Il recupero abitativo

Il recupero abitativo di un convento ristrutturato
A restructured convent becomes a home

Da quando Napoleone ha secolarizzato i beni immobili degli ordini religiosi, anche in Toscana non è raro trovare sul mercato immobiliare un intero convento con portici, luoghi di culto e giardini per la meditazione. In questo caso si tratta di un complesso monastico nelle vicinanze di Orvieto sulla “via guglielmita”, dove l’ordine di San Guglielmo aveva organizzato luoghi di sosta per il passaggio dei pellegrini. Il monastero ha un interno molto scenografico ricco di pilastri e volte in cotto pieno in ottimo stato di conservazione. Occorreva farlo diventare un’abitazione confortevole: un compito non facile per la presenza di tanti pilastri, che normali in una chiesa, possono risultare ingombranti in una casa. Ma il gusto antiquario dei nuovi proprietari ha reso le cose più facili. Amando molto i mobili e gli oggetti antichi, solitamente provenienti da grandi palazzi, li hanno ricollocati in un spazi altrettanto vasti e scenografici facendoli rivivere in un ambiente tutto sommato adatto. Questo è uno dei pochi casi in Toscana dove non si è cercato né il rustico né il pittoresco, e nemmeno il mistico spirito conventuale, ma ci si è riferiti in modo naturale alle tradizionali atmosfere degli interni delle grandi ville toscane.

Tra Grosseto e il mare

A destra, uno degli ambienti di soggiorno arredato con divani moderni al centro e mobili antichi alle pareti (dove sono state praticate oppurtune apertire per far entrare la luce). Sopra, una pensilina ricoperta da teli crea un ambiente esterno riparato dove pranzare di fianco al giardino.

Since Napolean secularized the property of the religious orders, even in Tuscany, it is not rare to find entire convents with porticos, places of worship and gardens for meditation on the real estate market. Featured here is a monastic
complex in the vicinity of Orvieto on the “via Gugliemita,” where the order of San Guglielmo had organized places of rest for those on pilgrimage. The monastery has an interior full of scene paintings, rich with pillars and facades in full terracotta in optimum condition. Making it a comfortable living space was not a simple assignment in the presence of so many pillars, which, normal in a house can be cumbersome in a house. The antique tastes of the new owners have rendered everything easier; in particular, those originating from grand palaces, giving the objects a sense of rebirth in a new environment. This is one of the few cases in Tuscany in which neither the picturesque, nor the rustic, nor the conventional mystic spirit are referred in the traditional atmosphere of the interiors of the great Tuscan villas.

Nel giardino non si è voluta cambiare l’impostazione che aveva in origine: prato per i sentieri della meditazione, erbe
aromatiche, orto e alberi da frutto per la comunità, fiori per gli altari. Con uno spirito un po’ casuale che lo fa sembrare il frutto di una crescita spontanea. Dentro invece si è scelta la strada della grande tradizione barocca: mobili disposti simmetricamente in armonia con l’architettura, colori fastosi, materiali nobili. Attorno a un moderno tavolo di cristallo si alternano sedie antiche di qualità, con e senza braccioli, unificate dal colore di fondo dei tessuti: un violetto squillante di grande eleganza. Alle pareti, quattro consolle di tipo fratino disposte in simmetria con sopra altrettanti dipinti antichi che raffigurano paesaggi scoscesi, anch’essi simmetrici.

“…gli interni sono quelli tipici di un’antica villa
di rappresentanza in Toscana con soffitti a travi
di legno scuro…”

Era un convento antico

Nelle stanze con soffitto a travi, più raccolte rispetto a quelle voltate, anche l’arredamento è più concentrato, senza però rinunciare alla comune cifra della “magnificenza”. A destra, una sala da pranzo che può servire anche da tavolo per riunioni.

The original garden features haven’t been changed: a field for the paths of meditation, aromatic herbs, a vegetable garden, and trees, which supply the community with fruit and flowers for others. It has quite a casual spirit, perhaps
that of spontaneous growth. Within is a path in the grand baroque tradition: furniture placed in symmetrical harmony worth the architecture of the garden, magnificent colors and aristocratic materials. Around a modern crystal table,
antique chairs of high quality alternating with and without armrests, unified by the color of the materials: a screaming violet. Four consoles of the “young friar’s” type are arranged in symmetry on the walls above which, are also symmetrically arranged alternating antique paintings depicting Scottish villages.

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