La stanza degli specchi, il gioco della luce

Con vista sul giardino, in piena Milano

Una casa degli anni Trenta, ristrutturata in modo tale da esaltare la godibilità dello spazio. Nell’arredo il piacere del cromatismo.

A house from the 1930s has been renovated with the aim of emphasising the enjoyment of space. The furniture has an emphasis on colour.

Foto di: Athos Lecce
Testo di: Leonardo Servadio

Una casa con giardino in una città come Milano oggi costituisce un privilegio raro. Questa fu costruita negli anni Trenta del secolo scorso, come parte di un lotto realizzato per i dirigenti delle Ferrovie Statali. Allora la zona era periferica, oggi,
nella città dilatata, è semicentrale. I fronti allineati sulla strada senza soluzione di continuità e, verso l’interno, un giardino suddiviso in settori: ognuno di pertinenza di una singola casa. L’originaria omogeneità formale delle facciate si è dissolta: rifacimenti e ristrutturazioni hanno conferito un’individualità precisa alle case. Se un tempo il giardino interno costituiva un’area protetta in un contesto esterno dove abbondavano i prati, oggi si costituisce una separazione netta:
all’esterno il traffico e i rumori della città, all’interno un ambiente di quiete che appare come un mondo diverso, lontano. Chi sta nella casa trova due affacci drasticamente differenti: da un lato il contatto con la natura e l’apertura verso il cielo; dall’altro il tumultuoso traffico automobilistico, il grigiore dei marciapiedi e della strada, lo spazio dove si può transitare ma non più stare.

A house with a garden in a city such as Milan is today a rare luxury. This house was built in the 1930s as part of a lot for managers of the state railways. At the time, it was located in a suburban area, but today, the city having enlarged, it is semi-central. The facades are aligned without interruption along the road and, moving inwards, there is a garden that has been split up so that each house has its own portion. The original formal homogeneity of the facades has been lost, given that renovations have provided individuality to each house. The garden used to represent a secluded area in a setting where fields abounded; today it provides a distinct separation from the traffic and city noise, inside of which one feels one is in a different world far away.

Le pareti e le pavimentazioni chiare danno un senso di ampiezza e di luminosità,
costituiscono come un fondale sul quale mobili e oggetti acquisiscono una rilevanza particolare.

Nelle foto: La continuità tra giardino e soggiorno è uno dei problemi più significativi da risolvere, soprattutto se c’è differenza di livello. Qui una scala in ferro battuto, che in parte si avvolge a chiocciola, media il passaggio anche col locale seminterrato.
Il salone è caratterizzato dal bianco delle pareti e dal marmo lucido del pavimento, che esaltano la luminosità.

Continuity between garden and living room is one of the most frequent problems that need to be resolved, especially
if there is a difference in level. Here the wrought-iron staircase, which is partly spiral, also communicates with the
basement. Setting off the living room are the white walls and shiny marble floor that adds brightness.

L’arte degli accostamenti

Un pannello, una sedia, un soprammobile. Oggetti che possono essere disposti in modo da dipanare un discorso visivo importante. Tracce di colore che creano armonie sensibili: qui si insiste sulle tonalità rosse e gialle, quelle più vicine all’immagine stessa della luce naturale. In un
contesto chiaro, bastano pochi accenni

L’affaccio sul giardino si pone come una continuazione legittima del luogo del vivere tranquillo all’interno; l’affaccio verso la strada si pone come passaggio definitivo in un ambiente totalmente diverso. L’ambiente baricentrico della casa, il soggiorno, è ubicato al piano rialzato. Una scala metallica da questo riconduce con garbo alla quota del prato. Da questo spazio aperto il soggiorno attinge la propria vita: il biancore delle pareti e il lucido marmo del pavimento sembrano attirarne la luminosità.

Anyone inside the house will see there is a distinct contrast between the contact with nature and the opening towards the sky on the one hand, and the hectic traffic with its grey pavement and street – a place you can pass through but where you will no longer remain – on the other.

Nelle foto: La zona pranzo è demarcata dalla presenza forte di un buffet “futurista” di Balla e (sotto) si apre verso la cucina. A destra, oggetti colorati e porzioni di pareti dalle tonalità forti, fanno da contrappunto efficace al bianco diffuso.

Above, the dining area is demarcated by the powerful presence of a futurist buffet by Balla, and (below) it opens onto the kitchen. Right, coloured objects and wall areas with strong tonalities provide an effective contrast with the white.

