L’anima femminile del ferro battuto


Arte e design in ferro battuto

Cinzia Frontino è una delle poche donne che disegnano e forgiano opere in ferro battuto

Cinzia Frontino, di origine pugliese, studia al Liceo artistico a Bari e nel 1976 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove poi vive e lavora. Partecipa a varie iniziative e performance artistiche d’avanguardia negli anni Settanta e Ottanta, fra cui l’Atelier “Anas” di Firenze “Galleria Zona” con il gruppo Luciana Majori, Gianfranco Pistri, Maria Vittorialiso, Paolo Masi, Beppe Chiari, Alan Kaprof e tanti altri artisti concettuali.
Nel dicembre 1981 inaugura il suo Atelier “Asta” in via Maggio 65r (FI) con il suo inseparabile Fox Terrier di nome appunto Asta. Un laboratorio di gusto eclettico, dove vengono sperimentate nuove tecniche e materiali per simulare vecchie invenzioni. Materiali come bakelite, celluloide, perspex, galalite, legno, vetro, pietre, marmi, tessuti vengono utilizzati e assemblati per realizzare oggetti inconsueti ed è così che nascono sia la collezione di gioielli in bakelite e celluloide molto apprezzati in Inghilterra, America, Giappone e Danimarca, sia la serie “Naturalia”, oggetti d’arredo e piccoli mobili in pietra, marmo, legna, conchiglie, vetro, pelliccia…
Negli anni Novanta un nuovo ciclo di esperienze la coinvolge e la conoscenza con l’artista fabbro Gianluca Volonterio, che vive e lavora a Montone, “infarina” Cinzia Frontino di un amore speciale per questo materiale: il ferro, all’apparenza
ostico e inattaccabile ma che lei impara a utilizzare, a saldare, piegare e forgiare.

1 – Insegna in ferro battuto verniciato;
2 – L’artista-fabbro Cinzia Frontino nel suo atelier;
3 – Lampada;
4 – “Arca” opera con cui Cinzia Frontino nel 2001 vince il primo Premio di Forgiatura alla prestigiosa biennale di Stia (AR),
realizzata con i suoi amici artisti Roberto Magni e Gianluca Volonterio.

Nascono così nuove forme e invenzioni fantastiche per complementi d’arredo per illuminazione, per giardino, per interni.

Ispirata dall’alabastro, realizza un fantastico chandelier da soffitto sorretto da rami di corallo realizzati in ferro, rami di corallo anche per i suoi appliques-scultura con frammenti di vetro di specchi, che evocano mondi sommersi.

È dalla natura, dal cielo, dalla terra e dal mare, che l’artista attinge il nome “Gaia” dedicato alla sua prima “sedia creatura” della serie “Sedute degli Dei”; seguono poi Venus, Medusa, Flora, Onda, Foresta, Dotta, Vanessa, Grimilde, Etnika e tante altre, tutte con la loro spiccata personalità.

Tutto ciò che le viene commissionato è per l’artista uno spunto per narrare nuove storie, sperimentare nuove tecniche e materiali.

1-3-4-6 – Alcune sedute di una collezione ideata dall’artista i cui nomi si ispirano alla natura, al cielo, alla terra ed al mare;
2 – Cinzia Frontino al lavoro al maglio, la macchina per lavorare materiali metallici mediante una mazza battente;

Con il suo estro artistico Cinzia Frontino realizza anche cancelli, ringhiere, sponde per letti oltre a sculture con intrecci vegetali e animali come fiori, farfalle, uccelli in volo.

Tutto diventa possibile e reale grazie anche alla collaborazione con amici artisti del ferro contagiati dal suo entusiasmo.

“Il ferro tiene incantato” dice Cinzia Frontino “sia
se lo forgi sia solo se lo guardi forgiare…”.

L’artista partecipa poi a varie Biennali fabbrili italiane straniere, a Vittorio Veneto, a Stia (Arezzo), a Veroli (Frosinone),
in Sicilia e a Montone (Perugia), dove assieme a Gianluca Volontario ed altri colleghi ha promosso la Manifestazione biennale dei Mastri forgiatori.
Nel 2001 vince il primo Premio di Forgiatura alla prestigiosa biennale di Stia, fondata dal maestro Toni Benetton, con un’opera da lei disegnata e realizzata con i suoi amici artisti Roberto Magni e Gianluca Volontario, intitolata “Arca”, una
sorta di oggetto primitivo evocante mondi semisommersi.

5 – Particolare della decorazione di un cancello;
7 – Terminale di asta per tende;
8 – Lampada a parete.

Nell’edizione di Stia del 2005 fa conoscenza con l’artista francese Carol Nava, un’artista eclettica che realizza gioielli in ferro e con la quale “forgia” in un happening un’opera “cosmica”che sarà donata al Comune di Stia. Con Carol partecipa
ad altre iniziative collettive realizzando v
arie sculture nel Sud della Francia.
La conoscenza e l’estro di Cinzia Frontino sono apprezzati nei suoi lavori esposti nel suo attuale Atelier di Umbertide in Largo L. Vibi e nel suo Atelier di Firenze in via Sdrucciolo.

 

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