IL CAMPANILE DELLA CHIESA DI S. FRANCA A PIACENZA
L’evento che ha motivato la decisione è stato quello del Grande Giubileo: per innalzare la voce sonora della chiesa, si è sentita la necessità di elevare un campanile. Come progettista è stato scelto l’artista p. Costantino Ruggeri, coadiuvato dall’Arch. Luigi Leoni. Ne è nato un elemento svettante che, pur nella purezza delle linee, reca una forte carica simbolica. E’ bianco: un bianco intenso che staglia contro il cielo ed emerge con cristallina purezza tra gli alberi e i tetti. E sul bianco, una traccia che trasforma la verticalità in un movimento a onda, che dà forza allo slancio e funge da appoggio per il cerchio che si apre in alto, per evidenziare il castello delle campane. «Quando un architetto si accinge a disegnare un edificio sacro – afferma p. Costantino Ruggeri – deve sempre considerare l’epoca in cui esso viene realizzato, al fine di renderlo il più attuale possibile. Per questo motivo, dopo aver considerato lo stile della chiesa di Santa Franca, ho progettato la torre campanaria dandole una linea la più moderna possibile. Il colore non è stato scelto a caso, ha anzi chiari riferimenti con la simbologia cristiana. Infatti il bianco rappresenta l’innocenza, la purezza, il paradiso con gli angeli in candide vesti, Gerusalemme». E’ stato posto come un elemento isolato, staccato dal corpo della chiesa: del resto pur trattandosi di una chiesa di recente edificazione, Santa Franca ha caratteristiche proprie e un profilo definito nell’immagine che l’abitudine ha consolidato. Il campanile giunge così a completare non tanto l’edificio della chiesa, bensì l’insieme dello spazio che la chiesa stessa conforma.
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