Il calore della brasserie


Progetto di: Massimo Lucido Di Gregorio
Foto di: Alfio Giannotti

DAL FORTE E GENEROSO CARATTERE, LA "BRASSERIE DE L’EUROPE" SI PRESENTA COME LOCALE ELEGANTE SIA DA CENTRO CITTÀ CHE DA PRIMA PERIFERIA URBANA, ESTREMAMENTE ACCATTIVANTE NON SOLO PER L’ORIGINALITÀ DEGLI ELEMENTI D’ARREDO QUANTO PER LE POSSIBILI PROPOSTE GASTRONOMICHE CHE VENGONO MOLTE VOLTE RAFFORZATE DAL FASCINO MOSTRATO DAL FORTE RICHIAMO A LUOGHI ED EPOCHE DEL PASSATO

La calda atmosfera restituita dai colori e dagli arredi, infatti, contribuisce a rappresentare compiutamente il richiamo alla storia ed alla tradizione dell’Alsazia. I toni contenuti degli arredi in legno bene si adattano alla pavimentazione che quasi sempre ricorda i colori delle pietre e delle terre naturali.
Il marchio "Fischer" bene interpreta l’insieme della caratterizzazione fornita dagli arredi che vengono riproposti integrati con il ferro battuto, gli specchi e le vetrine per la esposizione dei gadget.
Le sedute sono variamente rappresentate oltre che dalle sedie e dagli sgabelli anche da comodi divanetti rivestiti con stoffe di pregio e quasi sempre coniugati a vetrinette e accostati a pareti complete di boiserie in legno lavorato.

IN BASSO: PIANTA DEL LOCALE.
IN QUESTE PAGINE: PIÙ SCORCI DEL LOCALE RAPPRESENTATO ATTRAVERSO I COLORI
E GLI ARREDI IN LEGNO E FERRO BATTUTO.
IN QUESTA TIPOLOGIA DI LOCALE SPICCANO MOLTO L’ORIGINALITÀ E LA CALDA
ATMOSFERA CHE LO CARATTERIZZANO E LO RENDONO UNICO.

Brasserie De L’Europe
Marchio: Fischer “Au Vieux Strasbourg”
Format di proprietà di Heineken Italia spa
Presentazione: Brasserie Fischer – Carosino (Ta)
Progetto: Lucido Di Gregorio, architetto
Specifiche degli arredi e delle forniture:
Applique e sospensioni: Florenz’Lamp, Sesto Fiorentino (Fi) –
Impianto hi-fi: Quark, Casoria (Na) –
Tessuti e rivestimento pareti: Interiors di Bruno Volpe, Capaccio-Paestum (SA) –
Tavolo lavoro refrigerato: Desmon, Nusco (Av) –
Lavabicchieri: A.T.A., Conselve (Pd) o Elframo, (Bergamo) –
Produttore di ghiaccio: Scotsman / Frimont, Pogliano Milanese (Mi) –
Sedie e sgabelli: Sipa, Premariacco (Ud) –
Sostegni tavoli: B.F., Misano Adriatico (Rn) –
Divanetti e tavolini: su misura
Materiali impiegati:
Legno: pino, abete, tulipier, noce tanganika tinti noce.
Pareti: tinta unita di colore celeste chiaro, decorate con modanature in legno.
Porte: in legno tamburato tinto noce.
Ingresso: infisso in legno tinto noce.
Pavimento: gres, (in alternativa legno o laminato stratificato).

L’APPROFONDIMENTO

LA DEFINIZIONE DEGLI ELEMENTI D’ARREDO
La caratterizzazione dei vari elementi formanti l’insieme degli arredi rappresenta l’aspetto più importante per la connotazione di un locale birrario. Le proposte del progettista potranno svilupparsi essenzialmente secondo due direttrici: l’individuazione di soluzioni, sia distributive che decorative, basate sull’autonoma proposizione di temi
estetici (locali di indirizzo o al massimo altovendenti), oppure secondo la predisposizione di un’ipotesi complessiva
elaborata rispetto a precisi schemi funzionali e stilistici o comunque a proposte di contenuti estremamente rappresentativi riferiti ad un luogo, una tradizione, una cultura ossia, in definitiva, agli usi e costumi di un popolo in modo specifico. Tralasciando, per ovvi motivi, le peculiarità di quei locali proposti sulla base di preferenze progettuali individuali, potrà essere fatto esplicito riferimento ai locali birrari realizzati sulla base della seconda tipologia di caratterizzazione.
I materiali, i particolari decorativi, gli elementi d’arredo, i colori, i tessuti e quant’altro dovranno corrispondere alla strutturazione di una proposta complessiva in larga misura fedele al modello o archetipo di riferimento.
Quando tutto ciò corrisponde in special modo alla precisa e particolare identificazione di un brand, potrà ottenersi
la configurazione di un "Brand Oriented Pub" (BOP).
Queste tipologie di locali birrari pur contemplando soluzioni di grande innovazione e sperimentazione nel campo
della ricerca estetica, stilistica e del design, dovranno pur sempre essere sostanzialmente capaci di interpretare al
meglio lo spazio fisico al fine di creare luoghi orientati principalmente al consumo della birra quale prodotto di principale
riferimento. Rispetto a ciò la "Birreria Classica" ha rappresentato negli anni passati la più corretta, convincente ed esauriente interpretazione, sia progettuale che estetica, di un modello di locale birrario non generico ma suadente, non indeterminato ma per molti versi assolutamente definito e completo.

