Le campane del Corpus Domini a Bologna


La nuova chiesa del Corpus Domini di Bologna è stata realizzata su progetto dell’Arch. Umberto Spagnoli, con direzione lavori dell’Ing. Gianfranco De Nuzzo e il nuovo impianto campanario è stato realizzato dalla A.E.I. di Perego con sede a Pozzuolo Martesana (Milano).
Il parroco, Mons. Aldo Calanchi, desiderava non soltanto un concerto campanario di qualità superiore ma anche un impianto che consentisse sia il suono automatizzato, sia il suono manuale secondo il sistema bolognese.
Questa zona, infatti, è ancora ricca di provetti campanari che amano perpetuare la tradizione ed eseguono magistralmente i loro concerti azionando manualmente le campane.
Il suono bolognese prevede un tipo di suonata detto "Doppio", dove le campane, mosse tramite una fune fissata a una speciale stanga, sono portate in posizione verticale dai campanari che poi le lasciano cadere e oscillare in modo tale da sincronizzare i colpi dei battagli.

Questa tecnica produce un suono piacevole e allegro, ma richiede grande abilità perché i tempi delle cadute devono essere rispettati con grande precisione. Per consentire ai campanari di applicare la tecnica corretta, anche la meccanica delle campane deve essere progettata in maniera particolare e con cura assoluta: occorre offrire ai campanari i giusti spazi per poter operare e rispettare particolari specifiche riguardo alla forma, alle distanze e alla
bilanciatura dei ceppi di sostegno delle campane stesse. Il concerto campanario prevede la tipica scala con prima, seconda,
terza e quinta. Queste campane sono mediamente più pesanti rispetto alle fusioni realizzate per altri sistemi di suono. Anche le maniglie, che servono ad ancorare le campane ai ceppi, sono particolarmente robuste, in quanto le campane, che compiono oscillazioni complete di circa 360 gradi, raggiungono velocità molto elevate. Le dimensioni delle campane vanno da 90 cm di diametro e 440 kg di peso della Grossa (LAb, reca l’immagine dell’Ultima Cena con iscrizione “al Signore Gesù Cristo presente nel santo mistero del suo corpo e del suo sangue”) a 40 cm e 140 kg della piccola (MIb dedicata a san Petronio con iscrizione “a San Petronio con la parola e la santità della vita edificò la Chiesa di Bologna”).
(www.aeiperego.com)

La realizzazione delle campane e dell’impianto campanario per la nuova chiesa del Corpus Domini a Bologna è della A.E.I. DI PEREGO di Pozzuolo Martesana. Dall’alto: particolare dell’immagine di San Paolo sulla terza campana (in DO); immagine dell’incastellatura ammortizzata, predisposta con le passerelle dove troveranno posto i campanari durante il suono manuale, con le 4 campane installate.

 

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