La cascina dell’Ingegnere

Una cascina nel cremonese completamente ristrutturata con uno spirito contadino

Progetto per la parte lignea con l’intervento di Ludis Legnami
Foto di Athos Lecce
Testo di
Walter Pagliero

Era in origine una cascina a corte chiusa all’interno di un paese agricolo del Cremonese. Era ancora abitata dal contadino, per cui risultava ancora molto genuina, e i nuovi proprietari, una giovane coppia di professionisti, ha deciso di conservare il più possibile il suo sapore originario. Quindi hanno deciso di mantenere tutta la struttura così com’era, facendo dei rinforzi dove servivano e integrando la vecchia travatura con elementi nuovi, quasi del tutto simili a quelli originali, là dove si era deteriorata a causa delle infiltrazioni dal tetto. Tra le travi vi è una copertura in tavelle di cotto che è stata anch’essa ripulita e risanata. Al di sopra di essa è stato messo un materiale isolante, coperto a sua volta dal tetto a spiovente in coppi tradizionali della zona.

Una giovane coppia, Lui Commercialista e Lei Ingegnere, decide di abitare in una vecchia
cascina di paese, dove tutto ricorda un modo di vivere ancora artigianale. Anche le due
cucine, una per l’estate e l’altra per l’inverno, sono in muratura nello stile tradizionale.

In queste pagine la grande sala da pranzo al primo piano: “incastonata” tra la bianca muratura la cucina economica gialla La Cornue.
Lo spazio è caratterizzato dalla luce: le grandi altezze e le grandi vetrate rendono tutto più luminoso e leggero. Le capriate del soffitto fanno da contrasto al bellissimo pavimento in abete, senza appesantire in alcun modo l’ambiente.

On these pages, the large dining room table on the first floor is placed between the white walls and the yellow La Cornue cooker
The space is characterised by light. Roominess and large windows provide brightness. The ceiling trusses contrast with the striking fir wood floor without in any way making the setting look heavy.

Originally it was a farmhouse with a closed courtyard located in a farming town near Cremona. It was still lived in by a farmer, so it was authentic, and the new owners (a couple of young freelancers) decided to maintain its original appeal as much as possible. They decided to maintain the structure, providing reinforcements where necessary and integrating the old beams with almost identical new ones where they had deteriorated owing to water infiltration. The covering of flat terracotta tiles between the beams has been cleaned and restored, above which a layer of insulation has been placed
covered by a sloping roof that has the traditional roof tiles of the region.

Sono state progettate due cucine, una per l’estate e una per l’inverno, entrambe in muratura.

A destra, le scale originali sono state completamente ristrutturate lasciandole inalterate; sono, con le rampe poste da un lato in aderenza alla parete e dall’ altro libere; risulta pertanto implicita la presenza di una ringhiera o parapetto di protezione in corrispondenza del lato libero.

Right, the original staircases have been completely restored and left unaltered. On one side they have been left open, whereas on the other side the ramp is against the wall. The presence of a railing on the open side is therefore implicit.

“Cucine economiche e mobili antichi…”

In origine la parte sottotetto era un granaio, mentre adesso è diventato l’appartamento estivo dei nuovi proprietari, che d’inverno abitano al piano terra. Per i pavimenti è stato scelto per il soggiorno un abete piuttosto chiaro per dare luminosità, mentre per la zona notte si è preferito un larice più scuro. In quanto all’arredamento, si è cercato di
adeguarlo allo spirito contadino molto presente nella costruzione, mettendo pochi mobili scelti tra quelli tradizionali della zona. Naturalmente per la zona cottura, quella estiva al primo piano e quella invernale a piano terra, la preferenza è andata alle grandi cucine economiche tradizionali in ghisa (sono alimentate anche a gas per praticità): quella gialla in alto
(la francese “La Cornue”) e la blu in basso (l’inglese “Aga”), tra le migliori sul mercato.

For the cooking area, the summer one on the first floor and the winter one on the ground floor, the preference is for large traditional cast-iron cookers (gas powered for practical purposes): the French ‘La Cornue’ at the top (yellow), and the English Aga below (blue), are among the best on the market. The rest of the kitchen is in masonry and beneath the work top there is, in both cases, the refrigerator, the dishwasher, and various containers concealed by elegant chequered curtains that provide a rustic appeal, and fit in very well into the colour scheme with the wood and terracotta.

Fai da te: come realizzare una cucina in muratura

Per realizzare una cucina in muratura da se, è bene sapere che per la parte in legno come le ante, le cornici eccetera, dobbiamo quasi necessariamente affidarci ad un artigiano o azienda del settore, ma per ciò che riguarda la progettazione e la struttura in muratura, qualcosa possiamo fare. Per semplicità scegliamo un materiale semplice da usare e da reperire, i mattoni in gasbeton, si tagliano con un semplice seghetto, sono abbastanza leggeri ed hanno una buona resistenza.

Prima di comprarli fate un piccolo calcolo sui metri quadrati che dovrete utilizzare, calcolate un minimo per i ritagli poiché è un materiale che viene sfruttato anche nelle minime dimensioni, insomma non se ne spreca nulla. Fatevi consigliare la malta adatta per il gasbeton, questa viene venduta in piccoli sacchi comodi da trasportare.

