Il fuoco in cucina.

Funzionali ma anche accoglienti: la nuova tendenza che negli ultimi tempi è divenuta dominante nell’arredamento della cucina è quella della realizzazione in muratura. Le ragioni sono molto semplici, innanzitutto una maggiore solidità di tutta la struttura con la possibilità di inserire il camino per cucinare, la possibilità di rivestire con piastrelle e quindi di aumentare l’aspetto decorativo, la maggiore praticità nell’insieme. Analizziamo insieme le caratteristiche principali.

Solidità: una cucina in muratura ha una struttura di solidi mattoni pieni, o in certi casi addirittura di profilati di ferro di adeguata sezione che costituiscono l’ossatura portante, che comunque è molto più robusta della struttura di legno; nel primo caso, tutte le pareti esterne (o almeno una loro parte consistente) e anche una parte di quelle divisorie sono fatte di questi elementi che, non dimentichiamolo, da secoli sono usati per realizzare ogni tipo di struttura e quindi possono resistere a qualsiasi sforzo, mentre le altre parti non portanti vengono realizzate con mattoni forati, che comunque hanno una loro intrinseca robustezza; nel secondo caso, i profilati di ferro adeguatamente calcolati sono in grado di sostenere qualsiasi peso, in collaborazione con i tavelloni che costituiscono le parti orizzontali, come il piano di lavoro, o, soluzione più rara, con la gettata di cemento armato sia per i piani sia per i setti verticali, e con i
mattoni forati. Qualunque sia la struttura, viene poi intonacata con un primo strato, detto rinzaffo, con un impasto a grana grossa di malta cementizia, costituita da sabbia e cemento, o di malta bastarda, a base di sabbia, cemento e
calce, e con un secondo strato, detto civile, con la stessa malta del primo ma a grana più fine; questo secondo
strato può essere sostituito dalla preparazione per la posa delle piastrelle.

Il gusto antico dell’intimità domestica nella cucina della
casa di campagna in Versilia, rivive nel calcolato
contrasto tra la struttura muraria candida della parte
“tecnica” rivestita di ceramiche in tinta, come il pavimento, e con piano di pietra serena, e i mobili d’epoca di legno scuro, come la bellissima madia e il tavolo, o di legno più chiaro, come la credenza primo Novecento, ma anche col mobile di acciaio e cristallo che
ospita vasi, bicchieri e altre attrezzature di servizio.

Decoratività: la possibilità di rivestire con ceramiche, cotto, cotto smaltato, marmo, granito, pietra, materiali antichi o antichizzati, aumenta a dismisura la capacità di “vestire” e di decorare la cucina, scegliendo colori e motivi ornamentali tra una tavolozza infinita, dai colori neutri e chiari a quelli intensi e vivaci, dalle tinte luminose e brillanti a quelle vellutate e scure, e fra un abaco altrettanto esteso, dagli stilemi classici a quelli barocchi, dalle delicatezze romantiche alle fantasie Liberty e Déco, dal rigore razionalista alla fusione postmoderna. Anche se il legno ha molte essenze, con una buona capacità di variarne la tinta a seconda dell’impregnante che si usa, e un’infinita possibilità decorativa data dalle sue venature, non c’è possibilità di confronto: solo l’intervento successivo del decoratore, che però ne uccide la
naturalità, o i progressi attuali della tecnologia, che consentono di riassemblare e colorare le fibre del legno a formare nuove decorazioni, possono rivaleggiare in capacità ornamentale.

Quando il camino è collocato in cucina, acquista
un ruolo predominante nella cottura dei cibi, ma
la sua presenza ricrea una particolare atmosfera
fatta di tradizioni antiche. E’ il caso della cucina di
un agriturismo sui monti della Sabina, in cui spicca
il focolare con struttura di mattoni a vista, interno di
refrattari e trave di castagno su cui si espone una
collezione di gallinelle di ceramica.

Praticità: è una conseguenza delle due doti precedenti, infatti, la maggiore solidità permette di utilizzare la cucina in ma niera molto più disinvolta, ad esempio caricando i piani con grossi pesi quali servizi di piatti in ceramica, batterie di pentole d’acciaio o di rame etc, senza preoccuparsi degli sforzi che gravano sulle strutture portanti (a parità di peso, spesso una struttura di legno comincerebbe a mostrare segni di affaticamento); il rivestimento con i materiali sopra citati consente la massima facilità di pulizia e garantisce una grandissima resistenza a tutti gli agenti aggressivi che normalmente si usano in cucina dagli acidi agli oli ai detergenti: le superfici di legno, anche ben trattato, non possono certo rivaleggiare.

