Tendenze culturali diverse convivono in una casa caratterizzata da scelte forti e contemporanee Progetto di Stefano Colombo e Alessandro Lainati, architetto In un edificio degli anni Cinquanta, a Milano, è stato ristrutturato un appartamento caratterizzato dalla presenza di un lungo corridoio, sul quale si affacciavano le camere. Il nuovo progetto propone un ambiente giovane e luminoso. La pianta divisa da un piccolo corridoio che ci accoglie dall’ingresso, divide in due zone ben distinte l’appartamento. La prima, dedicata al vivere sociale, è posizionata sul lato Sud della casa, e la seconda, la zona notte, più intima e riservata, si affaccia sul lato giardino. Stefano Colombo, durante i suoi anni trascorsi all’estero ha fatto suoi, come sempre accade, alcuni criteri progettuali tipici dei luoghi in cui per anni ha vissuto: l’uso di colori molto forti a contrasto, l’uso di legni laccati neri, la proporzione degli spazi e la sua inclinazione a un progetto pulito e molto lineare. Elementi di design storico, italiano e internazionale valorizzano Sedie di Verner Panton “Panton chair”, Vitra; poltrone e day bed di Mies van der Rohe “Barcelona”, Knoll; Lampada a sospensione di Achille Castiglioni, “Taraxacum 88 S”, Flos. Il salotto “den”, la “tana”, la parte più privata e intima della Nel salotto “den”: divano, Flexform; tavolo, Kartell; tappeto, Golran; mobile Tv su disegno; televisore, Samsung. L’appartamento che Colombo propone ha una pianta molto semplice, ma è ricco di particolari originali. Al centro del living il progettista ha previsto una zona salotto – pranzo dove ricevere gli ospiti. All’interno di un ambiente raffinato e importante, arricchito da pezzi storici del design italiano e internazionale, il camino passante dà luce e calore, sia all’area conversazione “pubblica” che al locale attiguo, il salotto “den”, la“tana” progettata per i momenti di intimità da BIOGRAFIA
La camera comunica con il bagno attraverso una porta scorrevole. In camera da letto tutti gli arredi sono su disegno. Originali i comodini dove è alloggiata un’abat – jour. QUALITÀ DELL’INTERVENTO Centralità del progetto: la casa si struttura intorno a una divisione netta fra la zona Privata e la zona Pubblica. Asse di divisione è il corridoio centrale, volutamente stretto, basso e buio mentre il resto della casa si apre con degli spazi più luminosi e ampi. Lo stile è eclettico. Si leggono in questi interni la sua formazione culturale danese e gli anni trascorsi a Los Angeles, New York e ultimamente a Milano. Alternanza di colori chiari e scuri nei diversi locali della casa. All’interno è stata predisposta un’isola centrale, dove vengono preparati i cibi, e l’area dedicata al forno, con una oluzione
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