La cappella dell’Istituto Don Bosco a Genova

Uno spazio a intarsio

L’inserimento nello spazio della cappella di elementi disegnati secondo moduli quadrati si traduce in una articolazione variegata e incalzante che grazie al gioco delle luci e delle tonalità di colore diventa trascinante progressione. Diverse invenzioni arricchiscono l’ambiente. dallo schermo pensile che inquadra a croce il crocifisso, alle nicchie da cui emerge la luce della Via Crucis.

“Lo stile architettonico … non è protagonista, ma è l’architettura al servizio delle funzioni, che devono essere svolte all’interno dei contenitori. E’ quindi un’architettura essenziale dove la forma segue la funzione….” scrivono E. Bosio, C. Pastor, A. Rinaldini nel volume “Il Don Bosco nella storia dei Salesiani” (Genova, 1997). Poche parole che indicano un metodo schietto e chiaro per affrontare il tema architettonico della definizione degli spazi liturgici e degli oratori. Un tipo di approccio seguito dal progettista, arch.Vincenzo Passarello, per ristrutturare l’ambiente entro il quale è stato ricavato lo spazio per la cappella dell’Istituto Don Bosco di Genova Sampierdarena. Un tempo c’erano un refettorio e un locale lavanderia, al secondo piano dell’Istituto. La decisione di ammodernare l’edificio è stata accompagnata da quella di collocare la nuova biblioteca nel vano che ospitava la vecchia cappella, al piano terra, e di ricavare lo spazio per una nuova cappella più in alto.

Nelle foto: La prospettiva della cappella. La successione di quadrati nella controsoffittatura scandisce lo spazio e lo ritma.
La “scatola” che definisce lo spazio della cappella.

Tolti i tramezzi, è stato ricavato un vano rettangolare con due finestre che affacciano, sul lato lungo, verso il sagrato della chiesa di S. Giovanni Bosco e S. Gaetano. Una porzione dell’ambiente, dietro la parete di fondo sul lato opposto a quello dell’altare, è stata dedicata a sacrestia. Nel disegno dell’aula celebrativa sono state sfruttate le aperture esistenti come occasione per scandire lo spazio determinando in esso una progressione, sottolineata anche dall’impostazione luministica e da leggere variazioni cromatiche, verso il polo dell’altare. Sulla parete “absidale” campeggia il crocifisso, inquadrato entro una cornice a croce, bombata e sospesa in posizione avanzata sopra l’altare. L’invenzione di tale cornice fornisce profondità, “tridimensionalità” all’immagine e apre uno sfondato che accenna alla possibilità di una ulteriore progressione spaziale, immaginabile oltre la parete “absidale”: che è concava e aperta sui due lati, per lasciare trapelare una luce diffusa. Si realizza così il gioco del sipario; della barriera che ferma lo sguardo pur lasciando trapelare la presenza di uno spazio successivo, un’impostazione che dinamicizza lo spazio.

Cappella dell’Istituto Don Bosco a Genova

Indirizzo: Via Rolando, 15, Genova Sampierdarena
Progetto: Arch.Vincenzo Passarello, Firenze
Collaboratori: Arch. M. Malena e S. Mazzilli, Firenze
Via Crucis:
Silvano Rustici, Genova
Pitture e vetrate: Greta Concetti, Genova
Arredi lignei: Modesto Pintarelli, Genova

Nelle foto: Scorcio sul presbiterio, prospettiva verso la parete di fondo.
Vista ravvicinata del presbiterio.

In posizione dialettica con l’altare, sulla parete di fondo che si presenta alla destra di chi entra dalla porta, posta sul lato, è collocata la figura di Don Bosco. Una simile dialettica iconografica si realizza anche tra le due pareti laterali: su quella prospiciente l’entrata è la Madonna del Melograno, prezioso dipinto antico posto entro una cornice argentea risalente probabilmente al secolo XVII e restaurato recentemente; sul lato opposto è collocata invece, su di una mensola, la statua di Maria Ausiliatrice. Accanto a queste presenze di valore artistico si collocano le vetrate, due delle quali poste nelle aperture delle finestre sul lato lungo e due ai lati dell’altare, e la Via Crucis, illuminata dal basso così da ottenere un effetto di particolare levità. Lesene e controsoffittature che ospitano le fonti di luce artificiale caratterizzano un ambiente ritmicamente ordinato.

 

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