La casa costruita intorno al fuoco.

Nuovi e antichi moduli abitativi delle ultime popolazioni nomatiche centro asiatiche immortalati da Vincenzo Ferrara

Intorno alla stufa si realizza la casa.
Attraverso una serie di immagini vediamo il processo di costruzione/smontaggio della tenda dei mongoli chiamata da loro Gher (e dai russi Yurte) che risponde all’esigenza di ricreare con facilità il comfort domestico in qualsiasi luogo e in breve tempo.

1. Pieghevoli, smontabili, trasformabili, trasportabili: sono queste le caratteristiche cui devono rispondere le tende delle popolazioni nomadi. Nella foto vediamo il volume contenuto che racchiude tutti gli elementi necessari per la costruzione.
2. Posta la stufa al centro, gli altri componenti d’arredo sono collocati nella precisa posizione imposta dagli antichi rituali. La disposizione spaziale è basata sull’orientamento: a sud la porta d’ingresso; a ovest dormono gli uomini a est; le donne mentre a nord è collocato un piccolo altare domestico dedicato ai loro capi spirituali e legislativi.

3. Per la mancanza di ferro e, quindi, di chiodi la struttura portante della tenda è assemblata con nastri di corda tessuti impreziositi da raffinate decorazioni vivacemente colorate e budello di animale.
4. L’ossatura della tenda è realizzata con legni arcuati e intrecciati. Al centro un grande anello d’apertura
per permettere l’uscita dei fumi della stufa a legna.
5. L’uomo a cavallo trascina la lana di cammello in modo da batterla per realizzare il feltro che insieme a un materiale isolante è utilizzato per il rivestimento.

6. Il mantello di copertura delle tende è completamente aperto sul suolo prima del montaggio.
7. Il grande telaio tradizionale e trasportabile per la realizzazione dei tessuti.
8. Le tende esibiscono dettagli di straordinaria bellezza. Nell’Altipiano del Pamir, la tenda Tagiki ha la porta coperta da un raffinato drappo con un decoro d’ispirazione persiana.

Danzatori Evenki della Kamchatka.

Nella foto in alto a destra: Ricostruzione dell’ambiente interno della tenda in legno dei Koriaki che vivono nella parte settentrionale della Kamchatka in prossimità dello stretto di Bering. In inverno a causa della notevole altezza raggiunta della neve che copriva totalmente l’abitazione l’accesso allo spazio domestico poteva avveniva dal tetto per
questo sulla destra c’è la scala.

La capanna in legno dei Koriaki è un’affascinante architettura che contiene sul tetto una sovrastruttura a catino utile per favorire la formazione di un mulinello d’aria ottenuto dall’incontro tra l’aria calda in uscita dall’interno e il vento freddo sempre presente nella zona. Il risultato è una soluzione che permette la continua rimozione della neve che si deposita sul tetto e ostacola l’ingresso dell’aria fredda. Al centro di questo catino si trova l’apice della capanna che lascia libero il passaggio ai fumi del fuoco e alla scala che per uscire è innalzata a margine della colonna di fumo, infatti, se in estate l’accesso avviene attraverso il lungo corridoio laterale, in inverno, totalmente ricoperto dalla neve, questo è trasformato in una grande bocca di aspirazione necessaria per generare la corrente d’aria necessaria a spingere all’esterno i fumi della combustione.

Mongolia.
Nelle immagini in questa pagina emerge l’espressione della grande libertà questa tipologia di abitazione rimasta immutata da secoli. E’ forte il contrasto con le più moderne tecnologie che spaziano dai modernissimi mezzi di
locomozione a pratici e poco ingombranti pannelli solari per ottenere l’energia. Qui, in inverno le temperature esterne scendono a 25-30°C sotto lo zero e il riscaldamento è affidato esclusivamente alla piccola stufa centrale. Dalle tende
si innalza il tubo della canna fumaria che tolgono di notte per poter chiudere tutto e trattenere il calore. L’elevatissimo gusto estetico si vede anche nei dettagli come la struttura in legno impreziosita da raffinate decorazioni simili a piccole
opere d’arte, assemblate con budello di animale.

Canali per il fumo

La particolare tecnologia Save offre una vasta scelta di prodotti e soluzioni
per ogni esigenza legata ai condotti del fumo. Così, accanto alla completa gamma tradizionale di canne fumarie in acciaio porcellanato e a quelle flessibili in alluminio Save produce anche la linea di tubi e accessori in acciaio di spessore 2 mm verniciati a forno nero opaco. I tubi verniciati neri provengono dalla tradizione nordeuropea, sono di gradevolissimo aspetto estetico e ben si adattano all’installazione su stufe artistiche di un certo pregio. Costruiti con lamiera di acciaio sono esternamente rivestiti con una vernice per alte temperature che resiste fino a 500°C. La linea dei tubi porcellanati pesanti in nero opaco 1.2 mm hanno l’aspetto identico ai tubi verniciati ma sono rivestiti anche internamente con smalto porcellanato, eliminando così ogni problema legato alla vernice: non si graffiano, possono essere puliti con qualsiasi solvente o prodotto di pulizia, e soprattutto garantiscono resistenza (700°C) e stabilità del colore alle alte temperature. Creata appositamente per le stufe di ultima generazione
la linea dal design estremamente contemporaneo e studiata per le moderne stufe a pellets. La linea di tubi in acciaio porcellanato nero opaco (rivestiti anche internamente) ha spessore 1.2 mm sono muniti di guarnizione di tenuta. Resistono perfettamente anche a situazioni estreme come il fuoco di fuliggine, senza rovinarsi o alterarsi.

I consigli di Save

Per evitare il problema della condensa che è un fenomeno abbastanza frequente sia per il tipo di stufe su cui si installano (con fumi a basse temperature) sia per l’inerzia termica dei tubi dovuta al loro grosso spessore si consiglia di:
• evitare la posa in lunghi condotti, soprattutto se orizzontali
• di montarli con l’innesto rivolto verso il basso in modo che l’eventuale condensa non possa uscire dalla connessione tra i pezzi.

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