La comunicazione che scaturisce dall’ascesi

L’architetto per giungere all’invenzione architettonica ed al successivo processo di trasformazione e materializzazione dell’idea, deve saper cogliere un insieme di indicazioni ambientali e culturali che lo accompagnano con mutualità sinergica all’archetipo. La progettazione o l’adeguamento di un edificio o di uno spazio religioso, oltre alla capacità creativa e di lettura del contesto richiede, come prerequisito indispensabile, la disponibilità di sintonizzarsi e saper ascoltare senza pregiudizi la comunicazione che scaturisce dall’ascesi religiosa.
In quest’ottica il Sagrato è un’estensione dell’edificio religioso che deve essere naturalmente separato dai percorsi esterni ordinari, per fargli acquisire la funzione del luogo con la sua sacralità. Un luogo per tutti, anche se caratterizzato dalla sua sacralità, che delinei la separazione tra un generico luogo di passaggio e l’edificio sacro.
Arch. Michele Ruffino
Progettista

All’architetto viene chiesto di progettare uno spazio in grado di accogliere e magari capace di stupire, per evidenziarne la funzione che, con la sua sacralità, introduce e sottolinea la necessità del rispetto, quale soglia del passaggio (non solo fisico geometrico) tra esterno e interno in funzione della chiesa. Il Premio di Architettura "I Sagrati d’Italia" non poteva che essere accolto con favore. Questa iniziativa oltre a essere il primo Premio italiano di architettura per via telematica, è riuscita a promuovere l’interesse culturale degli architetti su di un aspetto particolare dell’architettura sacra; su di un luogo cerniera tra l’edificio sacro ed il contesto circostante. Questa iniziativa ha assunto una rilevante valenza anche per un altro motivo: quella di riuscire a promuovere, attraverso lo strumento del concorso di progettazione, l’interesse degli architetti sull’architettura religiosa. In un contesto culturale laicista, questo concorso è da accogliere con estremo interesse, quale strumento per promuovere il bello per un’architettura che da sempre è parte fondamentale del patrimonio culturale. La ricchezza di spunti che si trae dagli elaborati presentati ne sono la più immediata e tangibile testimonianza, rappresenta altresì un arricchimento nel contesto culturale dell’architettura con interessanti nuove proposte in linea col tema del Premio.

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