Il cardine attorno a cui si sviluppa l’ambiente.


Progetto: arch. Michelangelo Chiti e Gaia Nebuloni
Località: Forte dei Marmi (Lu)
Servizio: Sara Sperolini
Foto:
Athos Lecce
Testo:
Leonardo Servadio

Sorta alla periferia dell’abitato negli anni ‘50, è la casa di testa di una serie. La ristrutturazione la strappa all’anonimato e la rende a dignità nuova, col portico perimetrale sotto il quale si allarga lo spazio del soggiorno, in un ambiente a “L” chiuso dalla veranda vetrata con telaio ligneo. Questo nuovo ambiente, recuperato allo spazio
esterno, ha nel camino il suo snodo, accanto allo spigolo da cui si dipartono i due bracci della “L”. Rialzato su un elegante zoccolo, simile a quello che imporpora le facciate, resta ben visibile dall’uno e dall’altro lato dell’articolato salone, mentre la sua spalla laterale consente di avvicinarvi anche la poltroncina di vimini, senza rischi, godendone il tepore.

Un braccio del soggiorno, con la copertura a spiovente retta da travi in legno: il pavimento in cotto contribuisce
all’atmosfera “rustica”.
A destra, vista esterna: i due volumi in cui si articola la casa, il più basso dei quali si dilata nel porticato verandato
che ospita il salone a “L”.
A sinistra: il camino accanto all’accesso che, attraverso la cucina, porta alla scala. La spalla del camino lo rende
avvicinabile sul lato.

 

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