Ille prefabbricati

Enrico Terzi – ILLE PREFABBRICATI s.p.a.

La prefabbricazione in Italia, soprattutto quella destinata alla piccola edilizia residenziale, non ha una lunga storia alle spalle, a differenza di altri Paesi europei, forse per un diverso concetto abitativo, forse per un ritardo tecnico commerciale e forse per un arretratezza dell’organizzazione del lavoro edilizio e dei suoi costi: il superamento di questi fattori solo da poco ha messo il luce gli aspetti positivi di questo settore e ne ha decretato il rilancio. Ne parliamo col signor Enrico Terzi, responsabile commerciale della ILLE Prefabbricati di Spiazzo Rendena (TN).
Come nasce e come si sviluppa la sua azienda?
È nata negli anni Cinquanta, fondata da mio padre Leopoldo Terzi in società col Geom. Armando Bonafini: inizialmente si occupava di segheria del legno e falegnameria, poi il discorso si è allargato alla carpenteria, ai pavimenti, alle strutture lignee e alle case da cantiere per il ricovero temporaneo degli operai e alla realizzazione di uffici e mense per cantieri; per cui abbiamo fatto e stiamo facendo forniture per le grandi opere. Dalla metà degli anni Sessanta, con questa grande esperienza accumulata, abbiamo iniziato la prefabbricazione, estendendola subito alle case residenziali per prima o seconda abitazione. La s.p.a. Ille Bonafini Terzi si è poi fusa con la Bonomi diventando Bonomi Prefabbricati Ille s.r.l. e oggi diventa Ille Prefabbricati s.p.a..
Quali le caratteristiche della vostra produzione?
Abbiamo scelto il sistema costruttivo con telaio portante, in travi lamellari di abete, perché più flessibile in alzato e in pianta: noi progettiamo con esso come si fa col calcestruzzo, ma con maggiori garanzie sismiche e di isolamento; essendo le pareti, esterne o interne, solo di tamponamento e non portanti, non hanno vincoli di distribuzione interna, per cui possiamo realizzare anche su progetto del cliente; sono realizzate a sandwich, con uno strato esterno (tavoloni di legno da 50 – 80 mm per la serie Dolomiti e pannello in legno con termocappotto intonacato per la serie Dolomiti Plus), un’anima isolante (polistirene, sughero, lana di percora), una barriera al vapore di qualità e una finitura interna in legno (Dolomiti) o in cartongesso (Plus) a intonaco civile; tutte le solette sono in legno con travi a vista. Qual è l’andamento attuale del mercato? Ci fa ben sperare: il trend è positivo e stiamo realizzando, ad esempio, un intero villaggio turisticoresidenziale sulle colline marchigiane. Mentre un tempo il nostro potenziale cliente pensava solamente alla casa in muratura tradizionale, oggi, grazie anche alle vostre pubblicazioni, prende in considerazione anche il nostro sistema e spesso lo sceglie, trovandosi poi felice di avere una casa qualitativamente valida, solida, bella, costruita in tempi stretti e a costi molto concorrenziali.
Non pensa che le normative edilizie siano un freno per lo sviluppo delle case prefabbricate in legno?
No, penso piuttosto che ci siano in giro parecchi preconcetti. È certo che se un cliente vuole installare una casa in legno secondo la tipologia tirolese in un contesto paesaggistico totalmente diverso, ad esempio in Sicilia, la Commissione Edilizia darà parere sfavorevole ed è giusto che sia così. Per questo noi proponiamo più il sistema costruttivo che una tipologia vera e propria di case e ci appoggiamo a studi di architetti nelle varie zone, che ci suggeriscono le tipologie più adatte al contesto e all’ambiente: così abbiamo fatto per il villaggio marchigiano che stiamo realizzando e così facciamo anche per zone apparentemente simili alla nostra; in Friuli abbiamo uno studio architettonico che cura la contestualizzazione delle nostre case nel paesaggio locale. La grande flessibilità del nostro sistema costruttivo ci permette da un lato di adeguarci alla struttura paesaggistica e dall’altro di seguire pienamente le esigenze del cliente come soluzioni distributive interne.

Prefabrication in Italy, mainly for small residential buildings, is rather recent unlike in other European countries, maybe owing to a different concept of house, maybe due to technical and commercial delays, or maybe because of a backward organization of building works and their costs: having overcome these problems only recently, the positive sides of this industry have emerged and favored its expansion. We talked about it with Mr. Enrico Terzi, marketing manager of ILLE Prefabbricati based in Spiazzo Rendena (Trento).
How has your company grown and developed?
It was founded in the 1950’s by my father Leopoldo Terzi together with Mr. Bonafini. Initially, it was a sawmill, then the business expanded to carpentry, floorings and timber structures, including building site houses for workers, site offices and messrooms, so we supplied timber houses for huge public works. From the mid- Sixties, basing on this experience, we took up prefabrication, extending it to residential houses used as main residence or holiday house. The jointstock company Ille Bonafini Terzi then merged with Bonomi to become Bonomi Prefabbricati Ille S.r.l., today Ille Prefabbricati S.p.A..
Which are the features of your production?
We have chosen the construction system with load-carrying framework of larch glulam, as it is more flexible both in vertical and in horizontal position: we design just like you do with concrete, but with better seismic and insulation properties. As the inner and outer walls only have a cladding function and bear no loads, there is no limitation for internal partitions, so we can design a house according to customer’s desires. The walls have a sandwich structure, with an external layer (50 – 80 mm planks for the Dolomiti series and wood panel with plastered thermal cover for the Dolomiti Plus series), an insulating core (polystyrene, cork, wool), a highquality vapor barrier and an internal finishing of wood (Dolomiti) or plaster board (Plus); all floors are made of wood with exposed beams. How is the current market trend? We have good hopes: the trend is positive and we are building an entire holiday and residential village on the hills in the Marches. While in the past our potential customer only thought of traditional brick houses, today they also take into consideration our system – also thanks to your publications – and often selects it, being then happy to have a high-quality, sturdy, nice house built in short time and at competitive prices.
Do you think that building regulations hinder the expansion of prefab timber houses?

No, I rather think there is much prejudice. Obviously, if you want to install a Tyrol-style timber house in a strange environment, say Sicily, the building authorities will not give their permission, and that’s simply right. That’s why we offer a construction system rather than a real house, and then we rely on local architects who suggest the most suitable finishing for the local environment: that’s what we’ve done for the village in the Marches and what we also do for regions similar to ours; in Friuli, we have a design studio that is responsible for the localization of our houses in different settings. The great flexibility of our construction system allows on one side to adapt to the landscape, and on the other to meet the customer requirements as relates to internal partition.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)