progettato da Leeser Architecture, il loft è il risultato dell’interazione tradue concezioni architettoniche: quella “chiusa”, nella quale le pareti definiscono are
e e volumi, e quella “astratta” che definisce lo spazio attraverso l’eliminazione di muri, finestre e colonne convenzionali. In realtà nessun sistema è interamente autonomo…

1. … ma sono sempre possibili molteplici letture e utilizzi dello spazio. Il progetto dell’appartamento consisteva nella ridefinizione del piano. In questo caso per separare la camera da letto dalle altre stanze si sono scelti dei blocchi
prefabbricati in legno e compensato, dalla geometria regolare, alternando bianco e nero.
2. Una visuale del bagno e del lungo corridoio che collega le altre stanze.
3. La cucina è in sintonia con la concezione architettonica del loft.

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4. Le vetrate con decori in fusione offrono colore alla luce. Henry Glass
5. Assolutamente naturale il letto realizzato in legno massello, finito con oli vegetali, cera d’api, resine e terre coloranti. Le ruote permettono inoltre di spostare il letto velocemente, permettendo una facile pulizia e la trasformazione della stanza del riposo. Onfuton

Effetto minimalista grazie ai dettagli perfetti

Questo loft, progettato nei primi del ‘900 in un edificio industriale a Chelsea, un quartiere di Manhattan, si caratterizza per il suo effetto minimalista. I materiali restano sottintesi, come fossero superfici uniche, senza evidenziare le diverse connessioni. Tutti i dettagli sono curati con raffinatezza, gli arredi, improntati alla sobrietà, sembrano ritagliati dalla luce.

Le immagini da pagina 36 a 43 e i relativi testi sono tratti dal volume: “THE NEW AMERICAN APARTMENT”, edited by Oscar Riera Ojeda, che presenta, con splendidi immagini, “30 loft”. Affascinanti soluzioni da cui trarre ispirazioni per progettare la vostra casa.

1. Il Chelsea Loft è stato progettato dallo studio Scott Marble & Karen Fairbanks Architects. Peculiarità di questo loft sono le sue ampie finestre che ben sfruttano l’esposizione a sud. L’orientamento dell’edificio crea uno speciale gioco di luce ed ombre. Il soggiorno e la sala da pranzo occupano la zona centrale.

2. L’organizzazione dello spazio si gioca su una serie di pannelli in fibra e vetro scorrevoli e di porte ruotanti in vetro e alluminio, disegnate in una forma tridimensionale a parallelogramma. Ogni pannello è configurato in modo unico: nella parte in vetro figure circolari permettono alla luce di passare attraverso le porte.

 

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