Idee: oggettistica in peltro

Servizio di Fabiola Losa

Il peltro è una lega che vanta origini antiche. Il primo oggetto conosciuto in tale materiale fu rinvenuto in una tomba ad Abydos in Egitto e datato intorno al 1350-1380 A.C. Fu però soltanto nei secoli XIV, XV e XVI che il peltro venne utilizzato diffusamente in Europa continentale e Gran Bretagna.

Nonostante la tradizione italiana (contrariamente a quanto successe in Inghilterra e Centro Europa grazie alle miniere di stagno, che ne è il principale componente, della Cornovaglia, dell’Ungheria e della Sassonia) abbia privilegiato l’uso del bronzo, dell’oro e dell’argento, il peltro è diventato una componente fondamentale anche negli arredi delle nostre zone alpine. Questo materiale si è espresso in forme pregiate ed artistiche quanto il più nobile argento, tanto che nel Settecento venivano spesso utilizzati gli stessi stampi e furono adottate un’organizzazione corporativa ed un sistema punzonale o di certificazione molto simile.

MANUTENZIONE
Gli oggetti in peltro con la loro superficie serica trasmettono a chi li possiede una piacevole sensazione tattile. La loro manutenzione non è particolarmente difficoltosa, infatti per conservare l’originale colore naturale, basterà lavarli con acqua tiepida e sapone ed asciugarli con un panno morbido. Una particolarità da segnalare: gli oggetti in peltro molto vecchi possono venir colpiti da una particolare “malattia” causata dall’incuria, detta “peste del peltro”. Prende questo nome in quanto tale problema si presenta all’inizio con la presenza sulla superficie dei pezzi di piccole macchie scure che, con il passare del tempo, si gonfiano formando bollicine che poi si dissolvono formano dei piccoli crateri che negli anni possono perforare la superficie dell’oggetto.

La punzonatura

Come per l ‘argenteria la marchiatura presente sui peltri è di fondamentale interesse: in mancanza di altra documentazione, i bolli permettono di ind i care la provenienza, l ‘epoca del manufatto e l ‘autore. Il solo stile non può bastare in quanto la produzione destinata alla vita domestica o rel i giosa (come piatti e vasellam e) si adeguava con lentezza al passaggio di stili e mod e, restando per molto tempo fedele a forme e tipologie già cod i ficate da abitudini presenti nel temp o. I punzoni con cui bollare i manufatti erano stabiliti dalle normative di ogni corporazion e, in quanto si vol e va regolamentare al loro interno la qualità del Piombo tollerabile nel peltro destinato agli al i menti in modo da evitare problematiche legate al l ‘avvelenamento da piombo (saturnismo). Al marchio attestante la legalità della lega usata in rapporto alle norme di ogni corporazione, si accompagnava il marchio territorial e, che corr i spondeva al simbolo raffigurato prescelto e il bollo che identificava il peltraio.

Pewter is an ancient alloy. The first pewter objects dating approximately 1350-1380 B.C. were found in a
tomb at Abydos in Egypt. However, pewter became very popular on the Continent and in Great Britain only during the XIV, XV and XVI century. Although Italian tradition has tended to favour bronze, gold and silver (as opposed to what happened in England and Central Europe thanks to tin-mines, as tin is its main component, Cornwall, Hungary and Saxony), pewter has become a crucial feature of our local mountain furnishings. This material is moulded into top quality and artistic shapes in the same way as noble silver is. So much so that back in the Eighteenth century the very same moulds as well as very similar corporations and marking or certifying systems were often used.

MAINTENANCE
The silky surface of pewter is very pleasant to the touch. They are not particularly difficult to take care of as washing them with lukewarm water and soap and drying them with a soft cloth is all it takes to preserve their original natural colour. An interesting detail is worth mentioning: very old pewter can be affected by a peculiar “disease” caused by neglect and called “pewter plague”. This denomination is due to the fact that at first small dark spots develop on the surface and then tend to swell and form bubbles as time goes by. The bubbles then subside, turning into small craters that may pierce the surface of the object over the years.

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