La riapertura di una piscina

Alcune semplici regole da seguire per il corretto funzionamento del proprio impianto

Al termine di un periodo di “chiusura” per il periodo invernale, generalmente nel mese di aprile, la gran parte dei possessori di una piscina privata è solita dedicarsi alle operazioni di apertura del proprio impianto.
Si tratta di alcuni interventi modesti e di semplice attuazione, a condizione che, è opportuno evidenziarlo, siano state regolarmente eseguite le corrette operazioni di chiusura.

1 •IN PRIMO LUOGO VIENE RIMOSSO E PULITO IL TELO DI COPERTURA. Tale azione richiede poco tempo se il telo è realizzato in polietilene perché particolarmente leggero.
2 •Immediatamente dopo occorre RECARSI ALL’INTERNO DEL LOCALE TECNICO. E’ raccomandabile verificare la
presenza o meno di condensa in sala filtri prima di dare tensione al quadro elettrico. Una eccessiva formazione
di umidità potrebbe avere causato qualche danno alle pompe.

3 •Accertato il perfetto stato delle componenti idrauliche, il corretto funzionamento di tutte le valvole a sfera, ed effettuata la pulizia di tutti i prefiltri è possibile AVVIARE L’IMPIANTO ESEGUENDO DIRETTAMENTE UN PRIMO CONTROLAVAGGIO. Ciò al fine di evitare di mandare in piscina l’acqua accidentalmente lasciata nei filtri durante il periodo invernale.
4 •Controllato il regolare funzionamento del sistema di depurazione e verificata la corretta pressione di esercizio,
si può far ritorno al piano vasca per ESEGUIRE CON LE APPOSITE ATTREZZATURE LA PULIZIA DEL FONDO E DELLE PARETI. Successivamente è necessario effettuare un secondo controlavaggio.

5 •L’ULTIMA OPERAZIONE DA COMPIERE È IL TRATTAMENTO CHIMICO. In questa fase conclusiva, ipotizzando una
disinfezione a base di cloro occorre nell’ordine: regolare il valore del ph a 7,2 ed eseguire la clorazione d’urto con circa 10/15 grammi di cloro in polvere per metro cubo di volume.
6 •Dopo alcuni giorni, e solo al termine degli effetti della superclorazione, POTRÀ ESSERE ATTIVATO L’IMPIANTO DI DISINFEZIONE AUTOMATICO la cui manutenzione è sempre preferibile affidarla a tecnici specializzati. La somministrazione di un agente antialghe, infine, dovrà avvenire con le modalità indicate dal produttore, evitando confusioni tra prodotti con diversi gradi di concentrazione.

Dott. Ciro De Rosa

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