La reinterpretazione del classico


Un notevole esempio di recupero di un edificio antico

Progetto: arch. Gian Marco Cannavicci
Località: Foligno (PG)
Servizio: arch. Anna Maria Imperiali
Foto: Athos Lecce

Una gran parte dell’Italia ha un patrimonio edilizio storico di notevole valore architettonico ma esposto al rischio del degrado: solo un’attenta opera di recupero e una nuova destinazione d’uso possono salvarlo da questo pericolo,
riportarlo alle condizioni originarie e consentirgli una nuova vita
È il caso di questo edificio di Foligno, realizzato probabilmente nel Seicento, interamente in pietra: l’attento intervento progettuale dell’architetto lo ha perfettamente restaurato, adattandolo nello stesso tempo alle attuali esigenze abitative: ha creato un isolamento delle pareti esterne realizzando una controparete con doppia lastra di cartongesso e lana di vetro nell’intercapedine così originata, ha coibentato e impermabilizzato il tetto, ha realizzato l’impianto di riscaldamento a pavimento.

La zona pranzo e la cucina hanno due impostazioni simili, tese a favorire la convivialità: lunghi tavoli (su disegno), comode poltroncine o sedie, lampade a sospensione per offrire la luce migliore.
Anche in cucina, come è tradizione in tutta l’Italia centrale, e in Umbria in particolare, un grande camino è posto accanto al piano di lavoro e ai fuochi a gas, per cucinare piatti saporiti e appetitosi sull’ invitante fuoco di legna.

Il camino è stato interamente progettato dall’architetto e realizzato su misura, con un basamento in pietra, una grande trave di legno massiccio, e impiegando i mattoni recuperati nell’edificio stesso: il risultato è un camino allo stesso tempo classico e contemporaneo.

(R.S.)

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