Scheda 20061
Incerta è la data di fondazione della chiesa di San Francesco. Questa supposizione la ritroviamo nel Dizionario Topografico della Sicilia di Vito Amico che così recita:
Nel 1929 altri interventi interessarono soltanto la parte interna della chiesa. Mentre nel 1976 l’Arciprete Alfonso Puma fece consolidare talune parti di muratura del prospetto e fece ricostruire il campanile. L’impianto rettangolare è a tre navate, quello centrale si conclude con una volta a botte, scandita da archi a spicchio d’arancio; tre archi di cui uno trionfale separano le tre navate dalla zona presbiteriale sulla quale troviamo la copertura a capanna. Notevoli sono i fregi e le lavorazioni che decorano l’interno della chiesa; l’esterno, invece, non presenta particolari decorazioni. L’ingresso (che avviene dalla piazza antistante) alla chiesa è accompagnato da un primo ingresso ad un cortile a cielo libero chiuso da mura perimetrali che caratterizza la chiesa ponendola in un contesto di unicità. I locali della Chiesa presentano condizioni di degrado che ne minano la praticabilità, e che certo non è consono all’etica dell’istituzione in oggetto. Si evidenziano, infatti, in molte parti, antiestetici scrostamenti degli intonaci interni che fanno affiorare affreschi di pregevole fattura soprattutto nelle pareti laterali della chiesa. Anche la pavimentazione è molto fatiscente a causa del fenomeno di risalita dell’acqua, fenomeno visibile anche nel corpo murario che presenta anche delle lesioni. Le aperture esterne e le porte interne, realizzate in legno, si presentano in pessime condizioni. I prospetti esterni presentano alcuni conci degradati. Dei vani finestre poste sulla parte alta del prospetto principale che dà sulla piazza antistante presentano degli architravi dissestati e pericolanti, inoltre l’ingresso è stato incorniciato con conci di tufo squadrati che non hanno niente a che vedere con i conci in pietra informe costituente il prospetto. In pessime condizioni i cantonali soggetti a fenomeni di rotazione. Anche la pavimentazione del “cortile” è in condizioni di degrado. L’impianto elettrico si presenta obsoleto e fuori traccia, è predisposto in maniera insufficiente, in considerazione della destinazione dei locali . Inoltre, nella copertura e soprattutto nel tetto a capanna della navata centrale, in pessime condizioni si hanno infiltrazioni d’acqua piovana che minano l’integrità degli affreschi murali. Arch. Vincenzo Matteliano, Arch. Salvatore Morreale
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