La fiamma davanti a un mare azzurro

Conversazione con Aldo Daniele, STUDIO 44
Servizio di Emanuela Nan, architetto

Collocato sulle pendenze di una collina a picco sul mare nel ponente ligure, il progetto di questa villa nasce dalla rielaborazione di una preesistenza risalente agli anni Cinquanta.
La caratteristica che maggiormente ha da subito interessato i progettisti è l’atteggiamento, la relazione, che il volume intratteneva con l’area lunga e scoscesa su cui sorgeva; l’edificio, infatti, se da un lato era saldamente ancorato al terreno, dall’altro si proiettava a sbalzi verso l’orizzonte e il mare.
Questo interessante rapporto con il contesto generale e con lo spazio dell’immediato intorno risultava però nella preesistenza nettamente contraddetto e tradito, il volume pertanto si presentava come un insieme disordinato di elementi. Il progetto della villa prende le mosse proprio da questa fascinazione avuta dal primo approccio con il luogo,
seguendo questa ispirazione lo spazio abitativo è costruito enfatizzando quella duplicità di rapporti in cui si rispecchia e riassume molto bene la particolare realtà del paesaggio costiero ligure, da un lato ancorato saldamente a un terreno fortemente verticalizzato e dall’altro proiettato verso il grande orizzonte del mare aperto. Seguendo questa logica il progetto si articola verso il mare aprendosi in grandi spazi vetrati e ampi sbalzi, che rievocano la
vista dai ponti delle navi, mentre verso la collina si articolano in una serie di terrazzamenti, percorsi e spazi aperti strutturati per essere vissuti come la naturale estensione degli ambienti interni.

Nella progettazione sono impiegate tecnologie bioclimatiche e di risparmio energetico, come per esempio l’impiego del riciclo delle acque piovane per l’irrigazione. Ciò che si cercato di operare è, di fatto, una rilettura del contesto, per questo, per esempio, si è scelto di utilizzare materiali tipici del luogo come il legno e l’intonaco bianco e sono stati introdotti alcuni elementi, come ad esempio i pergolati, non come una mera riproposizione nostalgica, ma, realizzandoli in lamelle orientabili, come tecnologia di controllo climatico. Secondo gli stessi principi si è determinato il disegno e la caratterizzazione degli ambienti interni. L’accesso e la successione degli spazi rispetto a quelli di una costruzione ordinaria, dal basso verso l’alto, in questo progetto è stata ribaltata; l’ingresso principale è situato dunque sul piano più elevato, per rafforzare e favorire la visione panoramica verso l’orizzonte sul mare, ragione per cui si è anche scelto di strutturare gli spazi comuni in continuità tra di loro, aprendo una doppia altezza tra i due livelli superiori.

STUDIO 4- architetti associati Federico Basso, architetto Aldo Daniele, architetto Guido Lotti, architetto Alessandro Rizzo, ingegnere e architetto Studio4 nasce nel gennaio del 1996 e fin da subito si occupa di progettazione architettonica, spaziando, senza soluzione di continuità, dal progetto di ampio respiro alle scale più minute e di dettaglio. Negli ultimi anni lo studio ha collaborato con firme internazionali (DCA London per negozio e ville D&G), è stato 2 volte finalista (nel 2003 e 2006) alla "Medaglia d’Oro all’architettura" della Triennale di Milano ed ha vinto importanti concorsi internazionali. Dal 2008 Studio4 ha progettato i comparti del Polo Tecnologico e dell’Autodromo del Veneto (Operazione Motor City), il Nuovo Impianto di Bioetanolo di Rivalta Scrivia e il nuovo by-pass stradale di Vado Ligure. Collaborano con lo studio gli architetti Luca Daniele, Lorena Golotta, Giovanna Cuoghi, Stefano Pane.