Pur tra le tante possibili varianti interpretative resta ancora il concetto di locale che meglio esprime l’idea primordiale
del luogo caratterizzato da una specifica funzione ed è quello indubbiamente più vicino alla probabile raffigurazione di
un modello nazionale di "luogo deputato" destinato principalmente al consumo della birra in fusti. Con gli anni, pertanto,
si è andata sempre più affermando come tipologia di birreria "tradizionale" pur mantenendo i caratteri tipici dei territori d’origine richiamanti sostanzialmente la cultura e la tradizione dei Paesi dell’Europa occidentale. Questa particolare
tipologia di bir
reria si distingue, oltre che dall’originale caratterizzazione esterna (estremamente curata nei dettagli
e nelle connotazioni più diverse attraverso l’impiego di pannellature in legno complete di cornici e decori), anche da
un pre-ingresso quasi sempre comprendente una seconda vetrina, dal banco rigorosamente caratterizzato da un piano
unico di servizio e da un retrobanco estremamente articolato ed arricchito di mensole, specchi e luci incassate.
Il banco viene da sempre concepito attraverso l’impiego di un piano unico di lavoro e di servizio per consentire una più
agevole operazione di spillatura, determinata secondo la tecnica del "taglio della schiuma", particolarmente impiegata
nei Paesi del Sud e dell’Occidente europeo a differenza dei Paesi del Centro-Est ove la fase di spillatura in generale viene esercitata in più volte senza alcun taglio.
Nell’uno come nell’altro caso, potranno aversi banconi a piano unico da impiegarsi generalmente per qualsivoglia
tipologia di birreria, fatta eccezione per quelle ispirate al modello anglosassone come, in particolare, i pub inglesi,
irlandesi, scozzesi e gallesi. Per i locali birrari che si ispirano alla tradizione anglosassone, infatti, dovrà essere proposto
un banco con doppio ripiano (uno di lavoro e uno di servizio) completo di sgabelli da prevedere lungo tutto il banco ad esclusione della zona ove sono posizionate le colonnine dell’impianto spina per consentirne la massima visibilità. Il bancone completo di bancalina e sgabelli, inoltre, viene previsto soprattutto per quei locali che si richiamano
palesemente ad una radicata tradizione segnata da momenti di consumo al banco. La continua evoluzione che
è avvenuta all’interno del mercato dei locali serali, di fatto, ha determinato in modo assolutamente naturale una integrazione delle tradizionali proposte di arredo con temi sempre più rivolti alla contemporaneità ed al design.

THE MURPHY’S PUB – PARTICOLARE PEDANA E SEDUTE

BANCO
Il banco con piano unico potrà, dunque, avere una profondità di cm 80 – 85 circa ed un’altezza di cm 115 dalla quota
di pavimento. Il piano del retrobanco potrà conservare una profondità di cm 75 circa e corrisponderà alla medesima
altezza del banco sia per consentire di incassare i tavoli refrigerati sia per posizionare i bicchieri, che saranno divisi
per diversa capacità ma soprattutto per differente forma a seconda delle distinte tipologie di birra. Soprattutto per
i pub da realizzare secondo la tradizione inglese, irlandese, scozzese e gallese, il bancone, come accennato, continuerà ad essere caratterizzato da un doppio ripiano, uno di lavoro ed uno di servizio (bancalina). Sul piano di servizio o di mescita vengono montate le diverse colonnine per la spillatura, caratterizzate da un forte impatto visivo, sia perchè posizionate su apposito supporto posto frontalmente al consumatore, sia perché rigorosamente luminose. Il banco con bancalina e piano di lavoro viene così concepito essenzialmente in funzione della particolare esigenza di consumare al momento la birra appena spillata, contrariamente a quanto avviene per il bancone con piano unico che da sempre è stato concepito più quale supporto per il servizio ai tavoli.

PEDANA
La pedana viene posta ad un’altezza da terra di circa cm 15 ed avrà una larghezza media di cm 70 – 80 sino a raggiungere dimensioni tra cm 90 e cm 110 nel caso di locali di grandi dimensioni ove si presume debbano lavorare
contemporaneamente più operatori (barman, mastro spillatore, personale di supporto ecc.). Considerato che l’intera
superficie occupata dal banco, retrobanco e pedana sarà attraversata dalle reti dei diversi impianti, si provvederà
a sollevare opportunamente gli arredi dal pavimento di almeno cm 12, avendo cura di rendere la pedana completamente
ispezionabile non solo per gli interventi di manutenzione occorrenti nel tempo, ma anche per esigenze
igienico-sanitarie come imposto dalle vigenti normative.
Il rivestimento del piano di calpestio dovrà essere opportunamente rivestito con adeguato materiale antisdrucciolevole, conforme ai parametri indicati dalla normativa di riferimento.

 

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