I GRANDI SPAZI DELL’OPIFICIO

La ricostruzione di uno stabilimento industriale suddiviso in loft.

Un interno pensato in funzione della luce, della musica, del relax, del gioco.

Progetto di Marco Dellatorre, architetto
Servizio di Azzurra Lorenzetto, designer
Foto di Lorenzo Carone

Un vecchio stabilimento industriale è stato completamente demolito. Al suo posto è stato ricreato un opificio industriale all’interno del quale si trovano numerosi loft. La struttura esterna è molto interessante proprio per la connotazione che gli è stata data, sottolineata da una decorazione a guglie piatte. Ogni unità abitativa è trattata come una piccola villa con il suo terrazzo – giardino e una grande vetrata per avere una continuità visiva interno – esterno. La forza di questo progetto è senza dubbio la ricchezza dei dettagli architettonici che arredano e scaldano l’ambiente: parete in mattoni, soffitto a travi di abete, pavimento in legno massello, passerella in acciaio e cristallo acidato, ringhiera in ferro grezzo grigio antracite. I proprietari sono due pubblicitari milanesi che hanno usato il loro
gusto e la loro creatività nelle scelte di materiali e soluzioni strutturali, guidando l’architetto nella messa a punto del progetto. Particolare attenzione è stata data al sistema di illuminazione che conta nell’area giorno 4 differenti soluzioni d’atmosfera. Una soluzione a faretti alogeni, un sistema di illuminazione ambiente a luce bianca a soffitto, luci da terra calde e illuminazione con fari fotografici realizzata con corpi illuminanti originali degli anni ‘50 (recuperati da un laboratorio fotografico).

Una vista dell’esterno della struttura industriale che oggi ospita una serie di loft.
Camino a gas, “Baltimora”, Piazzetta Design; divano e chaise longue, Manifattura Italiana Divani; impianto audio e televisore al plasma Pioneer; faretti a incasso “Spot Square”, Egoluce.

Pezzi vintage e design contemporaneo

Travi in abete naturale.
Passerella realizzata con travi in acciaio portanti di 6 m. Copertura e pedate scala in lastre di cristallo acidato triplo strato, ringhiere in ferro grigio antracite. Progetto arch. Marco Dellatorre.
Libreria “30MM”, design Daniele Lago, Lago.

Qualità dell’intervento

Centralità del progetto: la forza di questo progetto è senza dubbio la ricchezza dei dettagli architettonici che arredano e scaldano l’ambiente.
Innovazione: il sistema di illuminazione conta nell’area giorno 4 soluzioni differenti: una soluzione a faretti alogeni, un sistema d’illuminazione ambiente a luce bianca solo a soffitto, luci da terra calde e illuminazione con fari fotografici.
Uso dei materiali: parete in mattoni, soffitto a travi di abete, pavimento in legno massello, passerella in acciaio e cristallo acidato e ringhiera in ferro grezzo.
Nuove tecnologie: progetto illuminotecnico, impianto audio – video.

Il bagno padronale è un’area relax con vasca doppia.

Letto tessile con contenitore, testata testa di moro, Oggioni.
Vasca doppia di importazione con idromassaggio e cromoterapia.
Mobile bagno “Gap” di L+R Palomba, Falper; rubinetti “Quadri”, Cristina.

Una parte dell’area soppalcata, nella quale trovano posto la zona notte e relax, è dedicata a una libreria a muro. Qui sono collocati alcuni pezzi di modernariato: un calcetto e due macchine da scrivere esposte su supporti metallici. La camera da letto è arredata sobriamente con un letto tessile e alcuni pezzi d’importazione.
Nel bagno padronale troviamo un’immensa vasca da bagno con televisore incorporato. La passerella, in cristalli acidati e travi d’acciaio, taglia il soggiorno portandoci in una piccola stanza sopra la cucina dedicata alla musica.
La scala, imponente e scultorea, è composta da gradini in triplo strato di cristallo acidato mentre struttura portante, ringhiera e passamano sono in ferro grezzo grigio antracite, colore che riprende i serramenti e il camino. Il terrazzo è stato interpretato come un piccolo giardino con tanto di erba, piccolo spazio per il pranzo e una sdraio dove poter prendere il sole. Quasi un angolo di campagna nel cuore della metropoli.