I conci in marmo del Santuario di San Pio

Una delle soluzioni architettoniche del progetto della basilica di San Pio di Renzo Piano che caratterizza e colpisce maggiormente sono senza dubbio i grandi archi strutturali in pietra che portano la copertura. La realizzazione di questi archi è stata affidata alla Campolonghi di Montignoso (MS), una azienda lapidea del comprensorio apuo-versiliese
rinomata a livello Internazionale la quale, credendo da sempre nelle immense potenzialità della pietra in massello, ha affiancato alle lavorazioni tradizionali un ampio parco macchine dedicato specificatamente alla lavorazione del massello di qualunque marmo, granito e pietra. Il principale compito della Campolonghi è stato quindi quello di fornire i 1400 conci in Bronzetto di Apricena componenti i 22 archi strutturali della basilica. Gli archi, lunghi fino a 50 metri e alti fino a 16 metri, sono costituiti da conci uno diverso dall’altro in relazione alla posizione nell’arco e riconducibili sostanzialmente a due tipologie: conci normali caratterizzati da 4 facce di taglio più due facce opposte calibrate con 5/10 mm di tolleranza e conci speciali caratterizzati invece da ben 15 facce di taglio.

Prospetto e pianta di uno degli archi strutturali con evidenziate le marche che
contraddistinguono ciascun concio componente.

Notevole la massa dei conci che hanno raggiunto anche le dimensioni di 3000x1700x800mm. Inoltre la funzione strutturale degli archi ha richiesto una notevole precisione delle lavorazioni previste per i conci con tolleranze dell’ordine di ±2mm per il taglio, tolleranza praticamente zero per l’angolo di taglio tra le facce di due conci adiacenti tale da garantire al massimo lo scarico delle forze su tutta la loro superficie. Anche per la foratura sono state richieste delle tolleranze molto strette in termini di angolo e di posizionamento (±2mm), al fine di ottenere un perfetto allineamento dei fori attraverso i quali dovevano passare i cavi in acciaio.
Le superfici a vista dei conci sono state infine rifinite mediante levigatura e trattate con prodotti impregnanti trasparenti protettivi. Considerati le dimensioni dell’opera, il ritmo programmato di montaggio degli archi in cantiere e il fatto che ogni concio è diverso da ogni altro, la Campolonghi ha ritenuto necessario apportare alla propria struttura organizzativa e produttiva quelle modifiche atte a velocizzare la produzione e a garantire l’alto livello qualitativo della fornitura.
Questo ha significato in primo luogo lo sviluppo di un programma software che consentisse di ricavare in automatico dai disegni strutturali degli archi il disegno esecutivo di ogni concio e le coordinate di taglio degli stessi.

Taglio di un concio con filo diamantato a controllo numerico.
Foratura inclinata del concio attraverso la quale passeranno i cavi strutturali in acciaio; il trapano, progettato specificatamente sulla base delle esigenze dell’opera, ha consentito di realizzare fori fino a 1200 mm di profondità con qualsiasi angolazione, grazie al banco di appoggio orientabile a controllo numerico.

In secondo luogo è stato necessario adattare le macchine della produzione, in particolare le frese giganti e i fili multiasse, alle specifiche esigenze della commessa e risolvere i problemi connessi alla movimentazione dei grandi blocchi e al loro posizionamento preciso sotto alla macchina in modo da ricevere la lavorazione prevista con certezza della qualità finale. Ad esempio, sono state progettate e perfezionate piattaforme e di caricamento e orientamento a controllo numerico per i tagli e le forature inclinate; sono stati messi a punto programmi software per il taglio automatizzato con i fili diamantati dei blocchi ed ancora, come richiesto, è stato predisposto un opportuno controllo della qualità durante la produzione basato sulla verifica della qualità delle sagomature e delle forature.
Queste lavorazioni di qualità del massello non sono comunque solo il risultato di macchinari e attrezzature di produzione; infatti un ruolo determinante lo hanno giocato il know-how, le risorse umane, la capacità di organizzazione dei processi di produzione anche con calcoli matematici e programmi software specifici e complessi. Insomma, un grande impegno ha coinvolto con entusiasmo e partecipazione tutta la Campolonghi ad ogni livello, una caratteristica costante di questa azienda, la quale trovava poi ulteriore energia da un’altra motivazione: fornire il proprio contributo alla realizzazione di un’opera grande, importante ed amata, resa vitale dallo spirito di Fede che anima la gente in San Pio.

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