Quasi a trasferire all’interno brani di sole e suggestioni di colore, gli oggetti e i mobili sono vivacizzati da cromie decise, nette, precise. Se le pareti sono concepite per far scorrere la luce, gli oggett
i sono intesi per catturarla e accentrarla. L’abbondanza di superfici riflettenti (l’ampio specchio ma anche cornici e intelaiature in acciaio lucido) tende alla smaterializzazione. I colori che individuano mobili o singoli luoghi, quali la scala, sottolineano invece una presenza,
segnano luoghi specifici. L’ampio soggiorno diventa uno spazio non bloccato, al quale la disposizione degli oggetti può mutare il volto.

Almost as if to transfer fragments of sun to the interior, the objects and furniture use distinct and vivacious colours. If the walls are designed to project light, then the objects are designed to capture and concentrate it. The abundance of reflecting surfaces (a large mirror and frames in shiny steel) tends toward dematerialization. The colours used to single
out furniture or specific areas, such as the staircase, underline a presence. The large living room is an unhindered space in which the arrangement of objects can change its appearance.

Il soggiorno è per eccellenza luogo dello “stare”, ma in qualche caso fortunato come questo diventa anche luogo del “guardare”: dove si materializza la possibilità di recuperare un rapporto contemplativo con l’esterno. Ecco che gli scorci verso il giardino acquisiscono particolare rilevanza. In una casa sviluppata in verticale come questa, l’effetto “trasparenza” investe in buona parte anche l’apparato dei collegamenti tra i diversi livelli, che in questo caso sono ben
quattro: seminterrato, rialzato, primo piano, sottotetto.

Magico specchio

Una cosa è la dimensione dello spazio, altra cosa è la percezione di questa dimensione.Nel caso in particolare questa differenza tende a scomparire, poiché l’ambiente è fruito non tanto per movimenti continui quanto per goderlo visivamente. Ecco che fa premio l’importanza della percezione su quella della dimensione; per chi sta seduto su un divano, avere accanto a sé un ambiente la cui profondità supera i quattordici metri, è più o meno equivalente ad avere uno specchio che visivamente raddoppia uno spazio la cui profondità reale è di 14 metri. Nello stare seduti in poltrona, si percepirà la stessa sensazione di agio spaziale e questo sarà sufficiente per creare una sensazione di confortevolezza. Ecco che le pareti coperte interamente da uno specchio hanno un potere non indifferente ai fini della definizione dell’arredo. Se un soggiorno è particolarmente sviluppato nel senso della lunghezza, esso guadagnerà in ampiezza dalla strategica collocazione di uno specchio.

The living room is the place for ‘staying’ par excellence, but in some fortunate cases it is also a place for ‘observing’ when there is the possibility of creating a contemplative rapport with the exterior. With this in mind, views of the garden acquire special relevance. In a vertically designed home such as this one, the ‘transparency’ effect is used to connect the various levels; here there are four: the basement, the raised floor, the first floor, and the attic.

In Edicola

Nelle foto: Il vano ascensore si rende meno invadente grazie alle superfici riflettenti. Il raccordo verticale costituisce un’occasione per movimentare l’architettura interna, articolandola attorno a un perno centrale.

The lift-shaft is less invasive owing to the use of reflecting surfaces. Having a vertical link provides an opportunity to liven up the interior architecture by articulating it around a central axis.

Nelle foto: vista dall’alto della scala verso il giardino. Una porzione pavimentata consente di usufruirne agevolmente per pranzare all’aperto.
Bastano pochi segnali di colore: come i gradini in legno o alcune linee che evidenziano gli spigoli. Così la scala si
distingue nettamente dal resto dei locali e acquista il sapore di una “macchina”.

View from top of the staircase towards the garden. A paved portion makes eating outside an easy option. Only a few colour signals are required, such as the wooden steps or lines that highlight corners. In this way the staircase becomes a distinct feature with regards the other rooms of the house.

La scala e l’ascensore

Quando fu costruito l’edificio, oltre settant’anni fa, forse nessuno avrebbe pensato che un giorno vi avrebbe trovato posto un ascensore. La distribuzione razionale dei locali consente di recuperare spazi altrimenti inadatti, soprattutto la tecnologia consente di utilizzare elevatori oleodinamici facilmente ubicabili anche in ambienti ristretti.

In una casa, per quanto di dimensioni non piccole come questa, l’ascensore non è strettamente necessario, ma è comunque auspicabile. L’abbattimento delle barriere architettoniche è utile per chiunque: quando occorre trasportare pesanti borse con la spesa o quando si resta infortunati, tutti ci si accorge di essere, almeno potenzialmente ,“diversamente abil
i”.

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