Le virtù della casa in legno di tipo canadese E’ un po’ come trovare uno speciale contatto con la natura: non quella selvaggia, ma quella amica dell’uomo. Pareti, colonne e soffitti esprimono un particolare significato estetico. La tipica casa canadese è fatta proprio così: travi in legno squadrate e incrociate agli spigoli. Una struttura che si sostiene con facilità, e dotata di grande suggestione. Una tipologia costruttiva che rimanda all’epoca pionieristica, quando negli immensi spazi delle foreste e dei laghi nordamericani la presenza dell’uomo era rara. In quelle foreste, il problema di ritrovare la natura intatta tuttora non si pone: essa è lì, costituisce un ambiente troppo vasto per esser assoggettato dall’uomo.
E’ di quel tipo di ambiente che parlano le case costruite con travi di legno sovrapposte: legno spesso, corposo. La suggestione che ne deriva va al di là dell’edificio, riguarda uno stile di vita. Nelle case in legno si trova un’estetica priva di leziosità , ma ricca di schiettezza, come il carattere dei canadesi, abituati ai grandi spazi bradi, scolpiti dal vento e dalle intemperie.
In quegli spazi dove il vento soffia gelido, la solidità imperturbabile della casa in legno significa calore e tranquillità, accogliente protezione, confortevolezza che crea entro le pareti una situazione totalmente amica, pur quando fuori soffia la bufera e le temperature scendono implacabili. La casa canadese è un universo nuovo, dove bellezza vuol dire creare un ambiente solido e sicuro. La casa sostenibile va verso il consumo “zero” di energia A Solarexpo si presentano e discutono le soluzioni per una abitazione in grado di fornire confort senza comportare una bolletta energetica onerosa. Fare i conti con la “gestione” di una casa sta diventando un’impresa non semplice. Gli aumenti delle tariffe energetiche d’altro canto muovono soluzioni e strategie abitative in grado di coniugare l’attenzione all’ambiente, e alla qualità della vita, al risparmio e all’utilizzo critico delle risorse. Un mercato dell’edilizia particolarmente vivace è in grado di produrre soluzioni per un abitare sostenibile e arrivare alla realizzazione di una casa a consumo zero. Di tutto ciò, e altro ancora, si parla a Solarexpo, la mostra e convegno internazionale che si tiene alla Fiera di Vicenza dal 27 al 29 aprile 2006, dedicata a energie rinnovabili e architettura sostenibile. L’evento, giunto alla settima edizione, è rivolto non solo ai professionisti del settore, ma anche al vasto pubblico. Per informazioni: www.solarexpo.com Le porte a scomparsa per ampliare lo spazio Sistemi di scorrimento ben calibrati e realizzati in materiali consoni, permettono di realizzare serramenti a scomparsa che favoriscono il disegno di ambienti liberi e aperti. L’evoluzione delle sistemazioni interne è scandita dalle nuove possibilità tecniche. Tra queste, un posto di non secondaria importanza è occupato dall’evoluzione dei serramenti interni. L’interior design opera oggi con elementi che sono in grado di offrire prestazioni di assoluta eccellenza. Per esempio le porte a scomparsa sono di enorme utilità per risparmiare spazio e consentire la separazione di ambienti anche di ridotte dimensioni.
Perché un serramento a scomparsa sia veramente funzionale, occorre che il sistema di scorrimento sia tale da garantire il buon bilanciamento dell’elemento sospeso, e così permettere la sua maneggevolezza. Altro aspetto fondamentale è la durabilità nel tempo. Gli elementi a scomparsa devono potersi muovere senza vibrazioni, così che le sollecitazioni sull’intelaiatura e quindi sull’intonaco vicino siano ridotte e così che la forza necessaria per la loro manovra sia ridotta al minimo.
Il rumore stesso testimonia della qualità: quanto più basso quello, tanto maggiore questa. Il mercato oggi offre soluzioni per ogni genere di necessità: porte piane o curve, oppure ripiegabili ad ante o a ibro. Con le ante a scomprsa la transitabilità è massima, a porte aperte si realizza una completa continuità spaziale. Da una lunga tradizione costruttiva basata sulle virtù del legno e dalla matita di un designer contemporaneo, nascono queste case prefabbricate che vivono in armonia con la natura. Perfettamente integrate nel ciclo della natura, le case Rubner rispondono al desiderio, sempre più sentito dall’uomo moderno, di vivere in simbiosi con la natura, rispettandola. Rubner rappresenta un punto di riferimento per chi ricerca soluzioni abitative a basso consumo energetico. I sistemi strutturali innovativi delle case Rubner, realizzate con materiali ecologici, rispondono ai più elevati standard qualitativi e di sicurezza, garantiti dal diretto controllo sulla realizzazione e sul montaggio di tutti gli elementi della casa: dalle strutture esterne sino alle porte e alle finestre. Nelle foto: possiamo cogliere la bellezza dei particolari delle case Heidi’s di Rubner, dalle eleganti lamelle lignee che modulano le finestre alla grondaia interamente di legno alle scandole che ricoprono le pareti; ogni casa può essere personalizzata secondo i gusti e le necessità e può essere fornita al rustico oppure “chiavi in mano” completa di ogni rifinitura. Heidi’s è il nuovo sistema modulare di case prefabbricate, realizzato su idea dell’architetto e designer Matteo Thun, che si ispira al maso sudtirolese per adeguarsi al gusto e alle esigenze dell’uomo contemporaneo. Le case Heidi’s sono a basso consumo energetico (le pareti di legno, già di per sé coibente, sono isolate con lana di vetro, sughero e canapa, tanto che una casa Heidi’s ha consumo minimo di 30 – 40 kwh/anno/ mq) e sono realizzate con materiali di alta qualità e raffinatezza estetica. |