La casa costruita intorno al camino


IL FOCOLARE È L’ELEMENTO GENERATORE E ORDINATORE DELLO SPAZIO FLUIDO E DINAMICO DELL’ABITARE CONTEMPORANEO

Progetto di: Francesco Donnaloia, architetto
Località: Firenze
Art Director: Luisa Carrara
Foto:
A. Lecce

L’intervento di ristrutturazione ha trasformato un appartamento in un elegante palazzo fiorentino d’inizio Novecento, in un’abitazione contemporanea e dinamica per un single. L’opera è fortemente caratterizzata da un’interpretazione personalissima degli spazi, avente come obiettivo principale l’ottimazione della fruibilità di ogni singolo ambiente.
Tutto è reinterpretato secondo forme morbide e organiche. La cucina e la zona giorno sono fuse in un dimanico open space a doppia altezza, gerarchizzato da elementi architettonici e spazi funzionali; tra i quali spicca un originale camino centrale, vero e proprio fulcro dell’ambiente. Un po’ singolare questo tipo di camino che verso la zona cucina pranzo non ha un’apertura del focolare ma solo una candida parete che svolge egregiamente la sua funzione scaldante, poiché la muratura accumula il calore che trasmette pian piano all’ambiente. Inoltre la bocchetta posta nella parte superiore del camino eroga aria calda sufficiente a dare un confortevole calore a tutto lo spazio domestico.

Verso il soggiorno pranzo, il camino si presenta nella sua versione più scenografica, con la sua forma di base arrotondata e con la sua cappa articolata in due volumi curvilinei parzialmente aggettanti uno sull’altro, e si armonizza con le aperture ad arco che contraddistinguono tutta la zona giorno della casa. In tal modo il focolare diventa il centro
dell’attenzione e il baricentro dell’arredamento, cosicché tutto si focalizza intorno ad esso. Il suo candido volume ben articolato forma un piacevole contrasto col pavimento in parquet a listoni di legno esotico e col soffitto trattato a stucco nuvolato di una bella tonalità perlacea di grigio.

Francesco Donnaloia, architetto.
Laureato in architettura all’Università degli studi di Firenze, dal 1996 è direttore di
‘Space Studio’ un centro di programmazione specializzato nello studio degli human factors.
La sua ricerca progettuale è volta verso il benessere del vivere e opera sulla gestione e
gerarchizzazione degli elementi che concorrono allo sviluppo diretto della psiche: la forma, la
luce, il colore.

 

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