Il calore e la pietra

Alle pendici del Monte Bianco

Una villa di Courmayeur è stata completamente ristrutturata negli impianti e negli spazi, mantenendo però intatte le caratteristiche architettoniche e riqualificando gli ambienti con un’attenzione particolare ai dettagli: tra questi, importantissimi il camino e la stufa, entrambi in pietra

Progetto di Davide Ferraris, architetto e Studio Inart
Servizio di Luisa Carrara
Testo di Roberto Summer
Foto di
Athos Lecce

Nella stupenda vallata di Courmayeur, adagiata ai piedi della catena del Monte Bianco, la località di Villair superiore si apre alla vista del massiccio innevato in ogni stagione, che domina il panorama.
Qui si trova la villa raffigurata in queste pagine, sviluppata originariamente in un seminterrato ad uso di deposito e centrale termica, in un piano rialzato per la zona giorno, un primo piano e un sottotetto per la quella notte. Il progetto di ristrutturazione ha previsto la creazione di un piano interrato destinato ad autorimessa, centrale termica, deposito sci e zona fitness , con sauna, bagno turco, idromassaggio e attrezzature per ginnastica; al piano seminterrato hanno trovato posto la cucina e la sala da pranzo, nella parte finestrata, e la lavanderia; il rialzato è dedicato interamente al soggiorno, il primo piano a una camera matrimoniale e una per gli ospiti, ognuna con un bagno, e il sottotetto a una camera matrimoniale con bagno interno e a uno studio. Sono state consolidate le murature portanti e le strutture orizzontali, rifatto il tetto, ampliate le aperture, modificata la distribuzione interna, sostituiti i pavimenti, realizzati nuovi bagni, rifatti tutti gli impianti. L’esterno della villa è rimasto pressoché inalterato, recuperando il colore originario dell’intonaco, mentre all’interno si sono riqualificati gli spazi valorizzando le caratteristiche architettoniche e costruttive originarie e dedicando una particolare attenzione a ogni dettaglio. Tra questi assume rilevante importanza il camino passante in soggiorno, che fa da baricentro tra due zone: è realizzato in pietra Courtil, come il pavimento, con un disegno molto lineare arricchito da modanature bocciardate sull’architrave e sulle spallette, secondo motivi ornamentali valdostani, e spicca sulla parete in intonaco tradizionale e pietra rimessa in luce; accanto al camino c’è il coin du foyer, un piccolo spazio appartato per godere il fuoco, con una panca realizzata in pietra di recupero e una lastra di Courtil come seduta.

La stufa artigianale è il simbolo della “valdostanità”

Al centro della zona pranzo, è stata collocata una bella stufa di pietra ollare, realizzata artigianalmente in zona, che si armonizza con la parete in pietra, riportata alla luce dopo la spicconatura del vecchio intonaco e un’accurata pulizia, e col pavimento di cotto di recupero. Sulla stufa l’artigiano valdostano ha inciso due figure, un’aquila e un camoscio, animali tipici della fauna della Valle, così che la stufa diventi un vero simbolo dell’essenza dell’anima di questi montanari e della “valdostanità”. Ma non è solo bella: ha un grande rendimento termico e con una sola carica di legna scalda anche per 24 ore filate!

MAIOLICA O PIETRA?

SCEGLIERE LA PIETRA, COME LA STUFA DELLA FOTO GRANDE, O LA MAIOLICA PER LA STUFA O PER IL CAMINO? SONO ENTRAMBI OTTIMI MATERIALI, CHE ACCUMULANO IL CALORE E LO CEDONO LENTAMENTE PER IRRAGGIAMENTO, LA FORMA PIU NATURALE (SIMILE A QUELLO DEL SOLE) E PIU SANA. LA PIETRA HA IL VANTAGGIO DEI COLORI E DELLE VENATURE NATURALI, LA MAIOLICA QUELLO DELLE VARIETA’ CROMATICHE PRESSOCHE’ INFINITE E DELLE DECORAZIONI MULTIFORMI: COME HAVANA (A DESTRA) CON MATTONELLA DELLA SERIE GRAFFITI, CREATA E PERSONALIZZATA DAI DECORATORI, DETTAGLIO IN PIU PER UN OGGETTO ESCLUSIVO. (CERAMPIU’)

COME PULIRE LA STUFA E IL CAMINO

La combustione della legna, anche realizzata nel miglior modo possibile, produce sempre scorie, che si depositano sulle pareti di stufe e camini e soprattutto nelle canne fumarie, diventando la dannosa (e spesso pericolosa: può incendiarsi!) fuliggine, e un certo quantitativo di cenere (varia a seconda della specie legnosa); la pulizia può essere noiosa ma è indispensabile con frequenza settimanale. È per questo che un’azienda, tra le più consolidate nella produzione di nastri e trecce per l’isolamento e la tenuta del calore, ha pensato a chi deve cimentarsi nella pulizia e manutenzione di camini, stufe e canne fumarie, studiando un’ampia gamma di prodotti professionali, denominata Fuego Style. Per la pulizia dei vetri temperati è stato ideato Fuego, il puliscivetro in flacone con nebulizzatore, veloce e pratico da usare. La cenere, una volta raffreddata, invece va rimossa con scopino e paletta, attrezzi disponibili in diverse versioni e materiali, oppure con Fireclean, l’apposito aspirapolvere che permette di raccogliere la cenere e di poterla utilizzare poi come fertil
izzante per il vostro giardino. La scrupolosità e la cura, con cui la linea Fuego Style viene lavorata, favoriscono la vendita e la distribuzione non solo in Italia ma anche in tutti quei Paesi dove è necessario riscaldare frequentemente gli ambienti. (Texpack®)

 

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