Il cotto in interni

Il cotto risposta ideale alla moderna voglia di naturale per dare forma ad architetture personalizzate

I l pavimento per eccellenza, il materiale che più di ogni altro ha seguito le abitazioni dell’uomo di secolo in secolo, naturale per composizione e colore, caldo e protagonista di un’inimitabile atmosfera di casa è il cotto, un prodotto senza
età, che non risente delle mode, vanto della tradizione italiana e scelto dagli architetti in ogni parte del mondo. Fatto di materiali naturali, la terra delle colline (l’argilla che ne è materia prima), l’acqua delle sorgenti (con cui l’argilla viene impastata), l’aria della campagna (a cui l’impasto viene lasciato asciugare), il fuoco della legna (che gli dà la robustezza
e la bella tonalità sfumata rosso bruno), e lavorato dalla mano dell’uomo, che gli conferisce quella inimitabile superficie mai uguale a sé stessa, il cotto rappresenta la scelta ideale per la casa di campagna e ne seguirà la lunga vita: esistente
alle abrasioni e alle macchie, insensibile ad acqua e gelo, bello sempre.

INSERTI DECORATIVI
Ai tradizionali elementi quadrati (da 32,5 x 32,5 cm) nel classico colore, viene intervallata una piastrella decorata, seguendo lo schema della rosa dei venti ruotata di 45 gradi.
LINEE CLASSICHE
L’elemento decorativo da intervallare a quelli normali segue le linee classiche dell’ ornamento cinquecentesco con un tozzetto scuro al centro e linee curve ai bordi.
IN DIAGONALE
La posa in diagonale, a 45 gradi rispetto alle pareti della stanza, non solo esalta le dimensioni dell’ambiente dilatandole ma costituisce una trama di contrasto.
SCACCHIERE
Una classica disposizione delle piastrelle di cotto valorizza il centro dell’ambiente e lo pone in risalto: qui sono stati alternati il colore classico, il bruno e il giallo.

IL COTTO DEL VIGNOLA
Il Cotto del Vignola, primo nato tra le collezioni del nuovo marchio La Fabbrica del Vignola di Emilceramica, è ispirato alle affascinanti pavimentazioni in cotto di palazzo Farnese a Caprarola, firmato appunto dall’architetto Vignola, ma realizzato
con un innovativo sistema produttivo. Cioè forgiato con la precompattazione, una tecnologia che consente di ottenere
un alto spessore (11,5 mm) ed effetti tattili e di colore propri dei manufatti artigianali. Superficie complessa e strutturata,
colori caldi e stonalizzati, bordi e spigoli lievemente irregolari, retro con i segni della fermatura a mano sono le sue doti.
La completa fusione e compattezza dell’impasto garantiscono, in conformità con le normative norme internazionali
(ISO 13006), assoluta resistenza all’urto, alla flessione e all’abrasione. Mentre la vetrificazione lo rende del tutto inassorbente e facile da mantenere pulito. Ideale, quindi, sia per le abitazioni, sia per gli ambienti commerciali, all’interno e all’esterno. I colori sono significativi: Bianco Farnese, Bruno Villa Giulia (altra famosa opera del Vignola), Cotto Caprarola, Giallo Piacentino. Per permettere la completa finitura di tutti gli ambienti è inoltre disponibile un sistema
completo di pezzi speciali: gradini, angolari, battiscopa ed elementi a “L”.

LA POSA IN DIAGONALE
Disporre le mattonelle di cotto con un angolo di 45° rispetto alle pareti crea un effetto particolare: innanzitutto quello di allargare otticamente lo spazio, e quindi di far sembrare più spazioso l’ambiente, e poi quello di dare un maggior dinamismo al rapporto fra spazio e arredamento, grazie all’incrociarsi delle linee. (Cotto IBL)

Nelle foto, i pezzi speciali realizzati da IBL di Cotignola (RA) danno un’impronta di accurata finitura alla scala.

I PEZZI SPECIALI
– La completezza di un programma di mattonelle di cotto risiede anche nella buona disponibilità dei diversi formati e dei pezzi speciali: i primi permettono di realizzare eleganti composizioni (vedi pagina accanto), i secondi permettono di rifinire nel miglior modo quei particolari che a prima vista sembrano minori ma che si rivelano fondamentali per la perfetta riuscita
del pavimento; stiamo parlando dei battiscopa e degli elementi per le scale con bordo arrotondato o con angolo che riveste lo spigolo.

LE TEXTURES
La buona disponibilità di formati del cotto e la fantasia del progettista possono dar vita ad eleganti composizioni, dette textures, che trasformano un “normale” pavimento in un raffinato tappeto minerale; se poi si aggiungono inserti di materiali pregiati, come legno, marmo, pietra o paste vetrose per mosaico, si arriva al top della raffinatezza. Nei disegni
(Cotto Sannini di Impruneta) possiamo ammirare solo un minimo florilegio tra le tantissime possibilità di accostamento tra elemento ed elemento per creare una decorazione pavimentale sempre attuale e bella, magari aggiungendo poi le diverse tonalità di colore.

