Legno e artigianato

Ristrutturazione conservativa di un’architettura spontanea.

Progetto: Alberto Galeazzi, architetto
Servizio di: Ilaria Borella
Foto: Athos Lecce

Quell’alchimia tra tempo, pazienza, fantasia e sapiente maestria è prerogativa rara oramai di solo pochi ambiti dell’attività umana. L’artigianato del legno è uno di questi, in grado di creare ancora, nonostante la sua sia una delle tradizioni più antiche in qualsiaisi angolo della terra la si consideri, forme, armonie e suggestioni nuove. Eppure la forza di alcune di esse risiede proprio nel potenziale evocativo di antiche memorie. Non esiste paese o località in cui non vi sia almeno una bottega di falegname e le specializzazioni degli artigiani in questo campo non si contano.

1. Alcune fantasie e decorazioni che caratterizzano i mobili realizzati da Ilter Pelosi.
2. Boiserie a soffitto della storica azienda Antico Trentino che ha raccolto l’eredità artigiana della Val Di Non. Il legno recuperato da vecchie baite montane, viene sapientemente lavorato.

Dagli oggetti di produzione di largo consumo come infissi, mobili, rifiniture per interni, a quelli più tecnici quali strumenti e utinsili da lavoro come quelli usati in agricoltura. Ma l’ambito che in assoluto affascina, forse oggi più di ieri, è quello dell’artigianato artistico. Il restauro, l’intaglio, l’intarsio, la produzione di strumenti musicali di liuteria e di scuola organaria che comprende anche il restauro di antichi strumenti, catturano la nostra parte emotiva, più facilmente in questo tempo, quando certe realizzazioni sono ormai desuete. Botteghe, piccole industrie di mobili in stile, laboratori di restauro e negozi d’antiquariato all’interno dei quali si ritrovano abili costruttori, raffinati ebanisti, intagliatori e intarsiatori, scultori e restauratori ravvivano una calda atmosfera dal sapore antico.

3. Master Floor® di Garbelotto veste la nuova sala da thè dell’Hotel Canon D’oro di Conegliano. Rovere spazzolato verniciato.
4. Realizzazione Arredamenti De Francesco.

L’idea che alcuni ancora si approprino della conoscenza di tecniche originali si lega indissolubilmente a quella della conservazione e del restauro di opere di elevato valore soprattutto storico. E non è affatto un luogo comune salvaguardare tale valore a fronte della mercificazione totalizzante e della filosofia dell’usa e getta che scarnifica lo spessore acquisito da qualsiasi cosa nel tempo. Quella del legno, un’arte perpetrata da generazioni, attraversa e rinnova città e civiltà, affina le abilità non solo manuali dell’uomo, ma anche di concetrazione e di empatia nei confronti della materia e dell’ambiente nel quale e per il quale lavora. La si può riconoscere ancora oggi in realizzazioni moderne e classiche.

 

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