Jacopo Barozzi Vignola

In giro per l’Italia alla scoperta dell’architettura rinascimentale
Per celebrare il centenario di Jacopo Barozzi Vignola, uno dei grandi architetti del Rinascimento italiano la Fondazione Cassa di risparmio di Vignola ha ideato ad una grande mostra e numerosi eventi ad essa correlati. Un occasione che ha riaperto al pubblico, grazie al concorso del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, numerosi edifici fino ad ora difficilmente accessibili. Inoltre la Regione Romagna ha finanziato una carta tematica con indicati i percorsi, attraverso l’Emilia Romagna, l’Umbria ed il Lazio, per conoscere dal vivo i capolavori del Vignola, nonché un cd sulla vita e sulle opere del maestro.

Il 2002 è l’anno di Jacopo Barozzi detto il Vignola. Al grande architetto rinascimentale, nato a Vignola, presso Modena, nel 1507 la città natale ha dedicato una grande mostra. Universalmente riconosciuto come uno dei più grandi architetti del Cinquecento italiano, il Vignola resta nonostante ciò, una delle figure meno note del Rinascimento. La sua importanza storica si basa su un gruppo di edifici straordinariamente innovativi ed influenti presenti a Roma e nell’Italia centro-settentrionale (come palazzo Farnese di Piacenza, quello di Caprarola e la romana Villa Giulia), ma anche su due fondamentali pubblicazioni riguardanti gli ordini e la prospettiva: Regola dei cinque ordini d’architettura (1562) e Due regole della prospettiva pratica (pubblicato postumo da Egnazio Danti nel 1583). Il più influente dei due è il primo che è stato tradotto in tutte le lingue europee. La fama e la fortuna del Vignola, soprattutto nel XIX e nel XX secolo, si sono basate proprio sulla codificazione dei vari ordini architettonici (tuscanico, dorico, ionico, corinzio e composito) contenuta in questo primo volume. La padronanza e la compresenza di teoria e prassi pongono così Vignola a fianco dei principali architetti rinascimentali come Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini e Sebastiano Serlio, per non citare il suo diretto contemporaneo Andrea Palladio. Iniziò la carriera formandosi come pittore a Bologna, e raggiunse un’eccezionale abilità nel disegno e una pari competenza nella scienza prospettica.

Palazzo Farnese a Caprarola (VT)
Orario: 8.30 – 18.45. Chiuso il lunedì.

Il cardinale Alessandro Farnese predispone nel 1557 la ripresa del cantiere del palazzo Farnese di Caprarola, già iniziato da Antonio di Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi nei primi anni del 1520 e rimasto inconcluso. Entro l’anno Vignola redige il progetto di una villa insieme austera e sfarzosa. I lavori, iniziati nel 1559, furono diretti personalmente dal Vignola almeno fino al 1564. Nel 1573, data della sua morte erano quasi terminati. Il palazzo, con i suoi stupendi giardini, rappresenta uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano e forse è l’opera più importante realizzata dall’architetto. Di forma pentagonale con una corte circolare interna ed una splendida scala a lumaca (1), la villa fortezza è inserita magistralmente nel paesaggio circostante. Nella Sala dei Fasti Farnesiani (2), dipinta da Taddeo Zuccari, troneggia un magistrale camino.

L’Architettura

“L’architettura è una scienza, che è adornata di molte cognizioni, e colla quale si regolano tutti i lavori, che si fanno in ogni arte. Si compone di Pratica e Teorica. La Pratica è continua, e continuata riflessione sull’uso, e si eseguisce colle mani dando una forma propria alla materia necessaria di qualunque genere ella sia. La Teorica poi è quella che può dimostrare, e dar conto delle opere fatte colle regole della proporzione, e col raziocinio. Quindi è che quelli Architetti, i quali si sono senza la Teorica applicati solo alla Pratica, non hanno potuto giungere ad acquistare nome colle loro opere: come al contrario coloro i quali si sono appoggiati alla Teorica sola e alla scienza, hanno seguita l’ombra, non già la cosa. Ma quelli che hanno appreso l’uno e l’altro, come soldati provveduti di tutte le armi necessarie, sono giunti al più presto, e con riputazione al loro scopo… L’Architettura si compone di Ordinazione, Disposizione, Euritmia, Simmetria, Decoro e Distribuzione… L’Euritmia è il bello e grato aspetto cagionato dalla distribuzione delle membra. La Simmetria è un accordo uniforme fra le membra della stessa opera e una corrispondenza di ciascuno delle medesime separatamente a tutta l’opera intera…” (da VITRUVIO, De Architectura).

 

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