In cucina cuocere e scaldare a legna


La riscoperta di antichi sapori e tradizioni

Nella civiltà contadina era la regola cucinare solo sul fuoco di legna e riscaldarsi con lo stesso principio.
Poi, l’avanzare della modernità (non sempre bene intesa) sembrava aver quasi cancellato questa tradizione, ma oggi si riscoprono i valori veri e i sapori genuini, l’ecologia e la riduzione dello spreco, l’uso di risorse rinnovabili e la giusta economia del bilancio familiare, e la legna ritorna prepotentemente in auge

Ricordiamo tutti (o almeno quelli che hanno passato la quarantina), per averci vissuto o per averla vista durante un’escursione o una vacanza, la vecchia cucina delle case di un tempo, soprattutto in campagna o in montagna: un ambiente vasto, il principale della casa, con il grande tavolo, e soprattutto col grande focolare in cui addirittura ci
si poteva entrare a scaldare o con la cucina “economica” con le sue piastre concentriche di ghisa che la massaia abilmente spostava per dosare l’intensità della fiamma. Allora era la norma cucinare e scaldare, non solo la cucina ma tutta la casa, col fuoco di legna, che dava nello stesso tempo un profumo e un sapore particolare ai cibi e un calore piacevole e sano agli ambienti.

Pagina accanto: mod. Domino caratteristica di ogni pezzo della collezione De Manincor è la cura per il design e per il dettaglio artigianale che si traduce nell’utilizzo dei migliori e più robusti materiali impiegati nella realizzazione di ogni
pezzo, progettato per rispondere a precise esigenze di spazio.
A sinistra: nella campagna grossetana, una casa con origini medievali ha una bella cucina con mobili di legno su misura realizzati artigianalmente e laccati di verde salvia.
Sotto: la tradizione della stufa piena di refrattario e maiolica si applica anche alla cucina con esiti soddisfacenti, in questa realizzazione Zardini.

Foto Athos Lecce

Tutto questo sembrava sparito o comunque relegato nella marginalità, oscurato dai moderni sistemi di cottura e riscaldamento basati su combustibili fossili o sull’elettricità, certo più comodi e pratici ma meno affascinanti.
Ma le nuove emergenze ecologiche, col surriscaldamento del pianeta per accumulo di anidride carbonica, ed economiche, con il continuo aumento del prezzo dei carburanti fossili, hanno prepotentemente riportato in auge il fuoco di legna per cucinare e per scaldare la casa: così ritornano i sapori genuini, il dolce tepore del fuoco, l’allegro guizzare delle fiamme.
Oggi, poi, la tecnologia della combustione ha fatto notevoli progressi, che consentono di utilizzare fino in fondo l’energia termica della legna, e quindi di abbassare i costi senza rinunciare ai benefici, e di ridurre al minimo le emissioni inquinanti dei gas di scarico, per un’aria più pulita e un ambiente meno inquinato a beneficio di tutti.

Progetto arch. Rubner – Foto Athos Lecce

Realizzazione Stephan Keramik

Oggi le cucine a legna sono costruite con materiali di alta qualità e con accorgimenti che ne aumentano la resa termica e ne facilitano l’uso: strutture in acciaio, camera di combustione e giro dei fumi totalmente rivestiti di materiale refrattario per alti rendimenti, maggior inerzia termica e ottima resa del forno (è circondato da un doppio percorso dei fumi che permette di ottenere alte temperature e cotture omogenee), piastre di cottura in fusione di ghisa radiante o
di acciaio, di forte spessore, per un’ottima conduzione termica e quindi una migliore cottura dei cibi, regolazione automatica dell’aria primaria, aria secondaria preriscaldata che in primo tempo passa sul vetro e lo pulisce, poi in secondo tempo confluisce sopra la fiamma, generando una seconda combustione che brucia totalmente i gas che erano rimasti indenni nella prima combustione, eliminando quasi totalmente l’ossido di carbonio e quindi producendo
una fiamma più viva e soprattutto più pulita; le intercapedini tra la struttura e i fianchi della cucina attivano una circolazione d’aria calda per tutto il locale; se poi la cucina è anche caldaia, lo scambiatore in acciaio e le ampie tubazioni permetteranno di distribuire acqua calda sanitaria e per i caloriferi, con grande efficacia.

COME ACCENDERE LA STUFA
Portare in casa la legna da ardere già il giorno prima in modo che si asciughi del tutto e che sia a temperatura ambiente al momento dell’utilizzo. Prima di accendere la stufa, controllare sempre il tiraggio della canna fumaria:
accartocciare della carta di giornale, posizionarla sulla griglia, accenderla e chiudere lo sportello. Se la fiamma è chiara e rivolta verso l’alto, il tiraggio della canna fumaria è sufficiente. Accendere la stufa con l’aiuto di un carico d’accensione pari a circa il 10% della quantità massima di legna da bruciare. Riscaldando il focolare con un carico
piccolo, che brucia velocemente, si ottiene una combustione pulita durante la fase del riscaldamento. Per la fase di accensione è bene utilizzare dei pezzettini di legna secca dello spessore di 1-3 cm: posizionare sul fondo della griglia delle schegge di legno, della corteccia di betulla oppure della carta di giornale e appoggiarvi sopra i legnetti.

 

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