Il camino sotto il soppalco

IN UN PROGETTO STUDIATO AL COMPUTER, LA SFIDA DI UN CAMINO “PORTANTE”

Località: sulle colline sopra Varese
Materiali: cornice del camino e monolite antistante in beola bianca
Testo: Walter Pagliero
Foto: Fabrizio Gini


Qui sopra, nell’immagine realizzata a computer, si vede lo spaccato di una parte del living a piano terra, dove un camino “a giorno” fa da quinta di separazione tra l’angolo studio e la zona del fuoco. L’immobile fa parte di una serie di ville a schiera con giardino riservato. L’andamento collinare del terreno permette un accesso diretto al piano seminterrato dalla parte del giardino e un altro accesso a piano terra dal lato della strada. Essendo la famiglia composta di sei persone, i genitori e quattro figli, tutto lo spazio ha dovuto essere utilizzato in modo intensivo. Questo spiega la ragione di questa invenzione: un camino che, oltre a far da divisorio tra due zone, sembra reggere un soppalco. Il trucco c’è ma non si vede: la canna fumaria salendo s’incurva e passa a lato dell’ambiente sopraelevato.

Claudia Villa Vignolo, architetto, è nata a Genova ma è residente a Varese, si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano con una specializzazione in Tutela Ambientale. È titolare col marito Matteo Villa di uno studio professionale a Varese. Negli ultimi dieci anni ha maturato una notevole esperienza nell’utilizzo del disegno con tecniche object oriented collegate alla preventivazione per un miglior controllo delle lavorazioni e del costo finale. A integrazione usa strumenti specifici per la modellazione strutturale tridimensionale per la progettazione statica, dinamica e antisismica delle strutture e per la pianificazione dei tempi del cantiere integrata alla preventivazione. Una struttura organizzativa che consente precisione, rapidità e economia.

Il camino sotto il soppalco: i segreti di una progettazione complessa
L’immobile fa parte di una serie di ville a schiera. L’intervento è consistito nella sola ridistribuzione degli spazi, in funzione delle esigenze della famiglia acquirente. La filosofia progettuale, condivisa dai committenti, è stata quella di articolare al massimo l’ampio spazio del piano terra, limitando le chiusure e creando zone diverse fruibili separatamente, ma anche in contemporanea, dai singoli membri della numerosa famiglia. Il camino, collocato in posizione baricentrica, assume qui un ruolo di “quinta di separazione” e diventa elemento integrante della struttura soppalcata. Una struttura in acciaio a vista (sono putrelle HEA) sostiene il soppalco e permette la deviazione della canna fumaria; una deviazione che ha due scopi: massimizzare lo spazio utile a piano terra e fare altrettanto nella zona praticabile sotto il colmo del tetto. Al piano terra, nella parte retrostante il camino, sono state ricavate due nicchie in muratura dotate di mensole, a corredo del tavolino/scrittoio che caratterizza lo spazio volutamente separato. Le finiture sono ben proporzionate secondo un reticolo geometrico semplice dominato dal quadrato: sia il parapetto del soppalco, sia la cornice del camino, ma anche la pietra monolitica antistante. I materiali utilizzati nell’intervento sono la beola bianca, il ferro trattato a finitura micacea, il teak biondo.

1. Il camino visto da dietro, dove si evidenzia l’originale effetto estetico della cappa “deviata” contrapposta alla grande pietra monolitica posta davanti alla sua bocca.
2. Il soppalco è arredato come studiolo, aperto su un lato e sull’altro parzialmente chiuso dalla struttura del camino.
3. La parte del soggiorno vicino al camino, vista dall’alto.

 

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