UNA BELLEZZA SENZA TEMPO

I SISTEMI DI POSA
La fase di posa degli elementi in cotto inizia – in genere – dopo l’ultimazione dei lavori di muratura ed imbiancatura.
I principali sistemi di posa sono:
1 Classico (a malta umida posata contestualmente all’allettamento dei singoli elementi in cotto): prevede la formazione, attraverso un’ unica operazione, del massetto e del supporto di presa degli elementi di cotto. Si procede sostanzialmente a realizzare il massetto livellante e il supporto utile alla presa contestualmente, non in grandi campiture, bensì in modo puntuale facendo corrispondere l’operazione di allettamento di malta abbastanza umida alla posa di un singolo
elemento in cotto. È indicato per la posa di formati ragguardevoli (superiori al 30 x 30 cm) e soprattutto per cotto fatto a mano per assecondare le specificità geometriche di ogni singolo elemento.
2 Moderno (a malta semiumida posata in massetto): prevede la stesura di malta su tutta la superficie da pavimentare (o meglio su ampie zone di quest’ultima) in forma di massetto semiumido ben costipato e livellato in spessore di almeno 3-4 cm. Indi si spolvera, sul massetto, una quantità adeguata di cemento asciutto (polvere di cemento) e si posano gli elementi in cotto preventivamente inumiditi in acqua; infine si compatta mediante vibratore a rulli e si bagna il pavimento.
3 Contemporaneo (a colla cementizia sintetica): utilizzabile sia su pavimenti preesistenti che su massetti appositamente predisposti, perfettamente piani e puliti e completamente asciutti, è particolarmente indicato per interventi di ristrutturazione e restauro, poiché ha il vantaggio di utilizzare collanti a basso contenuto di umidità che consentono di effettuare i trattamenti finali in tempi più ravvicinati rispetto a quelli necessari per le tecniche di posa sopra descritte.
Gli elementi in cotto vanno ”battuti” in modo uniforme sul collante – singolarmente con martello di gomma, o a zone pavimentali più ampie a mezzo di macchina vibratrice a rulli. Trascorse almeno 24 ore dalla posa, con qualunque sistema
effettuata, si procede alla stuccatura dei giunti fra le mattonelle usando miscele di cemento, sabbia e acqua o stucchi sintetici appositi. Quando il pavimento è perfettamente asciutto (dopo 15 giorni se posato con collanti, dopo 30-45 se
posato con malta) va lavato con acido muriatico diluito in acqua per eliminare ogni traccia di cemento, stuccature, macchie di salnitro (per l’evaporazione della malta), di vernici o di pitture, abbondantemente risciacquato e lasciato asciugare.

IL TRATTAMENTO INIZIALE
Quando il pavimento è perfettamente asciutto, si procede al primo trattamento (tranne nel caso che sia già pretrattato) che lo preserverà nel tempo da macchie, abrasioni, assorbimento d’acqua; può essere effettuato con la sola ceratura (prodotti in pasta) o con impregnazione e ceratura (prodotti liquidi). Nel primo caso si stende la cera (disponibile neutra o in varie tonalità cromatiche), che impermeabilizza in profondità il cotto, con spugne o spazzole omogeneamente su tutto il pavimento; dopo 24 ore si stende una seconda mano; dopo altri due giorni si applica una mano di cera liquida: il risultato è naturale e morbido, poco lucido. Nel secondo caso si impermeabilizza tutto il pavimento con soluzioni di monomeri sciolti in acqua, da stendere con spugne o pennellesse (i monomeri polimerizzano all’aria e quindi proteggono definitivamente la superficie); a pavimento asciutto si stende una cera liquida; l’aspetto è più brillante, ma meno naturale.

PULIZIA E MANUTENZIONE
Il cotto è un materiale che non richiede grossa manutenzione ma alcuni accorgimenti per mantenerlo bello a lungo: evitare lo sporco abrasivo (sabbia) con appropriati zerbini; non usare lavapavimenti a vapore 100° (già a 60-70° si sciolgono le cere protettive); non usare prodottti che contengono solventi, alcol o ammoniaca; non lasciar asciugare le
macchie sul pavimento, specie quelle oleose. Per la normale pulizia basta passare uno straccio umido; per sporco più pesante spruzzare l’apposito detergente (diluito 1 cucchiaino in un litro) e poi passare lo straccio bagnato, risciacquandolo spesso. Ogni tre mesi è bene passare la cera diluita al 50% con acqua distillata, utilizzando sempre
lo stesso strofinaccio mai usato per altri scopi o con altri prodotti, avendo cura di non rimettere la cera avanzata con quella nuova. Ogni 3 anni circa andrà effettuato un trattamento straordinario a cura di imprese specializzate.

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