IN TRE DIMORE DI CAMPAGNA VARIAZIONI SUL RUSTICO


Interni con pareti “ruvide” mostrano i materiali originali, stanze con mobili d’artista
disegnati come pezzi unici, interventi che mirano alla qualità di infissi e arredi di design.

Tre case di campagna arredate con criteri diversi: la prima è basata sul recupero delle cortine murarie in mattone per accostarle ad opere d’arte contemporanea; la seconda valorizza singoli mobili d’autore; la terza punta sull’effetto di materiali opulenti come un certo legno, un cuoio che gli assomiglia e le piante dentro e fuori della casa.

Pier Luigi Rolando, è uno stilista che cura per diverse aziende linee di abbigliamento sportivo. Essendo, come la moglie, nato sotto il segno dello Scorpione, ama gli spazi aridi del deserto e i buchi nelle grotte buie, tende a isolarsi quando ha bisogno di privacy e difende la sua dimora da qualsiasi intrusione. Ma entrambi sono interessati all’attualità e seguono il divenire delle cose attraverso molti amici artisti, pittori e scultori noti le cui opere creano un vivace contrasto con questi spazi di antica architettura rurale.
Tre case di campagna arredate con criteri diversi: la prima è basata sul recupero delle cortine murarie in mattone per accostarle ad opere d’arte contemporanea; la seconda valorizza singoli mobili d’autore; la terza punta sull’effetto di materiali opulenti come un certo legno, un cuoio che gli assomiglia e le piante dentro e fuori della casa.

Uno stilista specializzato in abbigliamento sportivo ha restaurato una cascina
del ‘600 mettendo in vista la perfetta tessitura dei mattoni con cui è stata costruita.

Lo stilista Pier Luigi Rolando con la moglie Lydia.
Camino “Saphirfront”, Ruegg distribuito da Celsius Italia.

Tra le risaie del Vercellese l’artista Urano Palma, scultore materico con la passione delle sedie e delle poltrone
scultura, ha stabilito in un’antica cascina il suo quartier generale. Proprio perché ama la materia, come primo
atto della ristrutturazione ha grattato le pareti per lasciare in bella vista i mattoni pieni della solida struttura originale.
Tale operazione l’ha fatta in tutte le stanze tranne una, quella della cucina patriarcale col grande tavolo della tradizione contadina, che serviva per il pranzo della famiglia allargata e per ricevere gli amici a cui si offriva sempre qualcosa da mangiare. Questo ambiente l’ha voluto intonacato perché così era in origine; ha solo cambiato lo stile dei mobili, che sono tutti made Urano Palma, anche se solidi e massicci come piacevano ai precedenti abitanti dai gusti rustici. Entrando in questa cucina si ha come prima sensazione quella di stare in un ambiente rurale d’inizio secolo con mobili di dimensioni generose; poi, guardando meglio, ci si accorge che ogni pezzo è superdisegnato da un artista molto originale che ama reinterpretare la tradizione.

Il tavolo di Urano Palma si ispira a una sua opera storica, il “parallelepipedo”. Con il buffet
che lo accompagna forma un arredamento d’autore che unisce il tradizionale al fantastico.

Ritratto dello scultore Urano Palma nel suo studio.
Cucina integrata con la zona living sia a livello materico che cromatico, modello “C102”, Toncelli.

“Questa è la casa ideale per me” – dice Buci Sopelsa, artista del filone espressionista – “non solo come rifugio, ma anche come luogo che permette tutto. Qui c’è un grande studio per dipingere, ci sono spazi per leggere, per passeggiare, per prendere il sole e per conversare con gli amici. C’è acqua e c’è fuoco (la piscina e i camini). Gli ambienti sono molti, perché una casa vera deve riservare spazi anche al mistero. Non mi sono congeniali le case prevedibili, quelle dove entrando si capisce già dov’è la cucina, la sala, la camera da letto.
La casa deve avere prospettive che invitano a esplorarla, e deve riservare delle sorprese. È incredibile come questa costruzione, anche se obiettivamente molto grande, mi vada già stretta. L’ho ristrutturata con l’intento di farla rimanere una casa di campagna semplice e contadina.
Ho rispettato l’uso di certi materiali della tradizione, aggiungendovi però alcune follie come la parete d’oro in sala da pranzo. Lei, la casa intendo, ha condizionato me e io ho molto condizionato lei.”

Una ristrutturazione che della grande casa patriarcale vuole salvare l’antico sapore
tradizionale, e nello stesso tempo vuole adeguare spazi e arredi al vivere moderno.

Il ritratto di Buci Sopelsa nel suo studio sui Colli Berici.
Mobili dalla presenza forte per la zona pranzo progettati da Ennio Arosio. Collezione “Este”, Roberti.

 

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