Per il calcolo dei mattoni è indispensabile approntare un progettino sulla disposizione della cucina, ubicando gli spazi necessari sia per gli elettrodomestici che verranno incassati che per le ante, meglio se queste verranno costruite una volta terminato il lavoro di muratura. Nel posizionare il gasbeton con la malta, usate la livella ed il filo a piombo, anche uno squadro potrebbe essere necessario. Per il top vi consigliamo di usare lastre di marmo, se volete rivestire anche il top con maioliche, potete usare un marmo che costi poco ad esempio un travertino, anche non stuccato. Le maioliche che si usano in cucina oramai sono di dimensioni 10×10 cm. Sono disponibili anche i pezzi speciali per i bordi smussati. Quindi ricordate di comperare oltre le maioliche, la malta adesiva, i distanziatori a croce (scegliete quelli da 5 mm.) E il sigillante per chiudere i giunti tra le piastrelle. Durante la posa delle maioliche, non preoccupatevi se queste sporgono oltre il gasbeton, infatti lo spessore è di 8 cm. Mentre le maioliche sono 10 cm., sarà compito del falegname costruire le ante e il telaio che si adatti al vuoto da voi creato. Infine all’interno dei ripiani possiamo stuccare i blocchi di gasbeton e di seguito se vogliamo possiamo rifinirli con una tinteggiatura a tempera semilavabile.

Il resto della cucina è in muratura e sotto il piano di lavoro vi sono collocati, in entrambi i casi, il frigorifero, la lavastoviglie e vari contenitori coperti da graziose tendine a quadretti, di sapore rustico, che s’inseriscono assai bene nel contesto cromatico del legno e del cotto. Le sedie e i tavoli sono dell’800, tranne il tavolo da pranzo grande per quando ci sono ospiti che è un fratino del ‘700. All’esterno vi è un’altro tavolo lungo sotto il portico per le cene estive con amici. Per due persone è una casa grande, che diventa perfettamente adeguata quando è invasa dai frequenti e numerosi ospiti.

In Edicola

L’idea di scegliere un pezzo d’epoca che sia una cornice, una stufa, una cucina a legna o un accessorio per il fuoco domestico è certamente una scelta emotiva e culturale verso un bene durevole che aumenterà il suo valore nel tempo.
È molto utile il supporto tecnico e la qualificata consulenza professionale per garantire la corretta installazione per arricchire la propria abitazione con oggetti non solo belli da vedere ma anche efficenti e funzionanti. Fumisteria Vigorelli

The table and chairs are from the 19th century, with the exception of tthe large 18th-century convent table used for when there are guests. Outside there is another long table beneath the portico, used for meals with friends in summer. For two people it is a large house, which becomesthe large 18th-century convent table used for when there are guests.
Outside there is another long table beneath the portico, used for meals with friends in summer. For two people it is a large house, which becomeshe large 18th-century convent table used for when there are guests. Outside there is another long table beneath the portico, used for meals with friends in summer. For two people it is a large house, which becomes a perfect setting when frequented by numerous visitors.

“Più artigianato e meno industria: questa sembra essere la
parola d’ordine di chi vuole farsi una casa su misura…”

L’utilizzo di tessuti per coprire a tendina la parte inferiore del piano di lavoro, era una consuetudine tipicamente contadina, pensata per tenere lontana la polvere.
A sinistra, sotto i piani di lavoro vi sono due tendine di tessuto stampato a fiori. Tra di essi la bella cucina economica inglese in ghisa Aga che per comodità funziona a metano.

The use of fabrics to cover the bottom part of the work area, other than being a typically country custom, also lightens
the setting.
Left, beneath the work tops there are two curtains with floral motifs. Between these there is the attractive English Aga,
which for practical reasons is gas powered.

Protagonista dell’ultimo piano mansardato è la bellissima stufa in maiolica decorata a mano,
con un solo carico di legna riesce a riscaldare per 12 ore. Zardini

La stufa in maiolica

Si sfrutta il calore prodotto dal legno che brucia nella sua forma più nobile, ossia per radiazione, senza movimentare grandi masse di aria calda come avviene con i termosifoni. L’inconfondibile e piacevole tepore che si apprezza in prossimità del focolare è lo stesso che possiamo percepire appena varcata la soglia con un’intensità duratura e costante per ore ed ore ed il contatto con le ceramiche calde non sarà mai fastidioso o fonte di scottature, con assoluta sicurezza in presenza dei bambini.

L’aria ambiente non verrà surriscaldata come accade con le normali stufe metalliche e libererà, grazie al processo di ionizzazione, delle particelle di provato beneficio per l’organismo mentre l’umidità in eccesso, pensiamo a collocazioni in località marine od a condizioni ambientali sfavorevoli, potrà essere eliminata favorendo il mantenimento delle adatte condizioni microclimatiche e con giovamento per chi soffre di patologie reumatiche e dolori muscolari.

A tali vantaggi corrisponde una conduzione semplificata e di modesto impegno, tutti i prodotti zardini sono infatti garantiti per una sola carica giornaliera, sufficiente a coprire il riscaldamento degli ambienti per un arco di 24 ore, gli intervalli di manutenzione, in condizioni normali di utilizzo dall’ autunno alla tarda primavera, si riducono allo svuotamento della cenere, mediamente ogni 2 mesi, ed alla pulizia interna da effettuarsi non prima di 4-5 anni dalla prima accensione, il tutto deve essere ricondotto alla qualità ed alle prestazioni dei materiali costruttivi utilizzati: che accumulano l’energia termica prodotta da un unico fuoco giornaliero cedendola poi in maniera prolungata e costante per ore con un effetto paragonabile al calore del sole. Zardini

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)