Giovanni Marucci

Il Seminario di Architettura e Cultura Urbana è nato per indirizzare sensibilità e competenze diverse verso progetti comuni, per alimentare curiosità piuttosto che certezze e indagare con spirito libero in quei luoghi, reali o del pensiero, in cui l’architettura meglio esprime i suoi caratteri di identità, quei luoghi in cui sia più forte la corrispondenza biunivoca tra forma e significato. L’arte figurativa è una componente sostanziale di questo percorso: nel processo di astrazione, l’artista trasforma la realtà in figura, il mondo oggettuale e contingente in un mondo universale, in cui la figura rivela il suo significato profondo.
Con questi presupposti, la rassegna Arte/Architettura del Seminario camerte propone ogni anno il lavoro di artisti che offrono occasioni di riflessione fra le due discipline.

Ottocento, 1985 Gela, 1993 Casa sulla lava, 1983 L’isola Ferdinandea, 1993 Il treno del barocco, 1999

Dopo Gino Marotta, Franco Purini, Gabriele Basilico, Gabriele De Giorgi e la collettiva di Barni, Bulzatti, Di Stasio, Frongia e Gandolfi, eccoci a presentare l’opera di Giuseppe Arcidiacono, figlio eletto di una terra, la Sicilia, animata da una forza magica e misteriosa, un richiamo cosmico in cui gli elementi acqua, terra, fuoco e aria, qui, nella loro presenza più eclatante, plasmano a loro piacimento la sostanza delle cose e lo spirito degli uomini.

Le figure di Arcidiacono sono immerse in questa atmosfera pullulante di aromi, evocativa e sensuale, inondata da una luce a volte densa e avvolgente, a volte diafana e impalpabile dove terra, cielo e mare sfumano e si dissolvono. Gli spazi architettonici dell’autore sono animati da un classicismo tutto mediterraneo e si esaltano nei colori saturi, accesi e cangianti: dal nero delle rocce laviche al blu marino, fino al bianco abbacinante delle distese assolate; acquistano vibrazioni, sonorità e pienezza espressiva nell’aria tersa, nella brezza del mare di cui si avverte costantemente la presenza, nelle masse ombrose e nella luce del sole. Le sue case sono radicate in un corpo vivo, sempre teso in attesa degli eventi; in esso si avverte la pressione del magma che dalle profondità trova sfogo nelle spettacolari eruzioni dell’Etna e nelle sue colate laviche. La lava modella il paesaggio con gli ampi terrazzamenti su cui si poggiano le ‘fabbriche’ e da cui emergono come stratificazioni di natura artificiale, allo stesso modo in cui il materiale si
lascia modellare dagli elementi a formare, per lente sedimentazioni ed erosioni, straordinari eventi di natura naturale.

Piazza d’Italia, 1979 Piazza d’Italia, 2008

Arcidiacono architetto/artista, nei suoi collage e nei suoi grafici interpreta mirabilmente i caratteri espressivi della sua terra e, allo stesso tempo, le ragioni della geometria ordinatrice: come già per gli autori presentati nelle precedenti edizioni del Seminario, nelle sue opere traspaiono le suggestioni intellettuali e speculative di Leonardo, la potenza espressiva del suo conterraneo Antonello e di Piero della Francesca, il controllo geometrico di Luca Pacioli e le melanconiche introspezioni di Dürer e De Chirico.
La mostra di Arcidiacono, quindi, si propone, coerentemente con la linea di ricerca tracciata dal Seminario di Architettura e Cultura Urbana, come punto di fusione di arte e scienza, ragione e sentimento …
ingredienti che distinguono Arcidiacono anche come docente d’Architettura maturo e consapevole, in grado di leggere il significato delle cose e di trasmettere agli studenti capacità di giudizio critico e di interpretazione dei luoghi, fuori dalle tendenze modaiole.

www.archeoclubitalia.it Archeoclub d’Italia movimento di opinione pubblica al servizio dei beni culturali e ambientali	Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori	www.unicam.it numero verde 800 054000 Seminario e Premio Camerino 2007