L’intervento di illuminotecnica

La Basilica di San Petronio a Bologna. Chi entra non può non trattenere un’impressione di stupore, dovuta non soltanto alle proporzioni grandiose e ciclopiche, quanto alla severa ed allo stesso tempo calda policromia realizzata dall’alternarsi del rosso delle membrature di sostegno con il bianco delle cortine murarie che sottintende l’impiego dei due materiali da costruzione più diffusi a Bologna: il mattone in cotto e la calce. La luce entra prepotentemente
da ogni parte, misurata dai grandi finestroni rotondi delle navate e dalle lunghe polifere delle cappelle laterali. Agevolata dall’insolito orientamento nord/sud della Basilica, la luce si spande con uniformità in ogni parte del grande spazio, producendo discrete ombre leggere che lasciano delicatamente percepire volumi e profondità. Così,
l’imponenza e il verticalismo gotici della struttura si allontanano dall’austerità oscura dei modelli nordici per assumere un timbro più caldo e leggero, espressione di una forza più rassicurante che minacciosa. Il sistema di illuminazione installato all’interno della Basilica garantisce un’illuminazione d’ambiente morbida, soffusa con delicate accentuazioni
sulle membrature architettoniche, sugli elementi di pregio artistico e sulle componenti devozionali legate alla liturgia.
Per raggiungere tali obiettivi sono state installate lungo la navata centrale, sopra ai capitelli, delle speciali strutture equipaggiate con lampade alogene a parabola dicroica da 50 W, orientate nella massima parte verso le volte del soffitto ed, in alcuni casi, verso gli elementi storici, artistici e sacri.

Basilica di San Petronio a Bologna, abside ed altare maggiore.

Per le attività strettamente legate alle esigenze dell’assemblea e per le attività di servizio, è stata realizzata un’illuminazione diretta dalle volte, mediante lampade a scarica di tipo mastercolour da 70 W con riflettore a fascio stretto, che offrono una tonalità di luce bianca calda simile a quelle delle lampade dicroiche utilizzate per l’illuminazione indiretta. Analoga soluzione è stata utilizzata sulle navate laterali con la differenza che l’illuminazione direttaè stata realizzata con proiettori, posti sopra le volte, equipaggiati con lampade a scarica di tipo mastercolour da 35 W con riflettore a fascio medio. L’illuminazione delle cappelle, per le quali sono state utilizzate particolari strutture equipaggiate con lampade dicroiche da 50 W, è morbida e soffusa sulle pareti e sulla volta di copertura e presenta alcune accentuazioni sugli elementi legati alle celebrazioni, sulle componenti devozionali e sui particolari di rilievo artistico e storico. La volta e le pareti dell’abside sono illuminate grazie a proiettori muniti di lampada alogena a bassissima tensione da 50 W, installati su apposite strutture collocate sui capitelli e dietro le paraste che segnano l’inizio dell’abside stessa. Anche per l’illuminazione degli elementi centrali della celebrazione è stata utilizzata la medesima soluzione intervenendo, di volta in volta, sull’angolo d’apertura dei fasci luminosi. Per rendere tutto il sistema d’illuminazione versatile e flessibile, in grado cioè di adeguarsi ai diversi bisogni ed ai diversi modi d’uso, è stato utilizzato il sistema di gestione computerizzata della Valerio Maioli, DigiLux VM3000®, che, attraverso un cavo dati, controlla e gestisce tutte le sorgenti luminose (nella loro accensione, spegnimento, controllo e regolazione dell’intensità). <www.maioli.com>


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