Invariabilità: una volta realizzata, difficilmente una cucina in muratura può essere variata nella sua composizione, a meno di demolirla e ricostruirla (cosa alquanto costosa e fastidiosa, soprattutto se viene continuamente usata perché si vive in casa e non si ha la possibilità di lasciare tutto ai muratori e andarsene magari in vacanza); è questo il suo unico svantaggio rispetto a una soluzione in legno che, almeno in certa misura, può essere facilmente smontata e rimontata. È comunque un falso problema (quante volte nella vita si smonta e rimonta la cucina?), a cui comunque si può ovviare con un’attenta progettazione che tenga conto di tutte le esigenze e di tutti i parametri: in tal modo, la nostra cucina in muratura potrà essere sempre bella e funzionale per lunghissimi anni. (R.S.)

Realizzazioni su misura

Arredare razionalmente, ma soprattutto a gusto del cliente è una delle prerogative di ogni buon progettista e di un buon costruttore capace di coniugare gusto e qualità con efficienza e funzionalità. Deltafond da oltre 20 anni è attenta a che il cliente abbia quello che desidera e soprattutto quello di cui ha realmente bisogno e sia che si tratti di un prodotto già prefabbricato o che si costruisca sul posto, in primo piano certamente viene la qualità.

Deltafond l’azienda di Moimacco (UD) propone e fornisce i tradizionali Spôlert prefabbricati o realizzati su misura, ideali per creare l’angolo per la cottura a legna nelle cucine in muratura. la posa è realizzata da parte di capaci maestri fumisti. Lo spôlert che accumula e irradia calore è composto da una piastra in ghisa radiante a doppia banda, con relativi cerchi e un forno in ghisa, per la cottura dei cibi, le portine con relativo telaio, in ghisa, smaltate a caldo, per mantenere l’aspetto inalterato nel tempo, la griglia cenere con relativo portagriglia e bocca fuoco in tre elementi componibili in ghisa, il telaio portapiastra in profilo in ferro o acciaio inox e corrimano in ottone. Il rivestimento esterno in mattoni, per il modello classico, materiali diversi per modelli diversi, refrattari interni per il giro dei fumi e per l’accumulo termico.

Una stufa per l’estate!
Cucina, scalda e rinfresca

Rilassarsi al fresco dell’aria ventilata nei caldi mesi estivi? Oggi questo è possibile grazie al cuore tecnologico di Jolly 5000 di Jolly Mec una termostufa ad aria ventilata ed umidificata a combustione controllata e prolungata adatta per tutti gli ambienti, grazie alle infinite possibilità di combinazioni di rivestimento, e ad ogni stagione. Mentre in inverno il tepore avvolge stanza per stanza, in estate il fresco prodotto rilassa durante le giornate afose; lo speciale umidificatore, inoltre, permette di respirare aria pulita prevenendo cosi gola secca, emicrania ed allergie e offre la possibilità di diffondere nell’ambiente piacevoli essenze profumate.

Jolly5000 è una termostufa che vuol bene all’ambiente per il suo ridotto consumo, l’alto rendimento le basse emissioni. Grazie inoltre allo speciale forno in terracotta è possibile riscoprire la sana cucina di un tempo rivivendo il fascino delle atmosfere di ieri senza dimenticare però la tecnologia di oggi.

Un’antica fattoria è diventata un agriturismo con una serie di alloggi caratterizzati dalla presenza del focolare. Al centro del soggiorno un camino d’epoca con struttura muraria intonacata color ocra e con base del focolare e mensola di tufo sobriamente modanate; questa ospita una bella collezione di boccali di peltro e di candelieri, mentre sulle mensole lignee si notano le classiche giare e anfore di cotto.
Agriturismo La Mola.
Foto di A. Lecce.

La cucina ristrutturata nel rispetto delle forme tradizionali toscane, con il pavimento in cotto e la grande trave del camino in legno, è arredata secondo una tradizione colta e raffinata, in cui ogni oggetto, ricercato con la massima accuratezza, porta a riscoprire il vero gusto per la convialità.
Progetto: Ing. Bartoli
Foto: A. Lecce.

 

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